The Time Of The Life

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... Passò rapidamente il pomeriggio quando mi sentì scuotere nel sonno
"Evelyn alzati, dobbiamo andare giù che è ora di cena, sbrigati che alle 19si cena" "mamma ma che ore sono?" non mi ero neanche accorta di essermi addormentata, probabilmente ero troppo stanca. "sono le sei e mezza, dai su".
Già le sei e mezza??? Dovevo lavarmi assolutamente e rendermi almeno presentabile, a cena avrei sicuramente rivisto Alex e non vedevo l'ora.. "Mi devo sbrigareee" dissi e corsi in bagno buttando tutto all'aria per la fretta.. Entrai nella doccia e rilassai i muscoli con l'acqua calda, neanche mi accorsi che ero un fascio di nervi.. Lavai i capelli velocemente e uscì. Mi infilai un paio di jeans e una maglietta sottile a maniche lunghe, era tutto stropicciato ma era comprensibile avevo appena uscito qualche indumento infagottato nella valigia. Ora era il turno dei capelli, era una sfida, dovevo asciugarli e assolutamente piastrarli ed erano già le 18 e 45. Iniziai a spettinare la mia grossa chioma castana,erano mossi e difficilmente domabili i miei capelli, ma li avrei messi in riga. Iniziai a piastrarli e dopo aver fatto quasi tutti i capelli lisci mi fermai 2minuti per osservarmi allo specchio.. Il mio viso era pulito, ma avevo gli occhi tristi... Portavo quello sguardo da quando varcai la porta di casa quella mattina.. Cosi mi attraverso' un pensiero che esternai subito: "E la scuola??? Mamma che faccio con la scuola??" "tesoro ho parlato con Amerilde, domani iniziamo ad andare alla scuola più vicina per iscriverti, entro la prossima settimana ricominci..stai tranquilla." Mi disse con un sorriso, e le sorrisi anche io, potevo continuare ad andare a scuola. Non brillavo come voti, è vero, ma non volevo lasciare la scuola, era l'unica occasione per stare con i miei coetanei.. "oh mamma" dissi d'improvviso, "che c'è Evy?" disse mia madre uscendo dal bagno allarmata. "No, niente" la rassicurai con un sorriso, ma mentii. Avrei dovuto conoscere di nuovo tutti i miei compagni, ed era anche l'ultimo dell'anno prima degli esami di terzo, era terribile non ero per niente aperta e ciò mi terrorizzava.
Comunque la serata passò, rividi quel bellissimo ragazzo e capì che Amerilde ne aiutava molti di giovani e meno giovani in difficoltà. Conobbi una cinesina di nome Yang e notai subito come Alex era abbastanza preso da lei e conobbi anche altri a quella cena che mi sembrò non finire più, ero ancora stanca e triste perché quel bel ragazzo dagli occhi color mare non mi considerava minimamente. Ero davvero solo una tredicenne e come seppi dopo lui invece aveva più di 19anni. Parlai anche un po' con quel ragazzo che mi spintono' nel pomeriggio "Ehi Evelyn io comunque mi chiamo Fabio, scusami per oggi, ero davvero in ritardo perché mi ero addormentato più del dovuto" disse imbarazzato. "tranquillo, basta che non mi hai fatta cadere altrimenti non ti avrei scusato" risposi ridendo, mi era simpatico e si vedeva che cercava di essere socievole. Andai a dormire dopo aver sistemato le mie cose nell'armadio ed essermi lavata. Sentivo che stava cambiando tutto, la mia vita stava cambiando. Passò una settimana e conobbi sempre più le persone in quella casa, feci più amicizia con Fabio e Iniziai a scherzare anche con Alex, avevo rinunciato alla speranza che gli potessi piacere però continuavo ad incantarmi ai suoi occhi mare, e al suo sguardo sofferente.. Era un ragazzo segnato, come ognuno lì dentro. Persino Fabio, nella sua allegria e nei suoi sorrisi era segnato, lo capivo dai suoi sguardi che a volte si perdevano un po' per poi ritornare a galla con un sorriso sincero e caloroso, dava felicità, pur non avendone dentro di sé.
Iniziò la settimana e la mia iscrizione fu fatta, il mio abbonamento per il pullman anche, perché la scuola più vicina aveva bisogno sempre di un pullman che passasse, siccome abitavo in una specie di campagna.

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Tiii-ti-ti-tiiii.. La mia sveglia strana suono' puntualmente alle 6:45. "oh noooo già?!!" Iniziai a brontolare, ma mi buttai giù dal letto, ero comunque eccitata per il primo giorno della nuova scuola e non volevo iniziare con le brutte figure. Mi andai a lavare e misi il solito jeans, il più decente che avevo e una magliettina chiara con una giacca nera sopra, siccome iniziava il primo freddo di Ottobre. Ripassai la piastra, era davvero un'ossessione, la ragazza della piastra potevo essere definita. Decisi, poi di mettere un leggero ombretto per evidenziare il colore verde dei miei occhi. Misi un po' di mascara e infilai le mie amate converse nere e fucsia,pur facendo freddo le converse erano d'obbligo! Anche mia madre si alzò e si inizio' a preparare.. Era un giorno importante per entrambe, io dovevo iniziare la scuola, di nuovo, e lei doveva andare alla ricerca di un lavoro. Corsi giù dalle scale e salutai rapidamente gli altri prendendo una brioches e addentandola per la fame, misi lo zaino in spalla con dentro solo il diario e l' astuccio e uscì. Gli altri avrebbero mangiato alle 7e mezza e io a quell'ora prendevo il pullman. Dopo un quarto d'ora, venti minuti massimo arrivai.. Vidi il cancelletto della scuola e vidi qualche ragazzo che era già lì ad aspettare che il cancello si aprisse. Alle 8fu aperto e iniziammo tutti ad entrare, cercavo di scrutare tutti i volti dei ragazzi e delle ragazze, ero praticamente smarrita, ma entrai cercando di stare calma.. Ce ne voleva di calma in quelle circostanze..

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