A prima vista

144 8 0
                                    

Dopo una mattinata passata a preparare di ogni: tra borse, borsette, panini e a caricare pile per la macchina fotografica, Elisa non si era certo dimenticata di documentarsi su quello che stava per andare a vedere, perchè non sopportava di andare a vedere una cosa di cui non conosceva niente. Faceva così anche con vari film e libri, i quali venivano completamente spoilerati ancora prima di averli visti o letti.
Era il 21 luglio e faceva un caldo dell'altro mondo, pareva di stare nel desero insieme ai cammelli e ai beduini, con qualche oasi sparsa qua e la.

Dopo due noiosissime ore passate in macchina, a guardare fuori dal finestrino e a salutare la sua campagna e la sua provincia, e ad ammirare la variazione minima che c'era fra i paesaggi della Romagna e quelli del Veneto, arrivarono a Verona e fu a quel punto che Elisa iniziò ad esaltarsi come non mai, sembrava una bambina appena arrivata al paese dei balocchi, che osservava con gli occhi fuori dalla testa tutto quel ben di Dio.
Suo padre come si poteva ben immaginare parcheggiò il suo macchinone nel parcheggio dell'Arena, per essere "più vicini e camminare meno" come diceva lui, non prima però di essersi lungamente lamentato per il prezzo del biglietto continuando a ripere con la moglie: < Il prossimo anno poi, vi arrangiate e venite in pullman, non contate su di me > e lei pazientemente gli rispondeva semplicemente annuendo, oppure sibilando parole del tipo: < Stai calmo su, dai. Non è successo niente! > ovviamente questo fattore provocava l'immensa gioia di Elisa all'udire tali parole. Intanto i suoi compagni di avventura si erano già presentati a ritirare i biglietti e si erano posizionati tranquillamente all'ombra e al fresco (o almeno così speravano) sotto il porticato. Dopo circa un quarto d'ora anche Elisa e la sua famiglia arrivarono davanti all'imponente anfiteatro che lasciò di stucco la nostra protagonista, facendole cadere a terra una parte di bocca. Non vedendo gli altri però, si susseguirono minuti di interminabili telefonate fra lei e la sua insegnante; che cercava di spiegarle nella maniera più comprensibile possibile il posto in cui si trovavano; suo padre impaziente ed insofferente come al solito, iniziò a circumnavigare l'intera circonferenza dell'Arena per ben due volte, finchè finalmente non li trovarono, esattamente davanti al punto da cui erano partiti.
Il gruppo, da quel momento in poi era libero di fare ciò che voleva a patto che, si sarebbero dovuti ritrovare tutti alle 18.00, davanti al gate di entrata numero 27 per poter accedere al settore C. Elisa, che voleva seguire a tutti i costi la sua prof e andare a vedere il suo amato balcone costrinse dopo non poche suppliche suo padre e sua madre ad andare con lei. Era però completamente incosapevole di quello che stava per accadere, che le avrebbe cambiato per sempre la vita.

*
*
*
*
*
*
Ciao a tutti miei nuovi e vecchi followers, spero taaaanto taaanto che il primo capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia lasciati almeno un pochettino sulle spine. Per essere chiari la storia per ora è ambientata nel passato, cioè nel 2012 ma piano piano arriverà nel presente e nel futuro. Aggiornerò o questa sera oppure anche oggi pomeriggio sulle 17.00
Un bacione

|| Ellie <3 <3

Fall in love in VeronaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora