Pov Diana
Mi svegliai dopo qualche ora in seguito al mio rapimento, mi trovavo in una stanzetta buia, piccola e piuttosto umida, ero legata a una sedia con le mani e i piedi legati e avevo un forte dolore alla testa. Peggio di così non poteva andare...
Non avevo la più pallida idea di chi potessero essere i miei rapinatori o cosa volessero da me, in fondo non avevo mai fatto nulla a nessuno e non pensavo che qualcuno potesse perfino rapirmi.
Pochi minuti dopo il mio risveglio la serratura della porta di quella stanzetta fece uno strano rumore che mi mise subito in allerta, tremavo dalla paura in quanto non sapevo cosa sarebbe potuto accadere di lì a poco.
Dopo l'armeggiare delle chiavi nella serratura la porta si aprì rivelando un uomo né troppo magro né troppo grasso, di altezza media, castano con gli occhi scuri, mi ricordava vagamente Dilan ma magari ero solo io tanto innamorata di lui da ritrovarlo in qualunque persona mi capitasse di fronte, anche nei momenti peggiori.
L'uomo fece un sorrisetto e disse con una voce roca:
-Diana Rossi, ho quindi il piacere di avere di fronte a me la signorina Rossi...-
Io non fiatai, tremavo dalla paura e nemmeno riuscivo a gridare aiuto, ero in uno stato di completo terrore e tutto ciò era particolarmente assurdo per me.
-PARLA!- mi urlò contro spazientito quell'uomo. Mi metteva paura e le lacrime che stavo cercando di trattenere non tardarono a sgorgare lungo le mie guance.
-Ah Diana, Diana, Diana, sei solo una ragazzina, non sarai mai all'altezza di mio figlio, non capisco ancora perché tenga tanto a te...- disse lui abbassando nuovamente il tono della voce.
Suo figlio?
Ma cosa c'entra suo figlio?
Ma soprattutto chi è suo figlio? E chi è lui?
-S-Suo f-figlio?- dissi io scossa dai singhiozzi. L'uomo scoppiò in una fragorosa risata, per poi sentenziare:
-Certo, Dilan Smith, credo vi conosciate molto bene voi due...- Rimasi sorpresa, lui era il padre di Dilan?
-...Comunque non siamo qui per discutere di mio figlio, mmmh vediamo, cosa potrei fare con te...- disse con tono pacato.
Al che mi allarmai ancora di più e cercai di urlare con tutto il fiato che avevo in corpo:
-AIUTOO- il padre di Dilan mi disse:
-Sta zitta, non devi fiatare!-
Al contrario presi ancora più aria sperando di essere sentita:
-AIUTOOO, VI PREGO AIUTOO- in quel momento tirò fuori un coltellino dalla tasca dei pantaloni e puntandomelo alla gamba fece un taglio a causa del quale urlai dal dolore.
-Se non la smetti ti ritroverai morta per tutti i tagli che ti farò, sono stato chiaro?- disse con tono pacato. Io annuì piangendo e gemendo dal dolore, era stata una pessima idea quella di urlare ma mi era venuto d'istinto pensando che sarebbe stata la cosa giusta...
Il padre di Dilan rimase lì tranquillamente finché la porta, che non era chiusa a chiave fu aperta rivelando la figura di Dilan. Forse avevo fatto bene ad urlare, forse lui mi avrebbe salvata...
-Papà, che cazzo hai fatto?! Perché l'hai rapita?! Ti sei fumato il cervello o cosa?!-
urlò Dilan con i pugni e la mascella serrati, gli occhi iniettati di sangue verso il padre che invece scoppiò in una fragorosa risata.
-Quanta ingenuità figlio mio, quanto sei stupido, non capisci che lei non sarà mai alla tua altezza. È solo una puttana senza valori, cercane una migliore...-
In quel preciso momento Dilan saltò addosso al padre prendendolo per il collo e urlando:
-LEI È MOLTO DI PIÙ CHE LA MIA ALTEZZA, È TUTTO CIÒ CHE HO E DI CUI HO BISOGNO E NON È UNA PUTTANA SEI L'UNICO QUI CHE NON PUÓ PARLARE, DOVRESTI GIÀ ESSERE IN CARCERE, O MEGLIO MORTO- aveva gli occhi iniettati di sangue e guardava con odio il padre mentre io piangevo silenziosamente:
-D-Dilan...- sussurrai in un singhiozzo.
Lui si girò di scatto, e il suo sguardo diventó subito preoccupato.
Si avvicinò a me e sussurrò:
-Scusami piccola mia, dovevo proteggerti da lui invece ho fatto tutto il contrario, perdonami...-
Sembrava così disperato e io ero totalmente scossa da tutto ciò che era successo, tanto che scoppiai in un pianto liberatorio mentre lui mi slegava da quella sedia.
-Sssh, Diana, piccola non piangere, adesso ci sono io.- mi disse Dilan per calmarmi.
Appena fui slegata gli saltai addosso abbracciandolo e dicendogli scossa dai singhiozzi:
-Portami via ti prego- e lui premuroso mi rispose:
-Certo amore mio-.
Mi prese quindi a modi sposa salendo le scale mi accorsi di essere in una casa, probabilmente la sua e quando arrivammo in quello che era probabilmente il salotto mi poggiò delicatamente sul divano e si sedette vicino a me chiedendomi:
- Ti ha fatto qualcosa?- mi guardava con occhi colmi di preoccupazione, era carino quando si preoccupava per me, era il mio eroe. Gli indicai la gamba, quel taglio che mi aveva fatto e che bruciava alquanto:
-Piccola, non sai quanto mi dispiace aspetta che vado a prenderti qualcosa per medicarti, va bene?- mi chiese con premura, ma io non volevo che se ne andasse, che mi lasciasse da sola con suo padre ancora in casa quindi mi agitai subito e dissi:
-No, non mi lasciare da sola ti prego...- avevo le lacrime agli occhi così Dilan mi prese nuovamente in braccio e chiese:
-Così va meglio principessa?- sorrisi debolmente e semplicemente annuì accoccolandomi contro il suo petto.
Mi portò in bagno e mi fece sedere sul bordo della vasca da bagno per poi avvicinarsi ad un armadietto e tirare fuori la roba per disinfettarmi la ferita.
-Ehm, beh dovresti toglierti i pantaloni, beh hai capito...- disse arrossendo visibilmente.
Al che io risi leggermente e mi tolsi i leggings, sapendo che la felpa che indossavo era abbastanza lunga da coprirmi.
Dilan iniziò a disinfettarmi la ferita, bruciava ma lui con premura soffiava sul punto esatto per alleviare il bruciore e poi mi sorrideva, quei sorrisi che ti fanno sciogliere e che non puoi fare a meno di ricambiare.
Non appena ebbe finito si avvicinò lentamente alle mie labbra sussurrandomi:
-Ti amo, scusami per tutto-
A mia volta sussurrai:
-Anch'io, e non è colpa tua amore mio- facendo poi combaciare le nostre labbra. Era tutto così perfetto, lui era perfetto e, anche se io non ero perfetta, con lui mi sentivo speciale ed era questo ciò che contava.Parte autrici
Ciau belle!❤️
Volevamo solo ringraziarvi per le 3mila visualizzazioni che per noi sono un traguardo che credevamo irraggiungibile quindi grazie davvero❤️
Ci farebbe piacere se votaste e commentaste in tanti❤️
Baci belle😘
B.A & OK💕
STAI LEGGENDO
Dall'odio nasce Amore
RomanceLei:Diana Lui:Dilan Lei:Bionda, occhi di ghiaccio, la classica ragazza jeans e felpe larghe, fredda a primo impatto, anche se dietro alla sua freddezza si nasconde una ragazza dolce e sensibile. Lui:Castano, occhi scuri praticamente neri, il tipico...