Capitolo 15

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La serata stava andando bene. Non avevo parlato molto con Alvaro, ero stata tutto il tempo con le ragazze, mentre lui aveva giocato alla Play con i ragazzi. Tipico di ogni festa.
Ad un certo punto Sharon disse:
-Raga, vi va un obbligo verità?-
Si levò un "SIIII" generale, così ci mettemmo tutti in cerchio per giocare. Inizió Paul che giró la bottiglia , che si fermò esattamente su Paulo. Decise di fare un obbligo.
-Devi postare un video su Instagram in cui canti "Boss Ass bitch" di Nicki Minaj e twerky contro il muro.- esclamò paul orgoglioso della sua idea.
Paulo prima si mise a ridere, poi fece quello che gli era stato chiesto, e tutti iniziammo a ridere come dei matti.
Il turno dopo toccó a Alessandra, poi Carlotta, Simone e infine la bottiglia si fermò su Alvaro.
-Obbligo o verità?- chiese Simone.
-Verita!-
-Sei innamorato? E se si, cosa faresti in questo momento a questa ragazza?- ah già. Nessuno dei presenti, a parte Giada, Claudio, Paulo e Maxi, sapeva della situazione in cui eravamo io e lui.
Prima di iniziare a parlare, Alvaro mi rivolse istintivamente uno sguardo, che mi fece arrossire.
-Si sono innamorato. Innamorato pazzo. Lei non è la mia ragazza, cioè si, lo è forse, ma ne io ne lei lo sappiamo. In questo momento, niente, vorrei solo andare da lei, abbracciarla, darle qualche bacio. Vorrei che stesse qui con me, vorrei guardare le stelle con lei, come la prima volta che siamo usciti, vorrei che sapesse che darei la vita pur di non perderla.- stavo per piangere, ma non potevo, così davanti a tutti. Avrebbero capito.
Tutti i ragazzi iniziarono a fargli domande, riguardo a questa "ragazza", ma lui rispose che un semplice: -Non vi dico niente fino a che le cose tra noi saranno a posto, quando staremo finalmente insieme.-
Non insistettero, così ricominciammo a giocare, ma io mi assentai, dicendo di avere Mal di testa e di dover prendere un aspirina.
Dopo circa due minuti che ero in cucina, qualcuno mi abbracciò da dietro. Era lui. Il suo profumo. Le sue braccia.
Mi girai: -Ehi- esclamai lasciandogli un bacio a stampo.
-Piccola come stai?-
-bene, tranquillo, avevo solo bisogno di stare un pochino sola...-
-Allora vuoi che vada di la?-
-Beh da sola.... Ma anche con te va più che bene, anzi è mooolto meglio. Sai, prima quando hai detto quelle cose mi stavi facendo piangere!-
-È solo la verità piccola, e non ho neanche detto tutto quello che penso, sei semplicemente la mia vita.- lo baciai.
-Aww sei tenerissimo... *Sbadiglio* che sonno!-
-Ti va di andare a casa? Ti ospito da me a dormire...-
-Volentieri..- così andammo dai ragazzi dicendogli di voler andare a casa e io comunicai a Giada, senza farmi sentire dagli altri, che mi sarei fermata dallo spagnolo per tutta la notte.
Arrivammo a casa sua dove mi prestó una sua tuta per dormire. Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo subito, abbracciati.
Dormire con lui era tutto ciò che desideravo. Era tutto così perfetto.

*angolo autrice*
Behh, forse un po troppo perfetto, no!?
Spero vi piaccia, se si fatemelo sapere nei commenti🙃
Sto iniziando a scrivere una nuova storia su Paulo Dybala, però la pubblicherò fra qualche settimana quando avrò scritto qualche capitolo in più😌
Bacioni😘

Quien necesita drogas si existe tu sonrisa? ~Alvaro MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora