CAPITOLO 2: MIA MADRE

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Quando varcai la soglia di casa non raccontai, invece, ciò che era successo con Lucy a mia madre.
Una volta ebbe un litigio con la madre di Lucy perché difese ingiustamente la figlia da un insulto che ci aveva fatto e non volevo che si alterasse ancora inutilmente per lei.
Vivevo in buone condizioni con mia madre, Jane. A volte mettevo da parte i miei risparmi per dargliene un po' a lei. Ha sempre avuto un lavoro modesto in una libreria, ma quell'estate, visto che non la pagavano molto nella libreria di solito, aveva trovato un lavoro da commessa da Tiffany & Co., portando così un guadagno molto alto. Voleva fare dei lavori extra, visto che, tra l'altro, i soldi che le diede mio padre erano finiti da due anni.
Aveva 22 anni quando lo conobbe e lei se ne innamorò immediatamente dopo essersi conosciuti ad una festa di compleanno di un loro amico.
Robert, mio padre, aveva una famiglia ricca e i suoi genitori davano molta più importanza all'apparenza che all'animo delle persone; essendo Robert il loro unico figlio, i genitori ne avevano un' adorazione straordinaria e pretendevano il massimo per lui.
Anche Robert si innamorò perdutamente di mia madre, una donna molto più povera di lui e senza genitori, morti recentemente al loro incontro; a sua differenza era anche meno bella di lui: i genitori di Robert dissero che lei non era all'altezza del figlio e gli ordinarono di interrompere l'amicizia che avevano costruito, ma era nato qualcosa di molto più profondo tra i due.
Mia madre mi disse che Robert era, o meglio, sembrava una persona straordinaria: ma la giovinezza le impedì di vedere la realtà.
Quando mia madre rimase incinta di me, mio padre l'abbandonò appena lo seppe, preferendo così la  crudeltà che i genitori gli avevano insegnato, anziché favorire l'amore per me e per Jane e prendendosi cura di noi. L'unica cosa che ci lasciò fu l'appartamento dove abitavamo e molti soldi che nascose nel letto di mia madre, i quali sarebbero serviti a mantenerci.
Da quel momento mia madre ha cominciato ad odiarlo per averci abbandonate senza né parlare, né chiarire, così Jane creò da sola un motivo per cui l'aveva fatto. Per crescermi utilizzò sempre i soldi che guadagnava lavorando; utilizzava quelli di mio padre in casi estremi, diceva. Quando mi raccontò questa storia, cominciai a odiarlo anche io, ma non capii mai il motivo del suo lascito di quella casa a mia madre, visto che l'aveva abbandonata con una bambina in grembo. Con il tempo non mi feci più nessuna domanda e cominciai ad accettare e a capire la realtà circostante.
Robert non si era fatto più sentire e non sapevamo se era vivo, se aveva un'altra famiglia, ma non ci era mai interessato veramente perché si era rivelato un uomo misero e privo di responsabilità. Jane ha sempre detto che l'unica cosa di cui lo ringrazia è stata la bambina che le ha donato: io.
Io e mia madre siamo una famiglia bellissima e perfetta anche senza quell'uomo. Adesso Jane ha 40 anni e ho sempre pensato che fosse una donna bellissima e una mamma fantastica e coraggiosa che ha sempre preso in mano la sua vita e che mi ha educata e cresciuta da sola, come meglio non poteva fare; è una persona straordinaria, insomma.
Con gli anni il suo carattere è diventato più forte e io mi rendevo conto sempre di più che non potevo vivere senza di lei.

DAISY - I'm supernaturalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora