CAPITOLO 17

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"Ascolta, scusa se non ti ho chiamata o cercata in questi giorni! Da quando mi hai raccontato di Richard, io..." Sembra preoccupato e questo mi agita.
"Cosa?"
"Sono rimasto un po' spiazzato." Prende il mazzo di chiavi dalla sua tasca e apre la porta. Un appartamento molto carino direi.
"So cosa significa perdere persone a te care! I funerali sono un incubo e il solo ricordo di vedere una tomba con dentro..."
"Basta Jim!" Alzo un po' la voce  senza accorgermene.
"Scusami Jasmine, non... non volevo, sono un idiota! Vieni qui!" Mi abbraccia spontaneamente e ne sono scioccata. La sua felpa è così calda nonostante il gelo lì fuori.
"So quanto può essere difficile, lo so!" Mi sussurra all'orecchio parole che mi fanno rabbrividire e per un secondo mi domando chi abbia perso di così importante. Poi ci avviamo verso il divano. Dopo qualche secondo di silenzio mi sento in dovere di dirgli la verità.
"Non ci sono andata!" Corruga le sopracciglia in segno.
"Al funerale di Richard! Non ci sono andata!" Spalanca gli occhi  incredulo.
"Che cosa? E perché?" Questo è uno dei tanti dettagli che ho sempre cercato di non spiegare, di non raccontare. Jim è un ragazzo intelligente, ma nemmeno lui può capire.
"Jim non capiresti!"
"Tu provaci!"

Io non ho avuto il mio lieto fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora