Capitolo 20.

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L'unica emozione che provavo in quel momento, mentre osservavo il paesaggio che mi scorreva dal treno, era odio. Odiavo il fatto che non mi aveva lasciata stare accanto a lui. Il fatto che non mi aveva lasciata amarlo. Ma allo stesso tempo lo amavo più di quanto potessi amare me stessa. Avrei dato la mia stessa vita per salvarlo da quel circolo vizioso. Perchè si sa. La droga è un circolo vizioso, una volta che ci sei dentro non ne esci più. Continuavo a fissare la grande città di Milano allontanarsi da me e con essa anche Salvatore. Mio fratello e tutti gli altri mi avevano chiamata troppe volte, ma non volevo rispondergli. Sarebbero stati capaci di venire a Milano e non volevo che si incontrassero con Sal. Sarebbe successa una vera merda.

"Treno in arrivo da Milano. "
Aprii gli occhi di scatto e mi alzai dallo scomodo posto sempre con il mio zaino ed il mio skate. Erano circa le undici di sera e non mi importava cosa avrebbe detto Edo. A breve sarei stata maggiorenne e sarei stata libera di fare ciò che volevo.

"Sono qui."

"Cazzo Sky. Dove eri?"
Trovai tutta la mia comitiva seduta sul divano con i cellulari in mano.
"Oh nulla. Ero in giro. "
In giro per Milano. Nulla di che.
"Non ho fame vado in camera."
Affermai per poi entrare nella mia stanza. Lasciai scivolare lo zaino a terra e mi buttai sul mio letto come sempre. Sbloccai l'Iphone ed andai su Whatsapp. Selezionai il suo contatto e cominciai a scrivere.
"Mi manchi. Che modo squallido per cominciare un messaggio. Ma mi manchi e ci vuole coraggio a dirlo dopo tutto quello che mi hai fatto passare. Adesso vorrei guardare i tuoi occhi. In quell'attimo che ci guardiamo mi passa davanti un trailer del nostro film insieme. Sì perchè non è stata una storia, troppo grande per definirla storia. Un vero e proprio film che solo durante il trailer ti viene da urlare "Cazzo ci tenete davvero così tanto?" A rispondere "sì", ti dico la verità, mi viene un blocco in gola per tutti i "ti amo" detti, i "mi manchi" urlati, i silenzi accettati per cui noi siamo stati, nè bene nè male. Siamo stati e basta. Siamo stati bene e male. Siamo stati seduti a guardare l'ultimo accesso, siamo stati a passare notti insonne a pensarci, siamo stati. Niente più. Avevano ragione quei brutti bastardi che mi dicevano che tutto finisce. Anche noi. Hai presente le sigarette fumate che odi tanto? Quando finiscono subito tra una parola e l'altra e tutto quello che vedi è cenere per terra che poi se ne volerà via solo con una minima parte di vento. Esatto. Questo siamo noi. E mi manchi, ma siamo troppo. Troppo per amarci e troppo poco per odiarci."
Piangevo mentre le mie dita toccavano ogni singolo tasto. Ogni lacrima scendeva sullo schermo illuminato nel buio della mia stanza. Avevano ragione le persone che mi dicevano di non affezionarmi troppo. Quelle persone che mandavo a fare in culo ogni volta che dicevano che io e lui eravamo niente. Ed io rispondevo urlando "Noi saremo quel niente che durerà per sempre." Ma probabilmente non è stato così. Probabilmente ho sbagliato a difenderci. Difendere quell'amore così complicato. Quell'amore che a solo pensarci ti vengono i brividi. Quell'amore che nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe potuto esistere. Quell'amore per il quale piangi la notte in silenzio. Quell'amore per il quale ti verrebbe voglia di scappare con lui. Il nostro amore. L'amore che non si vede ai giorni d'oggi. L'amore che provavamo ognuno nei confronti dell'altro.
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#myspace.
Dopo questo capitolo io me ne vado. Lascio commentare a voi.. siamo vicini alla fine e.. niente spoiler lel.
Bonee.♡

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