Passarono due settimane da quella sera e Harry non si presentò a casa nostra, fu Louis ad andare da lui. In compenso legai molto con Niall. Il tempo con lui volò velocemente e ci divertimmo un mondo.
Passammo le giornate a parlare e a fare delle passeggiate. Mi fece conoscere la sua ragazza, Violet. È una persona fantastica, piena di senso dell'umorismo ed è innamoratissima di Niall.
Anche se le giornate furono piene sentii un vuoto che in certi momenti mi dilaniò.
Sentii la mancanza di Harry ma non volevo ammetterlo a me stessa o ad altri. Non volevo soffrire ancora e sapevo per certo che lui era quel tipo di ragazzo in grado di farlo.
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Quella mattina iniziò male. Mi risvegliai con il telefono che squillò sul comodino.
"Pronto?"
"Ciao tesoro! Come stai?"
"Bene mamma tu? Tutto bene con la zia?"
"Bene dai sta migliorando, ma non so ancora per quanto..."
La conversazione durò poco, anche perché mia mamma dovette andare a cena. Mi feci una doccia fino a quando l'acqua diventò fredda. Odiavo guardarmi allo specchio perché più lo facevo più notavo delle imperfezioni che magari agli occhi degli altri non si notavano. Avvolsi l'asciugamano attorno al mio corpo e, quando stavo per aprire la porta, qualcuno la tirò da fuori facendomi perdere l'equilibrio e ritrovandomi per terra addosso a qualcuno. Ma non qualcuno qualsiasi. Quegli occhi verdi mi stavano scrutando divertiti. Gli angoli della sua bocca si sollevarono scoprendo i denti perfetti. In quel momento non riuscii ad arrabbiarmi o ad avercela con lui. Mi rese felice solo guardandolo.
"Direi che questo sia un ottimo risveglio..."
"S-scusa"
Mi alzai in fretta ed entrai nella mia camera. Non sarei riuscita ad affrontarlo mentre era solo in boxer.
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Louis comparve in cucina mentre stavo facendo colazione.
"Come mai Harry ha dormito qui?"
Prima di rispondere prese il latte e bevve direttamente dal cartone.
"L'hanno sfrattato e non aveva un altro posto dove andare"
"Non ha una famiglia?"
"Si, ma a Los Angeles"
Scrollai le spalle.
"Beh...non vedo quale sia il problema"
Louis si bloccò coprendosi con una mano gli occhi.
"Olly...giuro che a volte non so se parli seriamente o solo perché hai la bocca. Non ha abbastanza soldi per pagarsi l'affitto, come credi che possa comprarsi un biglietto aereo dalla Florida alla California?!"
"Glieli possono mandare i suoi genitori."
Si incamminò verso la porta di casa e si girò un'ultima volta.
"Tu non puoi sapere in che rapporti sia con i suoi. Ora, se non ti dispiace, vado a fare la spesa dato che fai razzia di tutto"
Pensai che fosse già uscito ma invece tornò indietro.
"Quasi mi dimenticavo...prendo anche gli ingredienti per fare la torta perché domani è il compleanno di Jennifer"
"E perché lo stai dicendo a me?"
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Tutto per una persona || H.S.
Hayran KurguNon avrei mai immaginato di potermi innamorare di una persona così arrogante all'apparenza. In questo caso la frase "mai giudicare un libro dalla copertina" si addice alla situazione in cui mi trovo. Le sue parole continuavano a ripetersi nella mia...