La notizia e le parole della dottoressa furono fantastiche.
Non mi sarebbe interessato se mia figlia fosse stata maschio, o femmina.. L'avrei comunque adorata e amata più di ogni altra cosa esistente.
Quasi in automatico le lacrime uscirono dai miei occhi, era inevitabile. Ero così tanto felice che avrei potuto urlare di gioia per tutto il giorno.
Alla fine della visita la dottoressa mi consegnò i certificati e la cartella medica mia e della bambina, ero così felice che stesse bene, era una delle cose più importanti.
--------------------------
Passando per la strada notai una signora passeggiare con sua figlia, una graziosissima bimba vestita totalmente in giallo.Le guardai a lungo, fissando il loro modo di fare, di camminare, quasi come se volessi apprendere da loro, tutto quello che avrei dovuto nei prossimi mesi, o meglio, nei prossimi anni.
La bambina di era allontanata di poco dalla madre, allora non appena la chiamò mi venne l'ispirazione su come chiamare mia figlia.
Tornai a casa, serena e felice delle belle notizie ricevute. Aspettai impaziente che Tom tornasse a casa per dargli la felice notizia, ero davvero eccitata.
---------------------------------
-Sono a casa!- si sentì urlare dal corridoio
-Anche noi siamo a casa- dissi poggiando una mano sulla panciaTom sorrise e fece per abbassarsi per dare un bacio sulla pancia, per poi darne uno anche a me.
-Come è andata?-
-Credo che dovrai rinunciare al mini Hiddleston- dissi scherzando
-Oh è una femmina? Ma allora abbiamo una principessa qui dentro? Ciao amore di papà- disse lui, dolcemente.
-Che ne pensi di chiamarla Darcey?- domandai
-Mi sembra un nome stupendo tesoro-
-Ma come? E il nome Grace?-
-Darcey Grace Hiddleston!- rispose lui
-Sarà la nostra piccola principessa, ce ne prenderemo cura assieme, e crescerà forte e sana-
-Su questo non ho alcun dubbio tesoro.-
Tutto sembrava andare bene, il lavoro di Tom, la bambina, la nostra vita! Tutto andava per il meglio.
Col passare dei giorni l'anziana signora decise di vendere il negozio di fiori a Thomas, che era l'unico dipendente nonché amico dell'anziana signora Smith, e lui senza indugi accettò.
Gli affari andavano bene, e visto che adesso il negozio era nostro, anche io avrei iniziato a lavorare lì.
Thomas, nella serra dietro la bottega piantava e sistemava le piante, per poi portarle dentro.. Io le sistemavo nei vasi esterni per venderle, creavo le confezioni e i mazzi, così da non fare affaticare troppo mio marito.
La nostra vita era banale, semplice, ma davvero fantastica.
In ogni giorno che passava, in ogni fiore venduto vedevo sempre con quanto amore portassimo avanti il nostro lavoro.
Anche se purtroppo non tutto va sempre rose e fiori.
Quasi tre settimane dopo l'ultima visita dalla dottoressa Damon, mi venne un forte mal di pancia che mi costrinse ad essere immediatamente scortata in ospedale.
Li il dottore mi rassicurò dicendomi che erano solo leggere contrazioni che, superati i sette mesi si manifestano.. Ma io ero tutto fuorché tranquilla.
Quella sera per la mia sicurezza mi ricoverarono, in modo da fare degli accertamenti e dei piccoli esami.. Era pur sempre una gravidanza, e non una cosa da prendere alla leggera.
Ma anche in questo l'amore tra me e Thomas vinceva contro tutto, portando avanti ogni situazione, bella o brutta che fosse. Perché si sa come vanno le cose quando si è innamorati... Le cose vanno avanti, impercettibili, e anche negli attimi più bui trovi i secondi dove poter sorridere.
STAI LEGGENDO
Green Eyes ||Tom Hiddleston||
FanfictionEra come rimanere in sospeso in un altro mondo. Tom, era quella parte del mondo che ruotava attorno ai miei occhi che mi faceva, sempre, entrare in confusione. Quando stavo con lui non riuscivo a capire la differenza tra sogno e realtà, forse perchè...