12.

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Passarono due settimane.

In quelle due settimane Louis era spesso con la testa fra le nuove..
Era molto vago,spaesato e anche ansioso.
Non lo riconoscevo più.

La cosa che odiavo era che non mi parlava di questo problema che lo stava affliggendo.
In una coppia non dovrebbero esserci segreti,o no?

In una coppia si dovrebbe parlare di tutto,sia delle buone che delle cattive cose.
Ma il dialogo tra noi si stava lentamente logorando.

Avete presente una corda?Una di quelle resistenti e doppie?

Ecco,tutte le corde,che siano resistenti o no,un giorno,si spezzano.
Il tempo le rovina fino a farle frammentare.
Ma io non volevo fare la fine della corda,ovvero,non volevo rompere il legame della mia famiglia che avevo creato con molte difficoltà e sacrifici.

Fortunatamente stavo meglio.
La mia ginecologa dopo l'ultima visita mi ha detto che di problemi non ne ha più riscontrati ma che allo stesso tempo non devo correr rischi.

Joannah si era gentilmente offerta di prepararci il pranzo così una volta alzata dal letto riuscii a mangiare insieme alla mia famiglia dopo tanto tempo.
Ora invece erano le 17.30 e casa nostra era vuota.

Lucas dormiva beato mentre Louis guardava la tv,spenta.

"A cosa pensi?"chiesi curiosa sedendomi accanto a lui
"A nulla"mentì alzando le spalle
"Louis!Stai fissando la tv spenta,ti sembra normale?"lo rimproverai.
Questa situazione mi stava dando sui nervi e sinceramente,arrabbiarmi, era l'unica cosa di cui non avevo bisogno.

"Si,mi sembra normale..okay?Perché non ti fai i cazzi tuoi?"urlò acido alzandosi di scatto dal divano.
I miei occhi divennero lucidi,non ce la facevo più.

Perché? Cosa gli avevo fatto di male?

Coprii il viso con le mani mentre fiumi di lacrime bagnavano le mie guance.

"Amore scusami,ti prego " mi venne ad accarezzare subito dopo con voce flebile
"Non dovevo dirti quelle parole,mi dispiace " cercò di togliermi le mani dal volto ma mi scansai violentemente. Non poteva cavarsela con un semplice scusa..

"Mi dici che ti prende?O devo aspettarmi altre uscite così,mh?"urlai una volta allontanatami da lui
"Sam non fare così,sono solo nervoso!"cercò di placarmi avvicinandosi a me
"No Louis,o ora mi spieghi cosa sta accadendo a te e a noi,o non uscirai più di qui "lo minacciai

Lo avrei rinchiuso in casa anche per una settimana,solo per scoprire il suo segreto che da giorni ci stava martellando e distruggendo la famiglia.

"Okay Sam,però tu devi rimanere calma. Io ti amo,tu lo sai. Ogni cosa che faccio è per il tuo bene,intesi?"sospirò abbracciandomi.
Io ricambiai riniziando a piangere..
In effetti in questo periodo non mi aveva abbracciato così tanto..mi sviava il più delle volte facendomi sentire vuota.

"Siediti qui"mi indicò il divano e a ruota lo seguii.
Eravamo seduti una difronte l'altro e l'aria tra noi era molto tesa.

"Parla,ti prego "tirai su con il naso

"Ecco Sam..questa cosa potrà farti male,ma sappi che io sono qui.
Ci son i ragazzi,mia madre e Niall.
Siamo tutti con te " iniziò intrecciando le sue mani alle mie

"Circa un mese fa,tuo cugino, è venuto a casa nostra mentre tu eri fuori con Lucas per sapere delle notizie sui tuoi genitori.
Io gli dissi che da tempo ormai non avevamo più legami e ne è rimasto davvero male.."sospirò e io annuii.
In effetti a Niall non avevo raccontato tutta la verità, solo una piccola parte.

"Niall voleva parlare con loro ma in ogni momento risultavano irraggiungibili.
A casa non c'erano mai,i numeri di telefono idem e il negozio era stato da poco venduto"

Venduto?Perché?

Il loro sogno si era finalmente realizzato,andava a gonfie vele e ora?Cosa facevano?Lo vendevano?

"C-come venduto?Da quando?"dissi incredula
"Non lo so Sam,per questo Niall voleva parlare con noi.
Non ti ho detto niente perché per te era un periodo delicato e difficile,così io e i ragazzi ci siamo impegnati nel trovarli"mi accarezzò una guancia dolcemente

"E ora? Quindi?"chiesi agitata

"Non erano da nessuna parte, nessuna e nessuna.Il giorno prima di partire per Sidney,così, a malincuore ho dovuto fare quello che ti giuro non avrei fatto mai"si tirò i capelli frustato e io lo abbracciai in cerca d'affetto.
Non riuscivo a capire ancora il senso del discorso ma comprendevo la sua tristezza.

"Ho dovuto frugare nella.."scoppiò in lacrime e io lo strinsi a me più forte
"Shsh amore,mi fido di te. Cosa è successo? "Chiesi con le lacrime agli occhi cercandolo di placare.
I ruoli si erano capovolti.

"Ho dovuto frugare nella tua scatola dei ricordi per trovare le chiavi della tua vecchia casa e entrarvici dentro " singhiozzò.

Inizialmente mi diede un pò fastidio.
La scatola dei miei ricordi era mia e,sottolineo, mia.
Nessuno doveva toccarla,era un luogo..speciale, sacro.

"Non ti preoccupare,ora mi puoi spiegare il perché allora?"chiesi con un puntino di irritazione

"Io e Niall avevamo paura. Però dovevam scoprire cosa c'era sotto a tutto questo così una volta prese le chiavi le custodimmo, fino al ritorno dall'Australia"spiegò una volta calmatosi

"Un giorno,io e i ragazzi d'accordo,ci siam appostati davanti casa dei tuoi genitori e dopo qualche minuto siamo entrati.
La casa era vuota,libera"mi guardò fisso negli occhi.

Vuota?Libera?

"Sono andati via?Perché? PERCHÉ? "Urlai staccandomi
"Avranno cambiato casa no?NO?"urlai di nuovo piangendo.

Dovevo calmarmi per il bene dei miei bambini ma in quel momento non ci riuscivo proprio

"Piccola mia,ti prego non ti agitare " cercò di abbracciarmi ma io mi scansai
"Louis,dove sono?"chiesi spaventata

Erano la mia famiglia.
Dove erano andati?

"Sam credimi,veramente. Speravo vivamente in un sesto senso sbagliato di tuo cugino Niall ma così non è stato.Loro sono.."Non finì la frase alla ricerca di nuove parole da dire
"Loro sono?"strinsi gli occhi ormai appannati di lacrime

"Lascio a te capire"si alzò subito dopo e andò verso l'armadio delle giacche per prendere una busta.
Una busta bianca e impolverata.

Me la porse e io la presi incerta.

La aprii e quando iniziai a leggere il cuore mi si fermò letteralmente.

'Devi stare calma,Sam' continuavo a ripetermi.
'È una semplice lettera'continuavo a dirmi

Louis mi cinse il corpo con le sue braccia e posò il suo capo sul mio collo.
Stava piangendo,sentivo le sue lacrime bagnarmi il collo.

Oh ti prego, fa che non sia vero.

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HO GIÀ PRONTI ALTRI 14 CAPITOLI OPS!

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