Ogni giorno che passava sembrava essere sempre più rilassante, la vita con Thomas non era mai stata così bella.. forse perchè prima non c'era vita senza di lui.Avevamo deciso di assumere una domestica per le pulizie della casa, era troppo grande solo per noi così almeno avevamo chi ci dava una mano..
Questa signoria si chiamava Mildred, era già più in la con l'età e l'unico motivo per cui decidemmo di prenderla con noi, era che essendo più in la con l'età e non avendo un lavoro, non aveva come guadagnarsi da vivere e dove stare.
Mildred era davvero adorabile, nei mesi passati con lei ho appreso davvero tanto e anche Thomas sembrava ormai essersi affezionato..
Insomma, era diventata ormai come una mamma, una nonna, un'amica.
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-Io credo che ci sia bisogno di assumere qualcun'altro oltre Mildred Tom.. lei non potrà continuare a lavorare ancora per molto e non possiamo lasciarla senza una casa, o addirittura senza un lavoro.. ma allo stesso tempo serve chi aiuti noi, non credi?-
-Credo che tu abbia perfettamente ragione mia cara, ma mantenere due persone, la casa e noi stessi verrà molto più faticoso di quel che pensi. Il grande patrimonio lasciato dalla mia famiglia nelle mie mani non continuerà a durare per molto.. prima o poi anche quei soldi finiranno e poi non avremmo più come fare.-
-Potrei tornare a lavorare in paese, o magari scrivere lettere per il sindaco così da evitargli parecchie seccature, non credi? Sarebbe un buon modo per contribuire a raccimolare qualcosa-
Lui si avvicinò a me lentamente, guardando prima verso il pavimento per poi dritto verso i miei occhi..
-Ho promesso di farti vivere a pieno la tua vita, di non farti faticare mai per niente visto che nel tuo passato hai faticato e sofferto abbastanza.. quindi farti lavorare mi sembra al quanto ingiusto.-
-Tom, lavorare rientra nelle cose che prima o poi dovremmo fare entrambi, ed è inutile aspettare ancora, non credi?-
-Siamo negli anni subito dopo la guerra Marnie, il rischio nel lavoro c'è continuamente.. la gente rischia di morire anche solo per andare a fare compere!-
Il mio sguardo tornò a guardare nuovamente il pavimento anche se lo sguardo di Tom continuava a fissarmi.
Ero rimasta paralizza dalle sue parole, perché effettivamente aveva ragione.Eravamo negli anni del dopo guerra, la gente si ammazzava per cercare un lavoro ma è anche vero che la gente veniva anche, ammazzata mentre lavorava.
Non c'era più il rispetto di niente, ogni sacrificio veniva dissolto nell'aria.. E adesso Tom stava dissolvendo il mio, di sacrificio..
-Ma perché non vuoi capirlo Tom? Non possiamo continuare a vivere col capitale che i tuoi genitori ti hanno lasciato! Non durerà per sempre!-
-Troverò un modo Marnie ma tu non inizierai a lavorare solo perché la mia famiglia non mi ha lasciato abbastanza soldi per passarci tutta la vita!-
-Spero che non dirai sul serio.. Thomas, tutte le famiglie di qualsiasi ceto popolare sono entrare in crisi non l'arrivo della guerra.. E la tua famiglia é forse l'unica nel giro di chilometri ad averci lasciato abbastanza denaro per arrivare a quasi cinque anni dopo la fine della guerra, come puoi dire che non sono bastati? Devi capire che anche noi ricchi o poveri dovremmo guadagnarci da vivere, lavorando entrambi per noi stessi! Tu troverai un lavoro, e lo troverò anch'io col tempo.. E se continueremo a lottare assieme come abbiamo sempre fatto, vedrai che ci adatteremo e supereremo anche questa difficile battaglia.- dissi.
Tom rimase a fissarmi per tutto il tempo, ascoltando con attenzione ogni singola parola di ogni singola frase che gli ripetevo.
-Non sono un egoista, e non voglio sembrare il "ragazzo ricco che non è disposto a fare dei sacrifici" ma.. Io avevo promesso di farti vivere come una principessa, avevo promesso che la vita non ti avrebbe più recato fastidio con me al tuo fianco perché ogni tuo dolore lo avrei assolto io ma.. Adesso sembra quasi che il mio sogno di farti vivere senza fatica stia svanendo. Sono rimasti solo i lavori più faticosi, o quelli meno produttivi.. E una principessa non dovrebbe sforzarsi tanto per poi ottenere così poco.-
-Thomas Hiddleston, devi però ricordare che la ragazza che hai negli ultimi 3 anni fatto vivere da principessa, prima era una ragazza qualunque che forse non faceva nemmeno più parte di un ceto sociale.. E quella la ragazza di cui ti sei innamorato, e non della principessa che c'era in lei.. Perciò quella ragazza riuscirà a faticare di nuovo, per il bene della sua famiglia.- risposi.
Gli occhi di Tom mi fissavano, con approvazione e paura ma anche con tanto amore.
Si era finalmente convinto, aveva capito cosa era giusto e iniziò a cercare un lavoro per entrambi. Nel mentre io disegnavo gli abiti su carta per una famosa stilista di città, qualche moneta per ogni disegno ma sempre qualcosa in più per la nostra famiglia.
Tom iniziò a fare il fioraio in un vecchio casale di una signora anziana. Aveva già un grande orto dove piantava i fiori che poi avrebbe venduto in bottega, dove a breve sarei andata a lavorare io.
Gli stipendi non erano alti, ma erano pur sempre qualcosa. Col tempo ci si abitua e torna anche quella felicità che si pensava di aver perso.
Ma la felicità non era l'unica cosa che avevamo riscoperto.. Avevamo avuto anche una felice e notevole sospesa..
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POPOLO!
Sono finalmente riuscita a completare questo benedettissimo capitolo!
Metà dal computer e metà dal telefono ma sempre meglio di niente!
Spero che la storia vi continui a piacere nonostante la logica del lavoro secondo Tom che, onestamente all'inizio era del tutto sbagliata.. Comunque sia come sempre commentate, recensite, votate, aggiungete, condivide, fate tutto quello che volete ma fatemi sapere che ne pensate!
alla prossima!
-ParanormalAsylum
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Green Eyes ||Tom Hiddleston||
FanfictionEra come rimanere in sospeso in un altro mondo. Tom, era quella parte del mondo che ruotava attorno ai miei occhi che mi faceva, sempre, entrare in confusione. Quando stavo con lui non riuscivo a capire la differenza tra sogno e realtà, forse perchè...