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La sveglia era suonata ma nessuno aveva voglia di alzarsi naturalmente...

Con gli occhi ancora socchiusi mi alzai dal letto e aprii le finestre per far entrare un pò di luce.
"Mhh buongiorno"mugugnò Louis stropicciandosi gli occhi

"Giorno a te amore"mi avvicinai a lui e gli lasciai un bacio tra i capelli
"Come stanno i piccolini?"Si tirò su e mi accarezzo il pancione
"Abbastanza bene,qualche calcio in più ma è sopportabile"mi beai al suo tocco che per me era sempre qualcosa di speciale.

Iniziò ad accarezzarmi una guancia per poi scendere sul  collo e avvicinarsi sempre più alle mie labbra,fino a quando Lucas  iniziò ad urlare.
"Il principino si è svegliato allora"sussurrò per poi alzarsi dal letto.

Una cosa che avevo notato in lui nell'ultimo periodo era l'immenso cambiamento caratteriale che aveva attuato.
Prima era un ragazzo molto pigro,mentre ora,è il primo a scattare nei momenti di bisogno...
Capisce da solo quando e  come intervenire e,con questa seconda gravidanza, mi sta aiutando parecchio.
"Ti aspetto in cucina per la colazione " mi avvolsi in una leggera vestaglia color panna e scesi al piano di sotto.

Praparai una semplice ma nutriente colazione:
-latte frullato con i biscotti per Lucas;
-thè per Louis
-latte e biscotti per me.

Dopo qualche minuto sentii dei passi e delle voci farsi sempre più vicine e dalla porta della cucina sbucarono i miei due uomini preferiti.
"Buongiorno cucciolotto della mamma"riempii di baci il mio piccolino che ancora assonnato era accoccolato sul petto del padre.

"I ragazzi ci aspettano direttamente in piscina,se non ti senti bene possiamo anche evitare " mi venne ad abbracciare Lou subito dopo
"Tranquillo amore,ora sto bene"gli lasciai un dolce bacio sulla guancia e iniziai a bere il mio latte caldo.

Dopo una decina di minuti,tra urla e pianti,Lucas aveva finito di mangiare e si stava per infilare il costumino di superman.
"Il mio supereroe è all'attacco"scherzai io prendendolo in braccio.
Iniziai a farlo muovere come gli aeroplani in volo e lui iniziò a ridere così tanto che anche Lou,preoccupato,venne a vedere cosa combinavamo. 

"Nulla,stavamo solo scherzando "mi difesi davanti alla faccia confusa del mio fidanzato.
"Ora sbrigatevi però,i ragazzi sono già lì"mi ricordò lui.

Presi la mia borsa con tutte le creme,i giochini,i ricambi per Lucas , gli asciugamani e partimmo.
Avevo indossato un semplice costume bianco tutto intero per coprire i miei piccini dai raggi solari e avevo indossato degli occhiali da sole neri per evitare danni alla vista.

Naturalmente non mi ero truccata e i capelli li avevo lasciati liberi al vento.
"Ogni giorno sei sempre più bella"mi sorrise Lou mentre guardava la strada
Arrossii leggermente e presi la sua mano che aveva appena poggiato sulla mia coscia.

Dopo qualche minuto arrivvamo davanti  ad un grande stabile,davanti alla piscina.
Sapeva di cloro e fortunatamente era poco affollata.

A Lucas gli si illuminarono gli occhi e i ragazzi,dopo averci notati,corsero a salutarci.
"Ei mammina,come va?"mi venne ad abbracciare Liam
"Bene grazie "annuii per poi passare agli interrogatori degli altri tre
"Allora,maschietto o femminuccia?"chiese Zayn avvicinandosi a Lou
"Oh fratello,entrambi"ridacchiò Lou sconvolgendo Liam e Harry.

"Oh che bello ,una principessa!"iniziò ad urlare Harry "Avrò una nipotina femmina e potrò giocare con le barbie tutto il giorno!" iniziò a fare lo stupido facendo scoppiare a ridere tutti quanti.
"Si Harry,tranquillo"gli urlai invano perché ormai il suo cervello era già partito...

"Allora,tutti in acqua?"chiese Lou ai ragazzi
"Tutti in acqua!"urlarono in coro e come degli ippopotami corsero verso
la piscina facendo schizzare tutta l'acqua fuori dopo il loro tuffo.
Sempre i soliti pensai ridacchiando.

Presi Lucas e lo portai sotto un ombrellone.
Sistemai le mie borse e spalmai,ancora una volta,una crema per il sole sulla pelle del mio bambino.
Gli infilai un salvagente molto carino e colorato a forma di giraffa e con me lo feci immergere in acqua.
All'inizio  era fredda ma poi mi abituai a quella temperatura e i brividi cessarono

I ragazzi eran ancora a schizzarsi come dei deficienti mentre io e Lucas vagavamo per la piscina giocherellando assieme.
"Cosa fate qui da soli?"due calde braccia mi attornarono improssivamente
"Giocavamo, e tu?"chiesi girandomi
"Io stavo cercando le mie ragioni di  vita"sorridendo si avvicinò al mio viso e mi baciò con passione.

Gli altri ragazzi iniziarono ad urlare e a rifregarci mentre Niall corse a prendere  il piccolo Lucas per evitare di fargli vedere una sconcia visione...

Dopo qualche minuto passato a baciarmi Lou si girò di scatto verso i ragazzi e urlò: "Scusate se il tempo con la mia ragazza è diminuito dopo l'arrivo di Lucas"
Loro tornarono a ridere e a scherzare e alla fine ci unimmo a loro.

"Ho fame"sentenziai dopo un pò mettendo il broncio
"Okay,mangiamo " sospirò il mio ragazzo aiutandomi ad uscire da quella vasca infernale
"Sei diventata peggio di tuo cugino!"mi fece la linguaccia Liam poco dopo
"Ho due bimbi da sfamare "urlai straziata ma ogni mio sforzo era nullo.
"Tieni " ridacchiò Lou porgendomi un panino "Mangia e tranquillizzati. Tra poco torniamo a casa"

Mangiai di gusto il mio tramezzino più una mela di Niall e lentamente iniziai a rivestirmi.
Ero stanca e il sole cuocente non mi aiutava neanche...
Mi alzai per prender un sorso d'acqua ma un giramenti di testa mi fece barcollare.
Con profondi respirii mi risistemai sulla mia sdraio mentre Lou da lontano si avvicinò a passo svelto.
"È ora di tornare a casa?"chiese preoccupato e io annuii.

"Ragazzi noi andiamo, ci sentiamo stasera "si affrettò a dire per poi prendere tutta la roba e riporla in macchina.
Anche io,con lui,salutai tutti e lentamente mi avvicinai all'auto nera del mio ragazzo.

Durante il tragitto allacciai la cintura e lasciai cadere un sospiro di sollievo dalle mie labbra.
"Ho visto quello che è successo prima e mi sono preoccupato "sospirò guardandomi
"Penso di andarmi a coricare un pò " gli accennai un sorriso.
"Sapevo che non dovevo portarti in piscina "sibilò tra i denti
"Louis non sono malata!"urlai spaventando i miei piccini i quali iniziarono a scalciare.

Arrivai a casa e ancora frustata dalla litigata con Louis mi buttai a peso morto sul letto.
Non poteva trattarmi comeuna malata,e se litigarci era l'unico motivo per farglielo capire,l'avrei fatto.


LUCAS TOMLINSON 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora