Capitolo 27

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Sbuffai per la noia e per le mille attenzioni che ricevevo solo per una banale ferita alla gamba.

"Sono sopravissuta a peggio questo per me è solo un graffietto e ora vorrei camminare con le mie gambe non andare in una stupida sedia a rotelle. Ce la faccio benissimo a camminare." Mi lamentai con jo.

Lui alzò gli occhi al cielo mentre cercava di farmi scendere dal letto.

"No hai sentito cosa ha detto il dottore che devi stare attenta e al riposo senza dare sforzi." Rispose lui con voce autoritaria.

"Beh non mi importa perché guarda ce la faccio a stare in piedi." Dissi io facendo qualche passo incerto.

Riuscivo a camminare era vero era un po doloroso ma ce la facevo.

"Sei testarda in una maniera assurda.. prendi il mio braccio però che ti do una mano." Rispose lui sconfitto e sorridendo subito dopo.

"Perché sorridi?" Chiesi io ridendo perplessa.

"Perché non cambi mai." Disse lui portandomi fuori dalla stanza dell'ospedale.

"Si ma tu mi ami per questo quindi non rompere." Risposi io dandogli un bacio sulla guancia.

Lui alzò gli occhi al cielo divertito mentre uscivamo dall'ospedale.

Quando arrivammo davanti alla sua macchina nel parcheggio, mi aprì la portiera e mi aiutò a farmi salire.

Quando entrò anche lui in macchina sorrise " Perché sorridi in quel modo?" Chiesi io rispondendomi da sola.

"Aspetta tu mi nascondi qualcosa." Dissi io indicandolo con l'indice curiosa di sapere da cosa mi teneva nascosta.

Lui sbuffò e rise " ah amore mio non ti dirò un bel niente. L'unica cosa che voglio fare è portarti a casa e prepararti una buona cena. In ospedale non hai mangiato granché..."
Io lo guardai di sottecchi sorridendo.

Mi era mancato davvero tanto..

Mentre guidava tranquillo e con espressione serena jo, io guardavo fuori dal finestrino la strada che percorrevamo pensando a quest'ultima e frenetica settimana che ora potevamo lasciarci alle spalle.

Non sapevo spiegare come mi sentivo in quel momento, diversa? Forse si, ma avevo dubbi.

Mi sentivo davvero me stessa questo era sicuro, ero pienamente in me con di nuovo la mia memoria ed i miei ricordi.

Sembrava un nuovo inizio per me e non desideravo altro che trascorrere tutto il tempo che avevo con la mia amata famiglia.

"A cosa pensi?" mi chiese jordan cogliendomi di sorpresa.

"A tutto. A come mi sento finalmente bene e sicura. Felice di riavere la mia vita con la mia famiglia e continuare da dove mi ero fermata. Non è strano?"chiesi io confusa e speranzosa.

Jo corrugò la fronte e sorridendo disse "Perchè dovrebbe essere strano il fatto che tu finalmente sia felice e che abbia ripreso in mano la tua vita?"

"no.. intendo il fatto di avere una seconda possibilità di ricominciare... alla fine se ci pensi è raro avere una occasione come questa." risposi io contorta.

"Piccola non l'hai capito che senza te siamo tutti persi? Quindi smettila di farti delle pare o problemi esistenziali. " mi rispose lui sicuro e appoggiando una mano su una mia coscia rubandomi un sorriso intriso di amore.

Continuai a sorridere e allungando una mano per accedere la radio una canzone mi colpì come una morsa nel petto.

Questa canzone sapevo dove l'avevo già sentita..

Flashback

"Oddio è bellissima questa canzone.." sussurrai io spensierata mentre ascoltavo beata sdraiata sul petto di col, la canzone che mi fece sentire con il suo ipod.

Le note di bon iver della canzone roslyn mi colpirono nel profondo.

"sono felice che ti piaccia.. questa sarà la nostra canzone." disse lui accarezzandomi i capelli.

Fine flashback

Ritornai con la mente alla realtà e rimasi stupita da quel ricordo. Anche se era un ricordo lontano e che non centrasse nulla con quella che sono ora mi piaceva ricordare la ragazzina che ero e col sopratutto...

Lui è stata una persona importante della mia vita che è riuscita a farmi diventare in parte la persona matura che con il tempo è riuscita a diventare sempre più forte e che mi ha fatto capire con chi volessi davvero trascorrere la mia vita.

Mi reputerò sempre colpevole per la sua morte per avergli spezzato il cuore e averlo deluso, ma non potevo mentire e lui e a me stessa su chi amavo davvero.

Mi ripresi dal mio pensare quando la macchina si fermò davanti casa.

Jordan mi aiutò a scendere e camminando lentamente sorreggendomi su jordan riuscì a oltrepassare la soglia di casa.

Quando realizzai quello che avevo davanti era troppo tardi.

Gente che gridava felice e con sorrisi "Bentornataa!"

Guardai sorpresa e in parte felice la gente davanti a me e poi girai il mio sguardo a jordan che mi sorrideva serenamente con occhi spensierati.

THE BAD LOVE 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora