Capitolo 20

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*Scorpius*

Non riuscivo a non fissare Rose nel tavolo di fronte al mio.

Ero a mangiare insieme a Tyler e David. Albus non si presentava in camera, non mangia con me e non mi rivolge la parola dalla stessa notte in cui era successo tutto.

È il mio migliore amico e mi manca.

All'improvviso vidi due persone posizionarsi davanti a me. Ovviamente Christopher e Jessie.

"Allora? Non ci sei riuscito? Povero!"

"Levatevi di mezzo." Sputai quelle parole con disinteresse.

"Perché? Così potrai avere una visuale migliore dell'unica ragazza, la più intelligente di tutte, che non sei riuscito a portare nel tuo vortice?"

"Avete vinto la scommessa, mi dovete anche torturare?"

"Vogliamo un premio per aver vinto."

"Di che avete bisogno? Soldi? Ve li do subito, basta che mi lasciate in pace."
Mi alzai e feci per prendere il portafoglio dalla tasca dietro.

"No, niente soldi."

"E che volete?"

"Vogliamo che tu stia in mutande per tutta l'ora di Lumacorno."

"Oh, bene. Okay, lo farò."

"Non ci hai fatti finire."

"Cosa c'è ancora?"

"Dovrai metterti in ginocchio di fronte a Rose e dovrai chiederle umilmente perdono, sempre durante l'ora di Lumacorno, domani."

"Non ne avete abbastanza? Avete già fatto girare il pettegolezzo, volete anche umiliarmi?"

"Direi di sì." Rise Jessie.

"Va bene, ma dopo mi lascerete in pace."

"Si, lo faremo. Promesso."
Portarono una mano al petto e si misero a ridere di nuovo.

Dopo qualche altra smorfia, finalmente andarono via e io iniziai a fissare il piatto davanti a me, con i pugni serrati contro il tavolo.

"Stai bene?" Provò a chiedere Tyler.

"TI sembra che io stia bene?!"
Sbraitai e buttai il piatto a terra.

All'improvviso, in sala calò il silenzio e tutti iniziarono a fissarmi.

Mi guardai intorno e poi mi soffermai su Rose che mi fissava dispiaciuta e con un pizzico di compassione.

Non volevo la sua compassione. Non ho bisogno della compassione di nessuno.

Andai via dalla Sala più incazzato che mai.

Quando uscii, mi diressi verso la mia stanza.
Sentii il rumore della porte che si spalancavano e poi si richiudevano.

Feci finta di non sentirle, pensando che si trattasse solo di David ma poi sentii quella voce: "Scorpius! Scorpius! Aspetta!"

Mi girai e vidi lei.

"Rose."
Ero sorpreso.

"Cosa è successo?"

"Vuoi davvero saperlo?!"

"Si, per favore."

"Ti arrabbieresti."

~Impossible Bet~ [Scorpiose]  ++In Revisione++Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora