Epilogo

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(2 settimane dopo)
Chiudo gli occhi,sdraiandomi sul prato inspirando profondamente.
Il sonno prende il controllo di me e mi fa addormentare.

Sono ancora una bambina,corro sul Prato per rincorrere una farfalla.
Inciampo in un sassolino e mi faccio male,sbucciandomi il ginocchio.
Inizio a chiamare mio padre per farmi aiutare.
Quando arriva si accorge del mio ginocchio sbucciato e decide di calmarmi,cantandomi una canzone.
Sento la voce di mio padre cantare una canzone che ormai conosco troppo bene,forse non è la più adatta in queste circostanze ma mi ha sempre fatto calmare.
«Papà,mi insegni le parole della canzone?»
«Certo,però non devi mai cantarla con gli altri,puoi farlo solo con me»
Annuisco energicamente(?) e lui mi insegna i primi versi.

"Verrai,verrai,
all'albero verrai,
cui hanno appeso un uomo che tre ne uccise o pare?
Strani eventi qui si son verificati
e nessuno mai verrebbe a curiosare
se a mezzanotte ci incontrassimo
all'albero degli impiccati."

Imparai solo la prima parte ma col tempo l'avrei imparata tutta.

I ricordi dei momenti che avevo dimenticato mi passano tutti davanti e apro gli occhi di scatto,mettendomi seduta.
"Katniss,stai bene?" Chiede Peeta preoccupato
"Si si,è che mi sono appena ricordata tutto" sorrido debolmente e lui ricambia,per poi far sfiorare le nostre labbra.
•••
Dopo tre anni è nato il nostro secondo figlio, Thresh. Lo abbiamo chiamato in memoria del ragazzo che hai 74esimi Hunger Games mi ha salvato la vita, uccidendo Clove. Non ho più avuti vuoti di memoria dopo quella volta in cui mi sono risvegliata con tutti i miei ricordi. Sono felice che ora con Peeta vada tutto bene e che quei maledetti incubi abbiano smesso di tormentarmi, era orribile sognare lui con un'altra. Anche lui è migliorato coi suoi incubi, ora non li ha spesso come prima, spero che tra qualche anno non abbia più questo problema, così potrà essere felice. 

Sono felice, non dovrò vivere con la paura che i miei figli possano essere scelti alla mietitura e andare quindi contro una morte quasi certa, loro non dovranno avere paura, non dovranno soffrire la fame, non dovranno convivere con continui incubi, non dovranno piangere per aver causato morte e distruzione, non dovranno avere nessun problema, non dovranno vivere la mia stessa vita. 

Sono felice di aver dato questa possibilità ai miei figli e a tutte le persone che vivono nei distretti. Anche se per colpa mia sono morte tantissime persone, sono felice, ed è bello, essere felice dopo tutto ciò che è accaduto anche se a distanza di anni. Ancora non ci credo, ho paura che tutto questo sia un sogno e di potermi svegliare da un momento all'altro, ma questo non è un sogno, è la realtà, e devo vivere, felice, senza problemi, senza paure, senza incubi, senza massacri, senza Hunger Games. 

FINE

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So che questo finale fa schifo ma vi prego accontentatevi, ho scritto ciò che riuscivo a scrivere e ho esaurito tutte le idee quindi non scriverò più nulla in questa storia. Non odiatemi, almeno ho riunito le poche idee che avevo in un piccolo finale, che fa schifo, ma pur sempre un finale... almeno la storia non è incompleta. Spero di essere stata abbastanza esaustiva e vi saluto, se avete voglia passate dalle mie altre storie. Baci,

Ineedhvgs

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