La foto

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Dopo questi avvenimenti felici, che avevano portato Elisa ad uno stato di esaltazione massimo, non poteva mancare un elemento fondamentale per farle raggiungere quasi la visione del Paradiso: la foto.
Un tratto distintivo della parrocchia di Roncole infatti, erano le foto; il diacono non faceva altro che scattare, scattare e ancora scattare fotografie dalla sua antiquata macchina fotografica, ma che a sua detta lo aveva accompagnato nella sua vita e nei suoi viaggi... quell'oggetto aveva evidentemente visto tante persone diverse, con facce diverse, espressioni diverse, pensieri e problemi diversi gli uni dagli altri; senza contare i numerosi luoghi in cui era stato, le città che aveva visitato e i paesaggi naturali che aveva immortalato.
Bene caro lettore, quella domenica, il 22 febbraio 2015 anche Elisa fu immortalata da quella fantomatica macchinetta. Il motivo era apparentemente molto semplice: Romano, orgoglioso dei talenti musicali della sua comunità voleva fare la foto a tutti coloro che avevano messo piede e soprattuto mano e voce nella nicchia dei musicisti, e che avevano contribuito e che contribuivano ad animare la messa della domenica. In questa categoria rientravano ovviamente: Elisa, Ilaria, Ilenia, Manuela, Pietro e... Luca. Miracolosamente quella domenica al cospetto divino erano presenti tutti e sei, cosa che succedeva assai di rado, data la frenetica vita milanese dei due fratelli, gli impegni di vela del figlio di Manuela e quelli canori di Ilenia. Così, finita (finalmente) la messa si misero in posa: Ilaria ovviamente era seminascosta nel suo cantuccio dal quale emergeva solo per curiosare le posizioni degli altri, Ilenia molto stranamente era vicino a lei, (le due mal si sopportavano a vicenda, una era considerata troppo rozza e l'altra troppo presuntuosa) e se ne stava appoggiata alla sedia sorridente e allegra come sempre, accanto a lei, in billico fra il pavimento e lo scalino si trovava Pietro che seppur controvoglia si era dovuto adeguare alla madre e al fratello che avevano deciso di prendere parte (anche se costretti) alla foto e stava cercando di tirare fuori il suo sorriso migliore, cosa che gli riuscì solo parzialmente perchè al momento dello scatto fu costretto ad aggrapparsi all'altarino che si trovava dietro di lui per evitare di finire dritto dritto sul pavimento. Seduta alla destra di Pietro c'era Manuela, che quel giorno aveva decisamente esagerato col blush, e per questo motivo sembrava una bambola di porcellana dipinta male, ma quello che saltava agli occhi ancor prima delle sue guance era il giubbotto fucsia, che in mezzo ad altre cinque persone tutte vestite di scuro, con una gamma di colori che andava dal nero al grigio, certo non poteva che risaltare. Accanto a lei, Elisa era seduta proprio davanti alla tastiera e si poteva ben dire che il sorriso più radioso di tutti l'avesse proprio lei dato che accanto aveva "l'amore della sua vita". Infatti Luca, che certo non amava andare di fretta, dopo essersi doverosamente fermato a parlare con le solite donnette era arrivato silenzioso come un gatto, ma maldestro come un elefante, dato che non sapeva proprio dove mettersi e continuava ad andare da una parte all'altra della nicchia senza trovare una posizione ben precisa. Nello stesso momento però Elisa stava pensando fra sè e sè: "che imbranato" oppure: "ha la grazia di un elefante" ma sapeva benissimo quello che voleva che succedesse, e quasi implorante rivolse la sua supplica mentale a Gesù Cristo pensando: "fa che si metta vicino a me, ti prego ti prego, ti prego!" Dato che l'unico posto libero era vicino a lei, Luca, che stava tentando in ogni modo di evitarla fu costretto a mettersi in posa proprio accanto a lei.
La foto fu scattata e fu anche pubblicata sul bollettino parrocchiale quasi un mese dopo, quando però era l'unica cosa che Elisa non avrebbe mai voluto vedere.
Intanto però, lei se la godeva, e vedendo di sottecchi l'espressione da pesce lesso di Luca non potè fare a meno di sridacchiare sotto i baffi per la comicità della sua faccia.

Dopo il famosissimo click, tutti e sei si scollarono dalle proprie posizioni; erano rimasti in posa talmente a lungo che sembravano pietrificati e parevano le statue di cera del Madame Tussauds di Londra.
Luca ed Elisa furono i primi a spostarsi, lei perchè doveva racimolare tutti i suoi fogli, che durante la messa aveva accuratamente sparpagliato qua e là e lui perchè doveva evitarla...ma si sà, la fortuna gira e anche quella volta fu favorevole ad Elisa, che cogliendo la palla al balzo gli chiese:
< Ciao Luca, come stai? Tutto bene?>
Lui, che aveva fatto i salti mortali per sfuggire al quel visino d'angelo tale che era rispose con non poco imbarazzo:
< Ehm... insomma... ho un po' di raffreddore, e... anche la tosse... Tu?>
< Infatti ti ho visto un po' giù... mi dispiace, rimettiti presto. Io però sto abbastanza bene dai, anzi potrei dire che in questo momento non potrei stare meglio di così!> era palese che lei fosse innamorata persa di lui, tuttavia lui non se ne accorse, e, molto ingenuamente chiese:
< Perchè? È successo qualcosa di particolare?>
Elisa, che si aspettava di tutto fuorchè quella domanda, rispose con un velo di imbarazzo e colorando le sue guance vagamente di rosso:
< Beh... effettivamente sì... ecco vedi io...>
Ma non riuscì a terminare la frase perchè furono interrotti dall'arrivo di Ilenia, che, all'oscuro di quello che stava succedendo, trovò i due in un forte stato di imbarazzo e spostando lo sguardo dalla ragazzina al figlio, le parve anche solo per un istante di vedere negli occhi di lui uno strano bagliore, un qualcosa che non le era mai successo di vedere. Decise di tastare il terreno solamente a casa, per non aumentare l'imbarazzo che già era enormemente presente.
Elisa si scantò, e con una motivazione inventata sul momento decise di uscire di scena e di tornare buona buona da sua mamma che la stava pazientemente aspettando sulla porta e che cercava di captare dai movimenti della figlia quando si sarebbe finalmente decisa a darle udienza per tornare a casa.
Prima di salutare e di conseguenza andarsene, Elisa mise la sua mano sopra quella di Luca e la accarezzò, un po' per fargli capire che se ne stava andando e un po', per trasmettergli quello che, se avesse avuto abbastanza fegato gli avrebbe detto poco prima.
Se lei, girati i tacchi e imbroccata la porta se ne stava andando trionfante per essere riuscita a muovere un piccolo passo verso l'uomo della sua vita; lui era rimasto imbambolato e a dir poco frastornato da quel gesto che certo non riteneva avventato o impetuoso "mica mi ha baciato" pensò, lo ritenne semplicemente strano perchè anche se la sua testa e il suo pensiero razionale lo spingevano a pensare che fosse stata una cosa abbastanza automatica da parte sua, il suo cuore era convinto che c'era un messaggio in quel gesto, un messaggio che però non riusciva ad afferrare. Si svegliò improvvisamente da questi pensieri e senza degnare di uno sguardo sua madre se ne andò "solo et pensoso" come direbbe Petrarca, attraversando la strada completamente assorto nei suoi pensieri.

Ilenia intanto continuava a pensare che il comportamento del figlio non fosse normale e proprio per questo motivo appena rincasò, andò a cercare suo marito e lo trovò in cucina alle prese con il forno, intento a tirare fuori da esso la teglia di lasagne al forno che la badante del padre aveva accuratamente messo dentro poco prima, affinchè si mantenessero calde.
Ilenia, con fare da trafficante di droga, trascinò Luciano nel salotto adiacente e asserì dicendo:
< Senti, non so cos'abbia Luca, lo vedo strano, assente e poi, dopo che Elisa se n'è andata è rimasto imbambolato per qualche secondo e senza dire una parola è tornato a casa, lasciandomi lì da sola come un baccalà!>
Il marito, che ben conosceva la donna, si limitò a scuotere il capo in segno di approvazione, o forse più di compatimento e a rispondere:
<Si sarà innamorato!>
Alla moglie parve una stupidaggine inaudita, tanto che mentre Luciano continuava a ridere sotto i baffi e a concentrarsi sul profumino che proveniva dalla cucina, se ne andò di sopra e si sdraiò sul suo comodo letto matrimoniale pensando che alla fine ciò che aveva detto il marito poteva anche essere vero: Luca poteva anche essersi innamorato. Ma di chi?

Questa domanda pareva assillarla, tanto che si decise a tastare il terreno con il figlio proprio durante il pranzo. Tirò in ballo per la prima volta nella sua vita Carolina, che mal sopportava ma che le offriva un giusto inizio per la conversazione che poi sarebbe migrata su altri lidi. Ilenia, tutta contenta del suo ragionamento scese le scale e dopo aver messo a tavola i suoi tre uomini iniziò la conversazione chiendendo al figlio maggiore:
< Allora Pietro, Carolina come sta? Tutto bene?>
Il ragazzo non poco sorpreso dalla domanda della madre le rispose che la sua fidanzata stava bene e che era andata a trovare i suoi genitori a Cremona. La madre ascoltò solo per metà queste parole perchè il suo obbiettivo principale era far parlare l'altro che a dire la verità non la stava nemmeno ad ascoltare. Attaccò così un discorso filosofico diretto principalmente ad una delle sue creature:
< Luca, e tu quando ci porti a casa una ragazza? Stai per compiere venticinque anni e non ce ne hai mai presentata una, non vorrai mica rimanere single per tutta la vita o ancora peggio fare il mammone e trovarti una donna a cinquant'anni. Io e il babbo vogliamo avere dei nipoti anche da te figlio mio, non puoi pensare di rimanere solo, la solitudine è brutta sai e anche molto triste...> e continuò così per un quarto d'ora buono fino a quando il ragazzo non rispose con tono abbastanza assorto:
< Ogni cosa ha il suo tempo mamma, ogni cosa ha il suo tempo...> lasciò il discorso in sospeso, si alzò da tavola e si ritirò nella sua stanza per il resto della giornata.

Quando fu il momento di tornare a Milano, Ilenia e Luciano salutarono amorevolmente i loro figli, non prima di aver imbottito la macchina di roba: panni stirati, lenzuoli, vestiti nuovi e sughi vari. Nel momento in cui videro la macchina sparire in lontananza a Ilenia fu chiaro tutto: suo figlio era veramente innamorato.

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Carissimi followers, sono commossa dal numero di visualizzazioni e di voti ottenuti in meno di 24 ore!! Vi ringranzio moltissimo.
Spero che il capitolo vi piaccia e che continuiate a seguire la mia storia.
Buona sera
Un bacione

|| Ellie <3 <3

Fall in love in VeronaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora