Capitolo 16

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Pov's blake/frost
Mi misi il mio giacchetto e presi le chiavi della macchina.

Salì sopra e andai verso il pub, li mi sarei incontrata con Cliff un vecchio amico della CIA che mi avrebbe spiegato meglio della droga alla quale volevano sottopormi.

Mentre ero persa dai miei pensieri non mi accorsi del semaforo rosso.

Frenai di botto cercando di non passare il rosso, visto che non era il caso. Sentì i clackson e le urla degli autisti dietro di me, sbuffai e feci il dito medio fuori dal finestrino.
Quando il semaforo diventò verde scattai come un fulmine e in pochi secondi fui arrivata al locale...

Entrai e vi era chiasso e puzza di fumo.

Camminai verso la saletta privata in cui si trovava cliff e vi entrai dentro.

"Ehi Jan.. blake. Come stai?"si corresse lui parlandomi.

Io feci una smorfia e risposi "si tira avanti. Allora.. dimmi tutto su." Tirai corto versandomi della vodka liscia nel bicchiere.

Lui mi guardò di sottecchi e sorrise tra sé.

"Beh.. non cambi mai eh? Comunque.. il capo ha tra le mani una delle sostanze più potenti e incredibili che siano mai esistite. Sei l'unico essere immune agli effetti collaterali, ti devi sentire onorata di questo progetto perché oltre a ridarti la memoria potrà farti capire e risolvere tanti problemi della tua mente irrisolti.
Non è un viaggio solo mentale ma anche fisico. Tra qualche settimana vedrai tu stessa." Disse lui con voce euforica.

Io mi morsi la lingua e lo guardai con un misto di disgusto e preoccupazione.

"Il capo mi ha detto che posso rischiare la vita dato l'eccesso e l'uso della sostanza. Mi ridurrà allo sfinimento con i suoi odiosi test obbligatori, è vero? Ce la farò?" Chiesi io temendo la risposta.

Lui appoggiò il suo drink sul tavolino di vetro, davanti a noi, e annuì con espressione di rammarico.

Io sospirai e mi versai nel bicchiere altra vodka mandandola giù d'un fiato.

Bruciava odiosamente ma mai come la fottuta paura di perdere di nuovo tutto e per davvero questa volta.

Avevo già scommesso contro la morta e avevo vinto ma questa volta? Ne valeva davvero la pena?

Io guardai il tavolino davanti a me e cliff si alzò prendendo le sue cose per andare via.

Mi diede una pacca sulla spalla mentre mandavo giù un'altro sorso di vodka e disse "io confido nel fatto che ce la farai. Non era il tuo destino la prima volta che tu rischiasti di morire e non lo sarà neanche questa. Fidati." E poi se ne andò.
Riflettei sulle sue parole bevendo e mandando giù liquidi per tutta la serata.

**
Ad un certo punto stanca mi alzai e barcollai pericolosamente.

Mi aggrappai alla parete e vidi tutto girare.

Avevo davvero esagerato questa volta..

Forse con una birra fredda mi sarebbe passato tutto ciò..

Pensai convinta.

Andai verso il bancone e ordinai una birra.

Prima che potessi prenderla mi fu rubata.

"Cazzo faai?" Dissi biascicando e girandomi verso la figura che mi prese la mia birra.

"Cazzo fai tu. Sei tronca marcia. Muovi il culo fuori da qui che ti porto a casa." Disse la voce famigliare.
Misi una mano sulla sua spalla e avvicinai il mio viso al suo per mettere a fuoco il suo volto.

THE BAD LOVE 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora