#fammiunsorriso

CAPITOLO 14

Mi avvicino a Josh che ha lo spartito pronto e poi cominciamo a suonare.
Chiudo gli occhi e mi muovo a ritmo della musica.
È giusto che questa canzone vada suonata perfetta, con la voglia di aiutare.

Re mi re mi, re mi fa fa sol sol mi, mi re do, do re, re do mi...

Le miei dita sul flauto di muovo senza comandi, ormai sanno tutto.

A un certo punto mi blocco.
Proprio mentre viene detta la frase "We are the world" nella canzone.
Non so il motivo.
So che questa parte mi ammazza.
Come se quel "noi" intendesse i miei genitori.
Quando loro era il mondo.
E con la mia nascita ho distrutto il loro mondo.

Josh:«Ehy Max, è tutto okay?»

Max:«Ehm... sì... devo... devo andare... ehm... ciao Josh... ci vediamo...»

Dopo aver balbettato la frase, smonto velocemente il flauto e corro via.
Corro non so nemmeno io dove, le mie gambe vanno da sole.
Vado a sbattare contro qualcosa, o meglio, quando alzo lo sguardo vedo una persona che non mi sembra di conoscere...

X:«Oh... ehm... scusa... è tutto okay?»

Max:«Ehm... sì(?)»

X:«Ti vedo un po' impaurita, come se avessi visto un fantasma...»

Max:«No, tranquillo...»

X:«Comunque sono Matt»

Max:«Okay, Max»

Matt:«Piacere di conoscerti»

Gli faccio un sorriso e poi scappo alla ricerca della mia migliore amica, ho bisogno di lei.
Fortunatamente la trovo dopo poco e appena mi vede mi prende per il polso e mi accompagna in bagno... sono messa così male??

Ally:«Ehy piccolina, che hai?»

Non faccio nemmeno in tempo a dire qualcosa che scoppio in lacrime. Non so esattamente nemmeno io il motivo, ma continuo a sentire lacrime calde solcarmi le guance e non riesco a fermarmi. Forse piango per tutte quelle volte che mi sono trattenuta, per tutte le volte che ho sbagliato, per tutte le volte che ho rinunciato, per tutte le volte che non ho lottato quando dovevo farlo invece.

Max:«Stavo suonando "We Are The World" con Josh e mi sono bloccata, e adesso mi sono messa a piangere»

Ally:«Ehy, tranquilla, è tutto okay adesso, ci sono io con te»

Max:«Io... io non posso più suonare We Are The World. Non posso farlo per i miei. Quella canzone è loro. Loro insieme erano il mondo e non potevano essere separati. Separati non potevano vivere. Infatti questa è la dimostrazione. La mia nascita ha distrutto il loro mondo. Io li ho uccisi. Se non fossi mai nata mia madre non sarebbe morta durante il parto e mio padre non si sarebbe mai suicidato perchè non riusciva a vivere senza mia madre. Io sono il danno. Sono il difetto. Non dovevo nascere. Non dovevo nemmeno esistere. Anche John non mi vuole, e fa bene. Tu non dovresti essere qui. Dovresti andartene come hanno fatto tutti con me. Potrei farti male e io non voglio. Dovresti salvarti finchè sei in tempo...»

Ally:«Se proprio vuoi che mi salvi, allora devi lasciarmi passare il tempo con te. Ho bisogno che tu ci sia. Vedi tutti i sorrisi che faccio? Beh, sono tutti grazie a te. Se tu non ci fossi io sarei triste.»

Max:«Non è vero, ti saresti trovata un'altra migliore amica che ti avrebbe fatta sempre sorridere, anche di più di quello che poi fare io»

Ally:«Ma magari il mio sorriso non sarebbe sincero tanto quanto quello che faccio con te»

Max:«Oppure sarai più felice, anzi, di sicuro sarai più felice»

Ally:«Questo non puoi dirlo. Non lo possiamo dire perchè non è avvenuto. Senza di te, non è la stessa cosa. Io ho bisogno della mia migliore amica per sorridere. Tu sei la ragione dei miei sorrisi. Io devo ringraziare te. Io ti stimo davvero tantissimo. Non tutti sarebbero capaci di continuare a lottare nonostante tutto e tutti. Non puoi lasciare proprio adesso, non dopo tutto questo che abbiamo passato.»

Max:«Tu non sai...»

Ally:«Io non so cosa?»

Max:«Tu non sai quello che sto passando e cosa sto rischiando...»

Ally:«Ti prego, si sincera con me»

A queste parole non posso più mentirle, è da troppo che lo faccio, le sto facendo troppo male. Lei non doveva farsi male. Non centra niente. Deve allontanarsi da me o ne rimarrà ferita. Non voglio che possa rimanere ferita da me. Non lei. Le voglio troppo bene.

Alzo le maniche della maglia, alzo un po' la maglia e abbasso di poco i pantaloni mostrandole il mio vero corpo.
Per la prima volta mostro a qualcuno le ciccatrici della mia vita sbagliata.
Per la prima volta mostro una me che nessuno ha mai visto.
Per la prima volta mostro anche il mio lato più spaventoso.
Per la prima volta mi espongono del tutto a qualcuno.
Ally guarda a bocca semi aperta tutte le ciccatrici, poi sbatte gli occhi più volte, probabilmente per tentare di svegliarsi da un incubo.
Probabilmente aspetta che tutte le ciccatrici della mia vita sbagliata scompaiano. Non riesce ad accettare la realtá: sono un'autolesionista.

Ally:«Ma... ma come... da... da quanto...?»

Max:«Dalla morte di mio padre. Mi taglio dalla morte di mio padre. Sono un'autolesionista.»

La mia voce è così fredda che non si capisce l'emozioni che fa uscire.
Io sono diventata fredda.
Sono diventata come il ghiaccio.
Ormai dentro di me non c'è più niente. Anche quell'ultimo pezzo che avevo di anima è scomparso. A questo punto preferirei essere un vegetale che essere me.

Ally:«Perchè?»

Max:«Perchè fin da piccola mi hanno insegnato che gli errori vanno cancellati da una linea rossa»

Detto questo mi asciugo del tutto le lacrime, mi alzo ed esco lentamente dal bagno, lasciandola lì, spiazzata, senza parole.
Ha appena scoperto una parte di me che avevo paura di mostrare a tutti.
Ha scoperto la mia parte più dolorosa.
Ha scoperto quello che si cela al mio interno, nella mia mente.
Ora tocca a lei decidere se restare o rimanere.
Tocca a lei decidere se mantenere il segreto.
Tutto questo è nelle sue mani.
Sará lei a decidere cosa fare.
Potrá fare una cosa giusta o sbagliata.
Ma sará sempre lei a decidere.
Le persone possono avere ruoli talmente importanti che nemmeno se ne accorgono. Per questo a volte sbagliano. Perchè sottovalutano il loro ruolo nella vita di una persona.
Lei ha un ruolo importante nella mia vita, e spero che lo capisce da sola.
Gli ho mostrato i tagli perchè mi fido ciecamente, so che prenderà la decisione giusta, so che non lo dirà a nessuno.
Lei protegge qualsiasi cosa le sia dato da custodire.
Io le do da proteggere questo segreto, un segreto doloroso e molto decisivo.
Ora tocca a lei.

Entro nell'aula di chimica dove non c'è nessuno perchè sono tutti in mensa.
È buia, come me.