CAPITOLO 10

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Mi sveglio con un senso di smarrimento a causa dell'alcol di ieri sera. Adesso sono un po' confusa, guardo l'ora e mi accorgo che sono le 11 del mattino: fortunatamente è sabato e l'università è chiusa.
Per un momento mi ero dimenticata di Jim e del suo salvataggio nel supermercato; mi giro verso la mia destra e mi accorgo che quel ragazzo è ancora addormentato sul cuscino. Mi aveva promesso che se ne sarebbe andato, cazzo.
Dovrei svegliarlo? O lasciarlo dormire? Non darà mica fastidio... O sbaglio? Quando Laura si alzerà, si arrabbierà accusandomi di aver fatto dormire uno sconosciuto a casa nostra? D'altronde pensandoci... È praticamente uno sconosciuto. Forse è il caso di cacciarlo via, non sarà un problema per lui arrivare a casa visto che è a qualche isolato da qui.
Non faccio in tempo ad arrivare ad una conclusione quando Jim apre gli occhi e mi sorride.
"Buongiorno piccola!" Si stiracchia allungando le muscolose braccia e tirando un forte respiro.
"Jasmine, mi chiamo Jasmine. Non darmi questi nomignoli, per favore. E poi ti avevo detto di andartene alla fine del film, perché sei rimasto?" Lo fisso cercando di assumere un'espressione arrabbiata, ma è difficile farlo se i suoi capelli spettinati attirano la mia attenzione. Vorrei tanto passargli una mano tra i capelli in questo momento, scommetto che sono così morbidi... Oh dio, ma che cazzo penso!
Ancora non mi ha risposto e insisto. "Oh, ci sei? Allora?"
"Mi sono addormentato, tutto qui, cazzo. E non dovresti parlare visto che sei stata tu ad addormentarti per prima. Tranquilla, bevo un caffè e me ne vado!" Sbuffa, si è offeso giustamente.
Mi sento così in colpa per averlo trattato male, ha ragione.
"Scusami Jim, hai ragione, scusami! Eh comunque tranquillo, non dai fastidio se resti!" Mi avvio verso le macchinetta del caffè inserendo la cialda. Prima che Jim potesse dire qualcosa Laura ci raggiunge in cucina, ancora assonnata e lo guarda confusa, sono sicura che non ricorda niente.
"Che ci fai tu qui?" Domanda rivolgendosi a Jim. Lui sorride e mi fissa, così rispondo al suo posto.
"Non ricordi niente? Allora,  quando sono entrata ubriaca nel supermercato in pigiama mentre tu eri fuori a ridere e a goderti lo spettacolo, Jim mi ha aiutata riportandomi fuori e accompagnandoci a casa. Tu sei andata a dormire e noi abbiamo visto un film, ma ci siamo addormentati senza che ce ne accorgessimo." Il caffè è pronto e mi dirigo verso Jim per darglielo.
"E non dimenticare il dettaglio importante: hai vomitato sulle mie scarpe preferite. Ma io da gentiluomo ti ho riportata a casa pazientemente." Ci guardiamo divertiti, mentre Laura non ricorda ancora niente.
"Sei entrata nel supermercato in pigiama? Ma che ti è saltato in mente?" Sto cercando di capire se Laura scherzi, la vorrei uccidere in questo momento. Non scherza per niente, anzi mi guarda seria aspettando che rispondi alla domanda.
"Laura ma scherzi? Eravamo ubriache e giocando a obbligo o verità mi hai costretta ad entrare nel supermercato. Possibile che non ricordi?"
"Oh cazzo. Non ricordo niente di niente." Guarda il pavimento mentre si massaggia le tempie.
"Comunque Justin per farsi perdonare mi ha invitata a cena, quindi non contate su di me questa sera. Mi dispiace lasciarti sola Jasmine. Però se vuoi posso restare!" Laura mi guarda aspettando una risposta, ma anche un cieco capirebbe che spera in una mia opposizione. E non la deludo.
"Non dirlo nemmeno per scherzo! Esci pure, non c'è problema. Io mi inventerò qualcosa per passare la serata!" Le faccio un piccolo occhiolino e lei sorride. "Okay." Riprende il cellulare, forse per dare la conferma a Justin.
"E se ti portassi a cena questa sera?" Per un momento ho creduto che Jim stesse scherzando, lo guardo sorpresa.
"Insomma, hai detto tu stessa che non hai niente da fare!" Laura mi guarda altrettanto confusa, attendono tutti la mia risposta.
"Ehm... Non so! Forse non è il caso!" Sono così imbarazzata e c'è un gran silenzio.
"Forza Jasmine! Come amici, solo per conoscerci meglio. D'altronde sappiamo entrambi che continueremo ad incontrarci e stare insieme!" Sono un po' spiazzata e non so se dargli ragione. Non me la sento di uscire con un ragazzo, non voglio tradire Richard e non voglio stare con nessuno. Che cosa dovrei fare?
"Va bene, ma solo come amici, promesso?"
"Okay okay!" È stato tutto ciò che mi è venuto in mente e come sempre non ci ho rifletto due volte.
"Bene, allora io vado! Passo a prenderti alle otto e mezzo piccola! Fatti bella, mi raccomando!" Mi fa l'occhiolino e sorride quando gli rivolgo un'occhiataccia.
"A stasera, stupido!" Prende le sue scarpe sporche ed esce dall'appartamento scalzo. Quel ragazzo sì che è strano.
Quando mi giro verso Laura noto che ride sotto i baffi.
"È solo un'uscita tra amici okay? Non guardarmi così!"
"Amici eh? Certo! A proposito... Sicuro che questa notte non è successo niente vero? Non approfittatevi di una povera ragazza ancora brilla e della sua corta memoria!" Ride malefica.
Prendo il cuscino dal divano e glielo lancio.
"Smettila scema! Non è successo niente ti ho detto! Adesso finiscila di pensare cose assurde e vai a fare spesa: oggi tocca a te e di certo io non entrerò più in quel supermercato!" Scoppiamo in una grande risata ripensando alla serata di ieri.
"Va bene va bene adesso vado!"

Ore 20.20
"Allora? Come sto?" Laura mi guarda a bocca aperta e non so se sia un buon segno a dir la verità.
"Tesoro, sei uno schianto!"
Indosso un abitino celeste non troppo corto, un paio di tacchi non esageratamente alti e un trucco adeguato. Ma soprattutto... Ho addosso la collanina che Richard mi regalò al nostro primo anniversario; non la metto da tanto tempo quindi credo che questa sera sia la serata giusta. Jim è un amico, Richard resterà per sempre il mio principe azzurro che è scappato dalla nostra favola troppo presto. Non mi importa se sia una cosa ridicola: questa collanina è troppo importante per me, come tutte le cose che ho di Richard.
"Sei bellissima anche tu! Con questo nuovo fisico da modella, puoi permetterti di indossare tutto ciò che vuoi! Resterai sexy in ogni caso!" So perfettamente che questi complimenti per una ragazza sono come oro e lei se li merita, visto tutti i sacrifici che ha fatto con la dieta. Forse dovrei cominciare anche io... Ma da lunedì.
Mentre Laura arrossisce e ride, il campanello suona: è Jim.
Perché sono nevosa? Perché mi sono vestita così elegante? È solo un'uscita tra amici. Spero che lui si sia almeno degnato di indossare una maglia decente, altrimenti dovrò correre a cambiarmi.
"Allora io vado! Divertiti con Justin!" Le do un bacio sulla guancia mentre lei mi augura buona fortuna.
Prendo l'ascensore e arrivo all'ingresso del palazzo.
Non ci posso credere, ditemi che sto vivendo un incubo. Vorrei correre in camera a morire di imbarazzo, ma purtroppo è tardi, tutti mi fissano.

Io non ho avuto il mio lieto fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora