Sono le 11.30. Io e Giulia abbiamo dormito tutta la sera sul divano.
Il livido c'è ancora ma é meno viola.Mi ha svegliato il rumore di una pianola.
Mi alzo per capire da dove viene quel suono.
La dolce melodia di Arrival of the birds, proviene da una camera in fondo al corridoi.
Da una camera in cui non sono mai entrata.Mi avventuro fino alla fine dell corridoio.
Sulla porta c'è scritto 'non entrare', ma io non ci faccio caso e apro la porta.
La camera é molto disordinata, scarpe e indumenti per terra e sul letto, tipica stanza di un ragazzo.
La stanza é molto più grande di quella di Giulia.La mia attenzione ricade per un attimo nella parete alla mia destra, con mensole piene di libri.
Poi i miei occhi si posano sul ragazzo seduto d'avanti a me ma di spalle.
Cam ha i capelli arruffati, indossa un paio di pantaloncini dell adidas e una canotta bianca. Non riesco a staccare gli occhi dai suoi muscoli ben in vista.
Lui pare non accorgersene della mia presenza, così mi siedo sul suo letto ascoltando le dolci note e osservando le sue mani esperte che quasi sfiorano i tasti.
Cam suona l'ultime note del brano... Si gira, incontrando le mie iridi curiose.
Io mi alzo dal letto di scatto."cosa ci fai qui? " chiede duro.
"scu...scusa, io... Io ero curiosa di sapere..."balletto.
"e quindi sei entrata in camera mia, senza bussare? " dice lui sorridendo.
Io di colpo divento rossa.
"non.. Non sapevo sapessi suonare"dico.
"non sai molte cose di me"dice.
"già" sorrido.
"vieni" mi indica il posto libero affianco al lui.
Io timidamente mi siedo sullo sgabello.
" da quanto suoni? "chiedo curiosa.
"da quando avevo 7 anni" spiega.
Incomincia a suonara say something. Una canzone bellissima che conosco molto bene.
Cam incomincia a cantare, la sua voce é dolce e semplicemente intonata.Istintivamente incomincio a cantare anche io.
Sin da piccola ho fatto canto, ho vinto anche molti premi.
Poi mi sono trasferita e non lo ho più fatto.Cam mi osserva sorpreso e compiaciuto, non se lo aspettava. Increspa le labbra in un caloroso sorriso, come se non si sentisse più solo.
Sembriamo immersi in un mondo nostro, solo nostro è della musica che ci lega.
Cam smette di cantare, facendomi continuare da sola.
La canzone termina e anche le ultime parole pronunciate dalla mia bocca.
Tutti e due ci mettiamo a ridere, senza smettere di staccarci gli occhi di dosso.
"non sapevo sapessi cantare così bene"dice.
"non sai molte cose di me"dico, sghignazzando.
Lui ride, abbassando il capo e osservando le nostre mani che quasi si toccano.
Io mi alzo.
"scusami se ti ho... Disturbato, ora vado... "dico uscendo dalla camera senza dargli il tempo di rispondere.
Ritorno in salotto, Giulia non c'è, così mi dirigo in cucina.
"buongiorno dormigliona!" gli dico appena la vedo seduta a fare colazione.
Giulia sta divorando un panino con la nutella.
"buongiorno"ricambia con ancora un boccone in bocca.
"tu e Cam siete un duetto perfetto"
A questa affermazione mi vengono i brividi.
"Giulia ma cosa dici?!", ci ha sentiti.
Giulia ride, continuando a mangiare.
"a che ora ti viene a prendere tua madre!? " mi chiede Giulia, fortunatamente cambiando discorso.
"vado a piedi" la informo.
"ti accompagno io con il motorino se vuoi" dice una voce alle mie spalle.
"em... No... Grazie comunque"dico evitando il suo sguardo.
"non ti lascio andare da sola, questa é una strada molto isolata"dice Cam.
"é giorno, e poi chi sei, mio padre? "
Lui alza le mani in segno di difesa.
Giulia ci guarda divertita.
Faccio colazione, mi vesto ed esco.
Mi metto le cuffiette e cerco una canzone adatta per il mio stato d'animo.
Mi si illuminano gli occhi quando vedo sulla mia play list say something, d'istinto la metto alzando il volume al massimo.Cammino lentamente pensando a quello che é successo questa mattina, alle nostre mani così vicine, ai nostri corpi che si toccano, alla nostra musica...
Ad un tratto sento dei passi dietro di me.
Mi volto credendo che sia Cam, pronta a dirgliene quattro, ma la visione é molto peggiore.
Dietro di me c'è un signore che parcolla, con in mano una bottiglia di alcol e la zip dei pantaloni abbassata...Impaurita incomincio a camminare più velocemente. Il signore incomincia a correre sbandatamente verso di me.
"vieni qua bellezza! Non scappare dai!"dice.
Io al suono di queste parole mi metto a correre il più veloce possibile, non avrei mai pensato di saper correre così veloce, potrebbe essermi utile a ginnastica. La paura ha preso il sopravvento. Chi é questo ubriacone del cazzo, cosa vuole da me?
Il rumore di un motorino mi fa risorgere dal buio facendomi tornare alla luce.
Cam é davanti a me, in tutto il suo splendore, e nel momento più perfetto per arrivare.
Senza dire una parola mi passa il casco e io monto su.
L'ubriaco ormai é a terra svenuto.
Cam parte dicendo qualcosa di incomprensibile.
Io mi avvinghhio a lui. Ho sempre avuto paura dei due ruote. Lui se ne accorge così rallenta.
Io chiudo gli occhi, facendomi accarezzare dalla brezza di ottobre.
"siamo arrivati"mi riscuote Cam.
"grazie per.. " scendo e gli porgo il casco.
"di niente, te lo avevo detto che non ti avrei lasciata andare da sola, se non ti avessi seguito non so che cosa sarebbe successo ora"dice.
"già, grazie ancora", lo saluto con un cenno della mano.
Cam mi ha seguito?
Mi incammino verso il portone di casa, ripensando a quanto sia stato magico il momento in cui la mia voce e quella di Cam si sono unite in una dolce canzone...
Ma la cosa strana é che non ero agitata come ogni volta che canto davanti a qualcuno, anzi, la mia voce é uscita a pieni polmoni, in tutta la sua bellezza.
Eravamo solo noi e la musica.Ciao a tutte.
Scusate per il ritardo nel pubblicare questo capitolo, sono stata molto impegnata...
Spera vi piaccia.
Grazie.
Serena.
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TUTTO QUELLO DI CUI HO BISOGNO SEI TU
RomanceSono sempre stata, in 15 anni di vita, una ragazza introversa, ma una sola decisione mi ha cambiato la vita completamente. Mi chiamo Camilla, ho abitato fino a un anno fa a Venezia, i miei genitori si sono divorziati quando avevo 4 anni. Mia madre...