Riflessioni..♡

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Quella notte non riuscì a chiudere occhio, cosa mi stava succedendo?? Avevo già detto a Max come lo vedevo, perché stavo in quello stato? Mi sembró essere tutto sbagliato.. non ero sicura di niente,neanche delle mie parole. Gli avevo chiesto scusa,come se gli avessi fatto del male e mi sembró l'unica cosa da fare,anche se pensai che del male me lo ero fatta più a me stessa. Ripetei nella mia mente quel momento per più volte, come per dare un senso a quel mio malessere eccessivo ma questo mi fece solo piangere di nuovo. Mia madre dormiva, erano ormai le 3 del mattino e non potevo svegliarla con i miei pianti,così scesi in salone. Sembravo un ninja per come cercavo di scendere senza far il minimo rumore, era come se aderissi completamente al silenzio di quella casa nel buio. Così io nei miei momenti bui amavo il silenzio e la solitudine più di qualsiasi parola di conforto. Mi sedetti sul grosso divano di pelle marrone e chiusi gli occhi facendo scorrere lacrime silenziose.
"Cosa è successo?" Sentì una voce dire nel buio e quasi mi venne un colpo. Era Carl. "Oddio Carl mi hai fatto prendere un colpo,che ci fai qui??"dissi stupita. "Eh no,signorina, ho fatto io per primo la domanda" disse e capì da come uscirono quelle parole che stava sorridendo. "Sono un po triste" dissi non volendo discutere su chi dovesse parlare per primo "..tu??ora tocca a te" ripresi. "Io anche sono triste.. e non riesco a dormire". Bene eravamo nella stessa situazione. "Cos'hai Carl?perché sei triste?"
Chiesi con un filo di voce. "Cose da grandi cucciola non puoi capire. Non ti preoccupare" rispose. Beh non ho idea di cosa avesse ma ero sicura di poter capire,non ero una bambina. "E tu perché sei triste?" E no,non mi diceva cosa avesse e avrei dovuto parlare io?! "Cose da ragazzi,non puoi capire "risposi io e poi mi alzai,non volevo offendermi con lui ma ero grande abbastanza per capire qualsiasi problema lui avesse.

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Erano le 8e45 e stavamo subendo le raccomandazioni di matematica "Ragazzi mi raccomando, non fatemi fare brutte figure,studiate la mia materia che non voglio dover passare per quello che non vi ha preparati abbastanza" disse severo. Era una totale paranoia, se fossimo andati male la brutta figura l'avremmo fatta noi, non lui! Nella noia cominciai a scrivere sul banco.... "emxima" "Cavolo EVY" mi riportò alla realtà Giulia che in quel momento passó dal mio banco,"pensavo avessi scritto il nome intero di Max,Maxime sul banco" disse iniziando a ridere "no Giù, che dici,sarebbe strano"risposi annaspando. Sì, sarebbe davvero strano. Ma era ciò che avevo fatto,avevo scritto il suo nome sul banco come si fa con chi ci piace,e l'avevo scritto tutto incasinato come con chi ci piace in segreto. Che avevo??
Passò rapidamente la mattinata dopo questo episodio e tornai a casa a studiare, dopo qualche giorno ci sarebbe stato l'esame.
Provai a leggere e rileggere la poesia di francese ma non capivo niente,pensavo solo a lui,ancora! Così senza accorgermene gli scrissi.

A Max?:
Ciao,come va?

Ma che mi veniva!?!? Vabbè ormai l'avevo mandato,ora volevo solo che rispondesse. Aspettai qualche minuto e rispose.

Da Max?:
Ciao, tutto bene.. a te?

A Max?:
Anche,mi sto un po esaurendo x lo studio xó tutto bene. :-)

Da Max?:
Capito,mi dovevi dire qualcosa?

Okay,era decisamente freddo,era decisamente arrabbiato.. mi sentì una completa cretina per avergli scritto, non avrei dovuto piu scrivergli niente.

A Max?:
No,scusa se ho disturbato. Ciao

Lui rispose dopo poco ma eliminai il messaggio senza neanche leggerlo. Basta,la mia amicizia con lui era conclusa,non voleva più essermi amico e io avevo ben altro a cui pensare. Andai a farmi una doccia e scesi per andare nel mio luogo,il giardino fuori casa. Andavo lì per tutto:per studiare,per pensare,per stare sola. Mi sedetti sotto la grossa quercia piena di foglie e fiori e guardai in alto. Il cielo era sereno,senza neanche una nuvola. Il sole si faceva sempre più caldo,ed il vento era ormai un soffio,una brezza tenue. Eravamo a giugno e dopo qualche giorno avrei avuto il mio esame di terzo,poi sarei stata in effettivo un'adolescente verso il suo futuro,il liceo sarebbe stato un trampolino di lancio. Dovevo ancora scegliere in che scuola sarei andata,ma la mia mente pensava all'estate che avrei vissuto,lontana dai miei vecchi amici. Da un lato pensai che la stavo vivendo meglio di ció che mi credevo e dovetti ringraziare mentalmente le nuove amicizie che avevo.. e Max. Mi scese una piccola lacrima sulla guancia e potei immaginare quella lacrima come la conseguenza del bene che volevo a quel ragazzo color cioccolato. Stava scivolando via,come lui da me. D'istinto fermai la lacrima con le dita,come per fermarla dall'andare via. Avrei voluto davvero perderlo cosi?? ma soprattutto,avrei voluto realmente che fosse solo un amico da condividere con le altre?! Iniziavo a rendermi conto di una cosa, dentro al mio cuore iniziava a battere un sentimento diverso dal solito.. chiusi gli occhi e pensai che dovevo ammettere a me stessa che Max era qualcosa in più di un semplice amico,e che nn ero stata capace di capirlo quando era il momento. Era tardi..

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