capitolo 12

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POV.DIANA

Penso di aver fatto una cavolata mettendomi con Jackson, Dio io non lo amo, certo è carino e tutto ma non credo sia amore quello che provo nei suoi confronti, potrebbe essere un amico ma niente di più; invece io lo sto illudendo, troppo innamorata di uno stupido puttaniere per aprire gli occhi e rivelargli ciò che provo, troppo codarda e innamorata. Tutto sommato con Jackson mi trovo bene mi fa ridere ed è dolce, nonostante il mio mancato amore per lui posso dire di stare bene. Ormai passo le mie giornate con Jackson e con i miei migliori amici piccioncini, Sara e Cameron, poi, di tanto in tanto, quando non è in giro a divertirsi, con noi c'è anche Dilan, beh non vederlo non so se mi faccia bene o male perchè vedendolo soffro ma non vedendolo mi manca, sono una stupida, è ufficiale, innamorata del migliore amico del suo fidanzato, ma cosa avevo in mente quella sera?! Sarebbe stato più semplice cedere al fascino di quel ragazzo tanto bello quanto dannato.

Comunque ero in un caffè in centro con il solito gruppo, solo le coppie, oggi mister mistannotuttisullepalle era troppo impegnato, e non riuscivo a stare attenta. Il fatto è che sono una ragazza che tende a viaggare molto con la fantasia, tendo ad avere spesso la testa tra le nuvole e oggi era uno di quei giorni in cui nel mio cervello c'era un set cinematografico di un film sdolcinato d'amore, il punto è che non pensavo a Jackson, il mio ragazzo, ma a Dilan, il suo migliore amico e questo non va molto bene, a svegliarmi dai miei pensieri fu Sara, la quale mi face una domanda: -Sister, sei daccordo con quello che dice Cameron?- beh, sì non l'avevo mai detto ma il nostro soprannome è sister, e beh non avevo capito una mazza di quello che aveva detto Cam, ma se Sara non lo chiamava con soprannomi da diabete c'era qualcosa che non andava, aiutatemi! -Ehm, cosa ha detto Cameron,non ero attenta ups- -Dio mio Dia sei sempre la solita, Cameron stava dicendo di quanto sia simpatica Anne, quella nanerottola del corso di fisica- disse Sara rossa in volto per quanto era infastidita dal vedere il suo ragazzo amico di un'altra -Ma lo sai piccola che io amo solo te, dai non ti arrabbiare- le disse Cameron facendo la faccia da cucciolo mentre invece Sara faceva la faccia arrabbiata, sembravano due bambini, ma sinceramente erano dolcissimi e dopo pochi secondi scoppiarono a ridere iniziando a baciarsi. Sono una coppia bellissima loro due, secondo me dovevano stare insieme da tempo, ho sempre pensato a quella coppia, Sara e Cameron, nonostante fossero da sempre migliori amici li vedevo benissimo come una coppia, per lo meno ora sono felici e so che Cameron la proteggerà da tutto e da tutti. Interruppi i due piccioncini tossendo per farmi notare -Ehm, piccioncini, noi saremmo qui, anche se non date spettacolo siamo felici grazie- Jackson si avvicinò poi al mio orecchio sussurrandomi -Dai, lasciamoli stare, vieni con me che andiamo a fare una passeggiata e poi ti accompagno a casa che ti prepari per stasera- aspetta, aspetta, aspetta, ho dimenticato di nuovo qualcosa? Perchè io non ricordavo di avere impegni con Jackson per stasera, ma, che giorno è oggi? Oddio è sabato! La festa, quella festa, me n'ero completamente dimenticata decido così di rispondere -ok, Sary, Cam, stasera vi conviene venire alla festa, altrimenti vi uccido e poi vi faccio resuscitare perchè sono troppo buona, quindi, tu, Sara, alle 20.00 a casa mia che ci prepariamo, e voi due ci venite a prendere verso le 21.40, tutto chiaro?