La missione continua

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Capitolo 20

PV Miley

Finalmente era arrivato il momento di riprendere la mia missione, la festa è stata spettacolare e mi sono divertita tantissimo, il contrario è stato, però, il momento dell'addio, è stato molto triste e doloroso dover salutare tutte le persone che mi hanno sostenuta in questo periodo qui, ma è arrivato il momento di andare avanti, è ancora lunga la strada verso mio fratello, non so cosa ci aspetterà dall'altra parte del confine, dovremmo essere pronti a tutto.

Il prossimo regno è quello di terra, non è molto distante da qui se lo mettiamo a confronto con l'ultima volta, abbiamo percorso l'intera foresta di ghiaccio e quella del regno dell'acqua, ora potremmo volare fin li, il tempo è uno dei migliori in questa bellissima giornata, il sole splende ormai in quell'immenso cielo azzurro con piccole nuvolette bianche qua e la, la natura, finalmente ci sorride.

"Michel svegliati, è ora di andare" sussurrai scuotendolo leggermente, non volevo svegliare gli altri che tranquilli riposavano nei loro letti dopo una serata lunga e divertente.

"mmm..altri cinque minuti" si lamentò lui girandosi dall'altro lato, con uno schiocco delle dita gli strappai via le coperte e lo alzai dal materasso.

"ma che succede?" chiese non sentendo più niente sotto il suo corpo

"Miley, mettimi giù, sono sveglio" mi rimproverò sbadigliando, non era tanto convincente.

"va bene, va bene, ma sbrigati, dobbiamo partire al più presto" gli raccomandai uscendo dalla camera mentre lui iniziava a preparare il borsone e a vestirsi.

Andai in cucina dove preparai qualcosa da mangiare prima di dover ripartire, riempii la mia pentola magica e la misi in borsa, dopo una ventina di minuti, finalmente, Michel uscì dalla camera con addosso il cappotto e il borsone pronto, gli porsi il cibo che avevo preparato che, addentò all'istante e mi preparai anch'io, indossai il cappotto e mi portai sulla spalla il borsone stracolmo di cibo e pensierini dei nostri nuovi amici.

Uscimmo di casa silenziosamente per non svegliare nessuno, appena aprimmo la porta ci accolsero i bellissimi e splendenti raggi del sole, senza dire niente c'incamminammo verso la nostra nuova meta, la nostra nuova avventura.

Prima di entrare nella foresta mi voltai un'ultima volta sospirando e abbassando il capo,

"addio popolo dell'acqua, un giorno vi rivedremo" sussurrai tornando da Michel che, intanto, era andato avanti,

"hey aspettami!" gridai per farmi sentire.

"dai, muoviti abbiamo tanta strada da fare!" mi rimproverò voltandosi nella mia direzione

"mi mancherà questo posto" dissi una volta arrivata al suo fianco,

"avremo tante cose a cui pensare ora, ci aspetteranno nuove avventure e nuovi popoli da incontrare e chissà quanti ostacoli e nemici, non avremo il tempo di sentire la loro mancanza"comunicò severamente.

"non puoi dire così Michel, sono sicura che lei ti mancherà, non puoi negarlo, hai passato un anno intero con lei, non puoi dimenticarla da un giorno all'altro" lo rimproverai fermandolo da un braccio, mi fissò dritto negli occhi, aveva uno strano sguardo, triste e forse anche un po' arrabbiato, ma perché?

"non è niente per me quella ragazza e mai lo sarà!" ringhiò a denti stretti.

"e perché? non puoi saperlo, forse un giorno, chissà, potrebbe diventare tua moglie" fantasticai su un eventuale matrimonio tra i due, sarebbe bellissimo.

"no, anche se vorrei..non posso.." disse abbassando il capo,

"e questo cosa vuol dire?" chiesi confusa

"basta Miley, non proverò mai niente per le altre ragazze! io..io...lascia stare! non capiresti" disse spingendomi via e proseguendo a qualche passo di distanza.

Cosa gli prendeva, non l'ho mai visto così..così abbattuto per qualcosa, è sempre stato un ragazzo felice con il sorriso in faccia, o almeno quando non mi faceva dispetti, li era solo malizioso e antipatico, invece ora è tutto il contrario, sembra come un piccolo cucciolo ferito che non riesce a trovare la mamma, forse è proprio questo che lo turba, forse gli manca la famiglia, dopotutto è passato già un anno, anche a me mancano tanto, ma non posso basarmi su questo, la missione che ho intrapreso è più importante della loro mancanza, una cosa mi turba però, Ambra, la mamma gridò questo nome prima di scomparire totalmente, chi sarà mai questa Ambra?

Non ho un buon presentimento a riguardo, ma la mamma è forte, è più potente di chiunque altro, nessuno potrà mai sconfiggerla, mai! e io cercherò di diventare come lei un giorno, imparerò a dominare tutti i doni dei mondi per poter garantire al regno, dei miei genitori, la pace.

Anche se non sarò io la regina, quel ruolo spetta a Daniel, l'unico Maschio erede al trono, solo lui può diventare il re, la mamma è stata un eccezione naturalmente, era figlia unica e aveva al suo fianco il papà che non l'ha mai abbandonata.

Cercai di tenere il passo con Michel, ma era troppo veloce per me, iniziai a correre verso d lui e arrivata alle sue spalle lo presi volando in aria, lanciò un grido di paura appena salimmo in cielo.

"ma sei pazza? mi hai fatto prendere un colpo!!" mi rimproverò arrabbiato, aveva il cuore che gli batteva a mille per l'agitazione, ma man mano che proseguimmo si calmò.

"Scusa, camminavi troppo in fretta per poterti stare dietro e dobbiamo sbrigarci se vogliamo arrivare presto al popolo della terra, sono già stati informati del nostro arrivo!" gli spiegai osservando attentamente tutto il perimetro sottostante.

In lontananza vidi qualcosa muoversi, ma non riuscii ad identificare niente, era troppo veloce per la mia vista.

"l'hai visto anche tu?" chiesi a Michel indicando il punto con un cenno della testa,

"no, cosa c'era? vedo solo gli alberi, sarà stato il vento" guardò in quella direzione senza vedere niente,

"mm..forse hai ragione, l'avrò immaginato" era tutto molto strano, silenzioso, si sentiva solo il leggero vento che muoveva a mala pena i rami degli alberi.

Proseguimmo il viaggio normalmente, ma rivolsi più attenzione ad ogni movimento, vidi nuovamente un'ombra sfrecciare velocemente tra gli alberi, qualcuno ci stava seguendo.

"Michel, c'è qualcosa la giù, aumento la velocità" dissi andando più veloce, per fortuna decisi di volare, chissà quale essere si nasconde tra quegli alberi.

"ora lo vedo anch'io, Miley, guarda la giù, è velocissimo" mi avvisò lui indicandomi la sagoma nera,

"cosa può essere e cosa vuole da noi?" chiesi preoccupata.

"non lo so, ma stai tranquilla, non può prenderci qua su" cercò di tranquillizzarmi.

Il sole stava ormai calando, la sera si avvicinava sempre di più, non sapevo cosa fare, quell'essere ci stava ancora seguendo  e non sapevo come fargli perdere le nostre traccie, ero troppo stanca per poter pensare ad un piano, perdevo sempre di più altezza e presto sarò costretta ad atterrare, ma cercherò con tutte le forze di restare in aria.

"Sono stanca Michel, non ce la faccio più" mi lamentai scendendo di qualche metro,

"resisti Miley, vedo il confine, guarda" gridò vedendo la fine della foresta, presi un profondo respiro e proseguii con le mie ultime forze, li saremmo stati al sicuro, dovevo raggiungere il confine.

"dai siamo vicini, manca poco" m'incitò lui cercando di non muoversi troppo per non appesantirsi, mancavano pochi metri ormai, andai più veloce, quando finalmente arrivammo mi colpì qualcosa alla gamba, mi sentivo stanca, persi altezza, il confine era a pochi passi così, con l'ultima forza rimasta lanciai Michel dall'altra parte per salvarlo, mentre io precipitai nella foresta.

"Miley!!" gridò Michel, 

"Michel cerca aiuto, non entrare, non farlo per nessun motivo" urlai prima di svenire.

I CONFINI DEI MONDIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora