Alla fine della canzone, Elisa era entusiasta della sua performance e non riusciva a smettere di sorridere, era veramente raggiante e se ne accorsero proprio tutti.
Certo, si doveva ancora guadagnare la fiducia degli abitanti di Roncole, ma il primo passo era fatto, ora doveva solo sfoderare le sue qualità migliori e in poco tempo sarebbe anche lei entrata a far parte completamente della comunità. Mentre era occupata a pensare alla sua esibizione, fu interrotta da Ilenia che venne a farle i complimenti e gli auguri (anche se un po'in anticipo) dicendole: < Eli, sei stata bravissima complimenti!! L'hai imparata in due settimane sei sempre giudiziosissima > l'altra un po' imbarazzata rispose sorridendo accennando anche un timido "grazie", la parte che preferì però, fu il caloroso abbraccio che si scambiarono alla fine della conversazione. La ragazzina, ammirava la donna, la ammirava in tutto e per tutto, se qualcuno le avesse chiesto a chi avrebbe voluto assomigliare da grande, lei avrebbe sicuramente risposto: "Ilenia". Era una tra le persone più importanti della sua vita, perchè aveva creduto in lei e nelle sue capacità sin dall'inizio, correggendola dove c'era da migliorare ed elogiandola ogni volta che si presentava l'occasione giusta per farlo. La considerava quasi una seconda madre e le voleva molto bene, forse troppo considerando il ruolo che Ilenia ricopriva ancora per lei, o forse troppo poco date tutte le cose belle che aveva portato nella sua vita ( Luca compreso).
Dopo essersi presa i vari complimenti dalle signore presenti e dal diacono, Elisa attendeva però il saluto del suo dio greco, che con molta destrezza aveva evitato di guardarla quando stava parlando con sua madre, nonostante le fosse passato innanzi circa tre volte. Il fato o forse il destino furono però favorevoli alla ragazza e mentre lei continuava a rimanere assorta nei suoi sogni di gloria, Luca invece, come suo solito fissava il pavimento andando avanti, senza troppo curarsi di chi aveva di fronte, vagava e vagava in mezzo alla navata... lei guardava in alto e lui in basso e così lo scontro fu inevitabile.
Ad Elisa caddero tutti i fogli che aveva in mano e nella furia di raccoglierli non badò troppo al soggetto con cui si era appena scontrata e di conseguenza ( inizialmente) non fece caso a chi lei si fosse chinato di fronte. Non appena le loro mani si sfiorarono entrambi furono costretti ad alzare lo sguardo da terra e da quella miriade di fogli sparsi qua e là. Elisa arrossì e Luca fece lo stesso, entrambi erano molto imbarazzati e si alzarono immediatamente dato che non potevano rimanere lì, impalati come due tronchi; questa volta toccò a lui aprire bocca: < Oddio scusami non ti avevevo vista, mi dispiace guarda che casino ho combinato... > lei lo bloccò all'istante dicendo: < Non ti preoccupare, è stata solo colpa mia, ero talmente assorta nei miei pensieri che non ho fatto caso a chi avessi di fronte > sorrisero.
Dopo aver raccolto tutti i fogli, si salutarono e si diedero appuntamento al giorno dopo per farsi gli auguri, perchè da che mondo è mondo gli auguri non si fanno mai in anticipo.Tornando a casa, Elisa non faceva che pensare a cosa era appena successo, perchè se da un lato lui non le aveva neanche fatto i complimenti, dall'altro dopo lo scontro, aveva sorriso così timidamente che l'aveva mandata totalmente in visibiglio; non sapeva ancora bene se quello che stava provando era solo una sensazione piacevole oppure si stava tramutando in qualcosa di più forte, qualcosa che non solo le si stava tramutando nella mente ma anche nel cuore e non sapeva se esserne contenta oppure un po' spaventata dato che non si era mai propriamente innamorata.
Arrivata a casa, a causa dello scalpitante entusiasmo di suo fratello, fu costretta ad aprire i regali, che sicuramente avrebbe preferito aprire la mattina seguente in tutta calma e non con tale fretta. Dato che però tutti lo facevano, le ne fu talmente tentata che alla fine non seppe resistere all'attrazione di quei pacchetti scintillanti e decorati che quasi le dicevano: "Aprici, aprici ". Ad Elisa parve di sentire queste voci in testa e così spinta dalla curiosità finì per scartare tutti i regali che aveva a sua disposizione. Ricevette tanti bei doni, ad esempio: tre libri, un astuccio, un paio nuovo di occhiali da sole, un album per le fotografie, una sciarpa e una collana ragalata (ovviamente) da sua nonna paterna che era famosa per i suoi regali sfarzosi e costosi, fatti apposta per mettersi in mostra e far sfigurare tutti gli altri parenti; peccato che ad Elisa la collana non piacque proprio per niente.
Dopo l'apertura di tutti i regali presenti sotto l'albero, decise di ritirarsi e andare finalmente a letto per due motivi: il primo fu sicuramente dato dal fatto che fosse stanca e che avesse un sonno tremendo e il secondo invece fu il fatto che potesse schiarirsi un po' le idee perchè se il proverbio (teoricamente) ha ragione "la notte porta consiglio" ed Elisa ne aveva proprio bisogno. Nella sua testa infatti combattevano fra di loro due parti: quella razionale che le diceva di non illudersi troppo e di non abbandonarsi totalmente ai suoi sentimenti nascenti; e l'altra, che invece la esortava ad affidarsi al suo cuore e a fare quello che lui le suggeriva. Mentre stava pensando a tutto questo, fu colta dalla stanchezza e lentamente si assopì, cadendo in un sonno profondo.La mattina dopo, nonostante non avesse da aprire i regali come gli altri anni, si svegliò comunque di buon ora perchè non aveva (a sua detta) più sonno e sarebbe stato inutile continuare a rigirarsi come un salame. Così, si alzò, fece colazione (cosa che tra le tante cose non faceva mai) e si mise in solitudine totale e nella semi oscurità, sul divano con le cuffie nelle orecchie pronta a lasciarsi trasportare dalle mille emozioni che quelle melodie e quelle parole le suscitavano.
Alle 9.30 quando iniziò a sentire del fermento proveniente dalle altre stanze, Elisa interruppe la sua attività e dopo essersi scambiati tutti gli auguri necessari, si andò a preparare, per essere più in forma che mai. Doveva essere in chiesa per le 10.45 per fare le prove prima della messa e voleva (per una volta) essere puntuale anche se questa, era veramente un'impresa ardua.
Anche questa volta la spuntò ed ebbe la meglio sulla prolissità di Anna nel prepararsi, arrivando addirittura con un quarto d'ora di anticipo, tanto che la piccola chiesa di Roncole era ancora chiusa e così dovettero aspettare circa dieci minuti in macchina. Finalmente si decise a scendere e fu in quel momento che dalla parte opposta della strada arrivarono anche Ilenia, Luciano, Pietro e Luca; visti da lontano (ma anche da vicino) sembravano la famiglia perfetta, come quella della pasta Barilla che si riunisce per mangiare le lasagne, era un po' il prototipo di famiglia ideale, quella che Elisa avrebbe sempre desiserato e forse un giorno avrebbe anche avuto.
Loro si fermarono ad aspettarla e lei gli andò incontro, si proliferarono in una grande quantità di baci, strette di mano, abbracci e auguri che fecero spuntare sulle sue labbra il suo immancabile sorriso a trentadue denti. Finiti i saluti e gli auguri, entrarono tutti e cinque in chiesa e a quel punto agli occhi di Anna fu tutto molto più chiaro: sua figlia si stava innamorando di Luca e a giudicare dal suo sguardo era letteralmente persa.*
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*Ciao a tutti miei cari followers,
scusatemi tanto se ieri non ho pubblicato ma ero completamente assorta nello studio del tedesco per la verifica che ho avuto oggi. Spero di essermi riscattata e fatta perdonare col capitolo di oggi.
Spero vivamente che vi piaccia, che vi incuriosisca e che vi sproni ad andare avanti nella lettura della mia storia.
Vi ringrazio per tutte le visualizzazioni ricevute e per i voti.
Un bacione a tutti e buona serata| | Ellie <3 <3
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Fall in love in Verona
Romance12 anni lei, 22 due lui. Per Elisa è amore a prima vista, ma Luca sembra accorgersi appena della sua presenza. Questa è una storia d'amore fatta di sofferenze, di illusioni e di prese in giro. Un storia che sembra non avere mai fine, ma che sorprend...