- tutti annuirono, bene ora siamo a posto, io e Jackson cominciamo ad uscire dal caffè e a fare una passegiata mano nella mano, parlammo del più e del meno, come si farebbe tra due amici "ma lui è il tuo ragazzo" mi ricorda quella stupida vocina nella mia testa che dovrebbe essere me, ma da che parte sta questa? E come cavolo si spegne? Vabbè, arrivammo a casa mia che erano le 19.40 Jackson mi salutò con un casto bacio sulle labbra che nessuno dei due volle approfondire e così entrai in casa. Avevo tempo per una doccia veloce, così entrata in casa, salutai il mio big brother Chris, che come al solito mi diede un bacio sulla guancia, e mi precipitai al piano di sopra per farmi la doccia, velocemente. Ci misi all'incirca un quarto d'ora, più i cinque minuti per l'asciugatura, ero, stranamente, in perfetto orario. Infatti suonò il campanello e ovviamente andò ad aprire Chris, che disse a Sara dov'ero. Ora arrivava la scelta complicata, Cosa cavolo mi metto?! Passiamo una vita a comprare vestiti eppure non abbiamo mai niente da metterci, forse siamo veramente strane come dicono... Sara si era portata un vestito verde-turchese, senza spalline, con lo scollo a cuore e dei brillantini che stavano sul petto, la gonna era morbida e non era troppo corta o volgare era perfetto per lei, le stava a pennello. L'ha poi abbinato con delle scarpe con un tacco sottile, argentate, anch'esse ricoperte da brillantini. E io? Beh mi sono messa a frugare nel mio armadio, sembrava che stessi per entrare a Narnia fino a quando non lo vidi, eccolo lo avevo trovato, un vestito semplicemente meraviglioso, il taglio era molto simile a quello di Sara, il mio però aveva una gonna più vaporosa, e poi aveva la parte superiore argentata, ricoperta da brillantini mentre la parte sotto era nera; come scarpe misi invece un tacco alto, ma non troppo, nero con una parte brillantinata sul davanti. Ci truccammo, non troppo, non volevamo sembrare delle poco di buono, ma ci truccammo abbastanza bene, io mi feci i capelli mossi mentre Sara se li arricciò solo sulle punte. Finimmo di prepararci che erano le 21.35, ci mettemmo il profumo e presimo un giacchetto per poi uscire fuori. Lì c'erano già i nostri ragazzi e quando ci videro rimasero entrambi senza parole, letteralmente a bocca aperta -chiudete la bocca che entrano le mosche!- Disse Sara avvicinandosi a Cameron. I due si scambiarono effusioni amorose estremamente diabetiche, mentre io mi avvicinavo titubante, a causa dei tacchi, a Jackson. Lo salutai con un bacio sulle labbra e poi salimmo in macchina. Nessuno di noi è maggiorenne e così ci accompagnò Chris alla festa facendoci mille mila milioni di raccomandazioni a cui noi ovviamente annuimmo convinti, si si contaci fratellone, saremo dei santerellini.  Arrivammo al posto dove si sarebbe svolta la festa, una villa enorme, con un giardino estremamente curato e piscina. La musica si sentiva a tutto volume e alcuni erano già ubriachi, ne vedremo delle belle! Chris ci lasciò lì e andò dalla sua ragazza che dovrebbe chiamarsi, ehm, Angela, credo, vabbè ora non è importante, quello che importa realmente è che siamo ad una festa in cui ci divertiremo moltissimo, con i nostri fidanzati e con la speranza di non vedere qualcuno, un nome che inizia con D e finisce con ILAN. Ovviamente appena entrammo nella villa le mie speranze andarono in frantumi, incrociando i suoi occhi in cui io vedo il mare, nonostante siano marroni, quando vedi il mare in un paio di occhi marroni, sei fregata,beh è quello che ero in quel momento io, fregata da un bad boy.

Ehy ciao!

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B.A & OK

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