Disperazione

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CAPITOLO 7

PV MILEY

"Miley, Miley svegliati..Miley che hai?" sentii una voce che mi chiamava in lontananza, lentamente aprii gli occhi trovandomi davanti il viso preoccupato di Michel, 

"cos'è successo?" chiesi cercando di alzarmi, senza riuscirci, avevo delle forti fitte alla gamba destra e dolori alla testa, automaticamente potrai una mano dove provavo dolore e restai scioccata nel vedere del sangue.

"ti ho trovata qui a terra priva di sensi" cercai di ricordare cos'era successo da quando arrivai a scuola e in un lampo mi balenò in testa le lacrime iniziarono a salire al ricordo e  fiumi di lacrime mi scesero lungo le guance.

"hey Miley perché piangi, parlami" disse preoccupato strattonandomi dalle spalle.

"Daniel...lui..lui..portami a casa veloce" continuai a piangere senza vergogna, non importava al momento, misi da parte anche l'odio verso Michel.

Subito mi prese in braccio facendomi gridare dal dolore, con uno schiocco ci feci volare in aria in direzione del castello, le forze mi stavano lasciando facendomi perdere altezza,

"Mley resta con me, ci fai precipitare così" mi gridò lui

"si..si..ci sono" sussurrai, per fortuna non era molto lontano il palazzo.

PV HANNA

Salutai i miei adorati figli prima di farli andare a scuola, Daniel è così felice negli ultimi tempi, l'arrivo della piccola Anastasia gli ha fatto bene, lei riesce a farlo finalmente vivere come un normale bambino, non si preoccupa nemmeno del suo potere, quando Ana gli sta vicino, lui si dimentica di tutto il male che ha dovuto passare nei suoi giovani anni di vita, lo rende migliore.

"mi piace quando sorridi" disse dolcemente Max avvicinandosi a me, ero ancora intenta a mangiare la mia enorme colazione formata da pan cake con nutella, succo di frutta, biscotti e tante altre cose, si, come potete vedere ho sempre fame, mangio tutto quello che mi trovo davanti e Max non mi vieta niente, anche se diventerei grassa lui mi amerebbe lo stesso, ma per fortuna ho un metabolismo piuttosto veloce, almeno quello mi è rimasto in tutti questi anni.

"ti amo Max" dissi attirandolo a me,

"ti amo anch'io mia regina, a cosa stavi pensando?" chiese fregandomi il biscotto che avevo in mano

"hey, quello è mio!" piagnucolai cercando di riprenderlo

"non più" mi derise mangiando velocemente il mio biscotto,

"stronzo, ok..non ti dirò a cosa pensavo" dissi con una voce che a lui non piaceva per niente.

"ah si? ne sei proprio sicura?" chiese sfidandomi

"oh si che ne sono sicura" gli feci la linguaccia come un tempo, velocemente mi prese in braccio facendomi strillare, mi posizionò sulla sua spalla e mi portò sul divano dove mi fece coricare, si mise a cavalcioni su di me tenendomi ferma.

"ultima occasione, dimmi a cosa pensavi" disse facendomi assottigliare gli occhi

"mai" questa fu la mia condanna, iniziò a farmi il solletico dappertutto facendomi dimenare sotto di lui, risi come non feci da troppo tempo, è così bello rivivere questi momenti.

"Zia, Zio, ho bisogno di aiuto" sentii gridare al portone di casa, conoscevo bene quella voce, Michel, poteva essere solo lui, ma che voleva a quest'ora da noi? dovrebbe essere a scuola, non a girovagare, cosa vorrà mai da noi?

"Max..Max fermati..c'è Michel al portone!" dissi ridendo cercando di fermarlo

"a quest'ora?" chiese alzandosi

"sembra strano anche a me, dalla voce mi sembra preoccupato..andiamo da lui" entrambi ci alzammo e c'incamminammo verso il portone, Max fece segno alla guardia di aprire e le porte si spalancarono.

"Michel che c'è di tanto importante..dovresti essere a sc..oddio Miley! che successo?" mi precipitai da lui prendendole Miley dalle braccia.

"non lo so, l'ho trovata svenuta davanti scuola, quando si svegliò non riusciva ad alzarsi e ha una ferita alla testa" ci spiegò il piccolo Michel,

"dalla a me, la curo io" disse sedendosi a terra, mi avvicinai a lui porgendole nostra figlia che coricò sulle gambe, alzò entrambe le mani su di lei concentrandosi e pian piano le ferite iniziarono a guarire, una volta terminata la magia la ripresi tra le braccia per portarla in camera sua ma fui trattenuta dal vestito, appena mi voltai vidi il Michel guardarmi con preoccupazione,

"Zia Hanna...lei ha detto qualcosa ma non ho capito bene" cercò di dire

"Michel cos'ha detto? potrebbe essere importante" lo incitai a parlare

"lei piangeva, piangeva tanto e cercava di dire qualcosa su Daniel" abbassò tristemente il capo, cosa voleva dire su Daniel la mia bambina, lui era con lei, come ogni mattina, iniziai ad agitarmi

"dov'è mio figlio? lui doveva trovarsi con Miley, Max..dobbiamo trovarlo" dissi con voce tremante, 

"tu pensa a Miley, io e Michel andremo a scuola" continuai dandole nostra figlia, velocemente presi la piccola mano di Michel e insieme volammo verso la scuola.

"qui ho trovato Miley" indicò un punto sul marciapiede che presentò una piccola scia di sangue, sicuramente della ferita di Miley

"andiamo dentro, forse è la" corsi velocemente nell'edificio verso la classe di mio figlio, spalancai la porta senza chiedere il permesso e scrutai l'intera aula.

"regina" disse l'insegnante, tutti abbassarono il capo in segno di saluto.

"desidera qualcosa?" continuò lei

"dov'è? dov'è mio figlio?" chiesi disperata

"mi spiace, questa mattina non è presente" si scusò con me, le gambe iniziarono a tremare facendomi crollare a terra, le lacrime pungevano negli occhi finché non le feci scendere senza sostegno.

"Zia, stai bene?" chiese Michel passando la mano sulla mia spalla

"è sparito, lui non c'è...non è da nessuna parte" dissi tra i singhiozzi.

"regina, si sieda, l'aiuto io, venga" mi aiutò ad alzarmi e mi portò alla sua cattedra dove presi posto

"Ragazzi, voi sapete qualcosa? qualunque cosa potrebbe aiutarci" chiese alla classe tutti si guardarono tra loro senza dire una parola.

"lasci stare, riuscirò a trovarlo, costi quel che costi" dissi tra le lacrime alzandomi e uscendo

"vieni Michel" sussurrai con voce spezzata

"va in classe piccolo, devo tornare da Miley, forse si è svegliata" dissi inginocchiandomi davanti a lui

"no zia, vengo con te, non ti lascio sola" il piccolo alzò una mano e la passo sulla mia umida guancia asciugandola.

"va bene, vieni" gli porsi la mano che afferrò velocemente e insieme tornammo al castello.

SPAZIO AUTRICE:

PUBBLICO IL CAPITOLO OGGI NON ESSENDOCI DOMANI, FATEMI SAPERE COSA NE PENSARE E NON DIMENTICATE IL VOTO <3

BUONA PASQUA LETTORI <3

GY

I CONFINI DEI MONDIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora