Pov's Blake
Ero davanti alla casa di malcom e mi stavo gustando una birra seduta sugli scalini.C'era freddo e mi stringevo dentro il calore della giacca.
Avevo bisogno di staccare un po la spina e di prendermi una boccata d'aria, mentre gli altri erano dentro a parlare..
Stavo sorseggiando la birra quando sentì la porta aprirsi dietro di me, non mi girai, finché non mi accorsi che qualcuno si sedette sul gradino in cui ero seduta io.
"Tutto bene? " mi chiese jordan scrutandomi e portandosi una sigaretta sulle labbra.
Per tutto il pomeriggio non aveva quasi parlato, era seduto sul divano a guardarmi come se cercasse di leggermi dentro, ma io ero come un foglio bianco e vuoto ero senza scritte...
"Si.. " risposi io guardandolo mentre si accendeva una sigaretta.
"Qual'è la tua arma preferita?" Mi chiese lui di punto in bianco, dopo aver aspirato il fumo della sigaretta.
Io lo guardai confusa e risposi "le mie glock perche?"
Lui sorrise e girò il suo sguardo verso i gradini.
"Mi fa piacere sapere che se anche hai perso la tua memoria i tuoi gusti rimangono uguali. Anni fa quando ci eravamo conosciuti non giravi mai senza, eri e sei sempre stata una ragazza tosta che a volte mi metteva in soggezzione.." rispose lui guardandomi negli occhi.
I suoi occhi erano lucidi ed erano bellissimi.
La sue parole mi avevano strappato un sorriso."Sai non sai quanto è difficile per me." Confessai io mordendomi il labbro inferiore, e guardando la bottiglia di birra che avevo in mano.
"Vedo in tutti voi quella speranza anche la minima che io recuperi la memoria, ma pensa se invece non andasse bene? Se io quando recupero la memoria sono troppo diversa per poter continuare la vita di prima e non riesco a gestire la situazione?
Finirei per deludervi tutti e dopo 9 anni voglio solo ricordare cosa si prova amare ed essere amati perché quello che provo ora è solo odio per me stessa." Dissi io evitando il suo sguardo.Lo sentì sospirare "Sono sicuro che non sarà così. Andrà tutto bene ti conosco meglio di tutti. Ho condiviso maggior parte della mia vita con te sei stata la mia compagna di vita e di avventure e sono sicuro che non mi deluderai. Ma se dovesse succedere quello che che pensi, io ti seguirò ovunque tu andrai e cercherò di starti a fianco in qualunque modo tu voglia io ci sarò sempre e mi rifiuto di passare giorni, mesi o anni senza di te." Le sue parole mi colpirono dritto al cuore e senza volere mi accorsi di avere le guance bagnate, me le asciugai velocemente.
Mi girai con il viso verso di lui e lo guardai negli occhi.
"Sai la vecchia me era fortunata ad avere un marito come te." Dissi io senza pensarci. Parlavo di me stessa come se fossi due persone diverse che in un certo senso ero e sono.
Lui sorrise "ma lo sei ancora per me." Si alzò dal gradino ed andò verso la porta.
"c'è freddo è meglio che entri anche tu.." mi disse lui imbarazzato.
Io mi alzai e lo seguì in casa.
****
"Ma non vi sembra strano ragazzi? Praticamente il tuo ex capo ti sta offrendo la possibilità di riacquisire la memoria con questa droga per poter studiare il tuo corpo fino alla fine della durata della droga.. siamo sicuri che sia solo quello?" Disse tyler il più basso di tutti i fratelli.
Eravamo rimasti solo in pochi, jordan aveva mandato via i suoi.. o meglio i nostri figli ed eravamo rimasti con i miei fratelli che avevano mandato a riposare nostro padre.
Era strano dire di avere una famiglia dopo quasi dieci anni passati in solitudine e con la falsa conoscenza di non aver nessuno...
"Fidatevi come mi fido io non c'è nient'altro solo questo..." Dissi io mentendo con nonchalance.
Guardai l'orologio ed erano quasi le 2:30 del mattino avevo bisogno di dormire e di sbrigare delle ultime cose prima di andare a casa e buttarmi a letto.
"Io ragazzi vado.. ho bisogno di riposare. Ciao e buonanotte a tutti" dissi io andando verso l'uscita, mentre gli altri mi salutavano.
"Blake, vuoi un passaggio?" Sentì chiedere ma quando mi ricordai che mi chiamavo veramente cosi e che chiedeva a me, risposi a jordan.
"No.. grazie, ho la macchina parcheggiata qua davanti." Dissi io tranquillamente.
Scesi gli scalini e poi salì in macchina.
Presi il telefoni e digitai un messaggio.
"Troviamoci alla zona merci."
E poi lo inviai.Accesi la macchina e andai fino alla zona merci per chiudere la questione.
Pov's Jordan
Ero salito in macchina che anche io come blake ero stanco e avevo bisogno di dormire ero dietro alla macchina di blake mentre la vidi girare per la strada che portava alle zone merci ed era strano visto che aveva detto di abitare vicino a casa di malcom.Decisi di fare una pazzia e seguirla, cercavo di stargli distante e di stare lontano in modo che lei non potesse riconoscermi.
Dopo una decina di minuti arrivai alla zona merci e vidi ad una sessantina di metri la macchina di blake parcheggiata.
Parcheggiai anche la mia e prima di scendere dalla macchina la vidi davanti alla sua auto mentre parlava e discuteva con un signore.
Presi la targa di macchina del tipo, l'unica altra macchina che vi era dall'altra parte e me ne andai prima che blake potesse salire in macchina e vedermi.
Convinto di essere stato furbo e di non essermi fatto vedere. Quando parcheggiai davanti casa una macchina frenando di botto e accostando al marciapiede mi spaventò.
Blake incazzata e non poco scese dalla macchina sbattendo forte la portiera e venendo verso di me.
"Ma che diavolo fai? Mi segui? " mi chiese lei con vemenza.
Io la guardai con fastidio e risposi " me lo chiedi anche? So che prima a casa di malcom mentivi. Dimmi che cazzo sta succedendo blake e chi era quello." Dissi senza volere con voce troppo alta.
Lei alzò gli occhi al cielo e vidi la furia nei suoi stupendi occhi.
"Non sei nessuno per potermi dirmi così e ben che meno per seguirmi." Rispose lei subito.Io la guardai con sguardo vuoto. Non ero nessuno?
Lei forse capì di aver detto qualcosa di sbagliato e prima che potesse dire qualcosa io gli chiesi cercando di far finta della coltellata che mia aveva dato dicendo quelle cose li "che cosa cazzo succede se prendi quella merda di droga e ti fanno i test. Rispondi."
Lei sbuffò e incrociando le braccia confessò, "succede che rischio la vita, perché magari sono stremata o ho un attacco cardiaco un collasso qualunque cosa perché arrivo ad un punto in cui il mio corpo potrebbe correre il rischio di cedere. Ma non è detto posso anche farcela e uscirne senza conseguenze dipende da me." mi guardò negli occhi e io non ero in grado di sopportare ogni altro minuto di questa giornata troppo pesante e quasi soffocante.
"Quel tizio era il tuo capo vero?" Chiesi io ricevendo un si quando annuì.
Mi morsi il labbro con forza e tirai un cazzotto sulla portiera della mia macchina.
Dio che nervi. Avevo ammaccato un pó la portiera e poco mi importava.Lei si spaventò e mi disse "forse è meglio se andiamo a dormire.. è stata una giornata difficile anche per me oltre che a te ciao. Ci vediamo domani sera al pub che ti dirà malcom. " disse lei tranquillamente e ammiccando un mezzo sorriso stanco come la sua espressione.
Io annuì e con un cenno della mano la salutai andando verso la porta di casa mia per entrarvi dentro.

STAI LEGGENDO
THE BAD LOVE 3
RomansaEcco l'ultima storia della trilogia di the bad love. Quale destino avrà questo nuova e travolgente storia? Blake è davvero morta? Scoprirai che non sempre il mondo in cui si vive può essere scontanto come appare.