"Sei solo un disastro!" Urló il padre di Isabelle.
Erano le 2:00, e suo padre era tornato a casa ubriaco, come ogni notte.
1
Uno schiaffo, ormai era abituata, ma faceva male come il primo.
2
Due insulti. Era orribile riceverli dalla persona più importante della tua vita.
3
Tre calci. I lividi erano su tutto il corpo, era diventata una tavolozza di colori, la sua pelle.
4
Quattro respiri profondi. Espira, inspira; bisogna rimanere calmi in qualsiasi situazione.
5
Cinque parole, una notte distrutta:
'Sei solo un disastro, Isabelle.'
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Riuscí ad uscire di casa, anche se tutto il corpo le faceva male.
Suo padre si era addormentato sulla poltrona del soggiorno, e colse l'occasione di scappare.
Era stanca, stanca di vivere ogni giorno con agonia, di essere umiliata, insultata, picchiata da suo padre.
Il signor Lancaster cambiò dopo la morte di sua moglie, la quale fu coinvolta, tre anni fa, in un brutale incidente stradale.
Da lí inizió ad odiare la figlia, ricordava troppo la moglie morta, secondo lui.
Isabelle era ancora cosí immersa nei suoi pensieri, che quasi sorpassò il suo amato rifugio: il tetto della famiglia Clifford.
Iniziò ad andare lí circa un mese fa, si potevano vedere le stelle, poteva pensare e vedere tutto il quartiere, per fortuna i proprietari della casa non si erano mai accorti dell'intrusa.
Non quella notte, però.
Erano le 5:00, e Isabelle stava pensando di farla finita.
Era stanca, voleva raggiungere la madre.
Ancora immersa nei suo pensieri, sentí una finestra aprirsi.
Si tiró su il cappuccio della sua felpa.
'Fai che non mi veda e che non chiami la polizia', pensò Isabelle.
Poi sentí quella voce, e dio, si innamorò subito di quella voce divina.
'Posso aiutarti?' Domandò il ragazzo.
Isabelle non si era ancora girata, ma sapeva distinguere un maschio da una femmina, era lunatica, ma fino ad un certo punto.
'Sai, io adoro venire qui', continuó il ragazzo: 'Puoi vedere delle stelle stupende, e poi guarda lí, la stella polare, la più luminosa di tutte.'
Isabelle allora si girò,colpita dalle belle parole del ragazzo e lí notò subito i capelli blu,poi gli occhi, troppo chiari per attribuirci un colore. Notò inoltre delle borse grandissime sotto gli occhi,che purtroppo rovinavano il bel faccino del ragazzo.
'Come ti chiami, ragazza sconosciuta?'
Allora Isabelle decise di parlare, voleva conoscerlo.
'Isabelle, Isabelle Lancaster, ma puoi chiamarmi Izzy.'
-Ecco, ora scappa per colpa della mia voce da gallina- pensò la ragazza.
'Michael, Michael Clifford. Che ci fai sul mio tetto, Izzy?' Domandò il ragazzo.
Allora lei decise di raccontargli tutto, doveva sfogarsi con qualcuno.
Dopo aver parlato con lui, Michael le chiese se voleva entrare in camera sua.
Ci pensò su, ma poi accettò.
Dopo essere entrati, parlarono molto, Isabelle finalmente si sentiva bene, e forse si, si era innamorata di quel ragazzo dai capelli colorati.
--Spazio autrice:
Heilà a tutti!
Eccomi qua con un capitolo appena sfornato, ho deciso di fare il Pov di Isabelle, anche se é scritto tutto in terza persona, non so scrivere in prima LOL.
Spero che la cacca vi piaccia, perché questo capitolo é una cacca bella e buona.
Ci vediamo al prossimo capitolo, dove succederà una cosa carina😏 (spero di riuscire a scrivere il film mentale che mi sono fatta sotto la doccia).
Vi voglio un mondo di bene, Gaya.
Ps. Lo so, il cognome é sbagliato, ma la storia non si aggiorna e il cognome non cambia, quindi fate finta che ci sia scritta 'Clifford', invece di 'Jonson'. Lol
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Guarda Le Stelle Nel Cielo.
FanfictionMichael e Isabelle non si erano mai incontrati, ma le anime distrutte sono portate ad aiutare altre anime distrutte. Copertina gentilmente disegnata da: @8Vemo7