Capitolo 13

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Potrei definire la mia vita un gran casino. Sì, beh. Non proprio "vita". A diciassette anni non hai ancora una cazzo di vita, ma il punto è che lui è la mia vita. Sì, lo so che non ci avete capito un cazzo, è come se mettessi la tua sanità mentale nelle mani di una persona. Nel mio caso quella persona era Salvatore.
"Sal noi dobbiamo partire, la settimana è passata, tu che fai?"
Già la settimana era proprio passata. Land, Fra, mio fratello e gli altri mi venivano a trovare regolarmente, ma quello che non mi lasciava mai sola era Salvatore.
Sentii la mano del mio ragazzo sollevarsi dalla mia. Potevo immaginarmelo mentre passava le dita tra i suoi capelli scombinati che amavo tanto.
"Io rimango qui finchè non si sveglia."

"E i fan?"
La voce di Sascha era diversa dal solito. Cupa e triste.
"I fan aspetteranno. Parlerò loro della situazione. Se ci tengono davvero a me rimarrano."
Poi la porta chiudersi e la mano di Salvatore ancora sulla mia. Volevo svegliarmi, dirgli che doveva andare, doveva farlo per lui e per i suoi caciotti.
"Piccoletta, non ti lascio. Promesso."
Le sue labbra sulle mie, un semplice bacio a stampo che mi fece ricordare quel mese. L'incontro, i pianti, la pioggia, le fughe, il fumo, lui.
"Scusate. Lei è il ragazzo giusto?"
Una voce, probabilmente di un'infermiera mi distolese dai miei ricordi.
"Sì sono io."

"Se non si sveglia entro domani mattina non ci sarà nient'altro da fare. Mi dispiace."
Un tuffo al cuore. L'idea di non poter più vedere il suo viso, di baciarlo, di sorridergli, mi stava distruggendo. Sal non parlò, per il resto della serata nemmeno.
"Buonanotte piccoletta."
Lo sentii stendersi di fiaco a me nel piccolo letto dell' ospedale. Lui aveva un permesso per restare la notte.
Cominciai a correre. Vedevo Salvatore in lontananza, lo chiamai e lui mi sorrideva. Mi avvicinavo sempre di più fino a quando non si allontanò ancora. Tentai nuovamente di raggiungerlo ma senza risultati. Caddi. E lui si allontava sempre di più.

"SAL ASPETTAMI."
Urlai nel bel mezzo della notte aprendo di colpo gli occhi.
"Mh... SKY? PICCOLETTA.."
Il ragazzo che stava dormendo si rimise i suoi occhiali per poi fissarmi con il suo sguardo. I suoi occhi.
"Sal.."
Abbassai la testa che lui mi alzò facendo scontrare poi le nostre labbra. Mi mancava. Ci mancavamo.
"Vado a chiamare il medico."

"Ma sono le tre di notte."

"Dovrebbe esserci quello notturno."
Mi diede un leggero bacio sulla punta del naso che mi fece ridere, per poi alzarsi e correre fuori dalla stanza. Sorrisi mentre lo vedevo impacciato nei movimenti per uscire. Ora sapevo che ci teneva a me. Era rimasto nonostante tutto.
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#myspace.
Ho sonno quindi bho. Vado a nanna. Domandina: qual'è stato il vostro capitolo preferito?
Bonee.🙆

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