POV. Michael (Amatemi per questo.)
Era così bella mentre dormiva, cosí bella e fragile, ti veniva voglia di farle un ritratto, di dedicarle una canzone, un posto, una poesia.
Ma lei non lo notava, anzi si sminuiva, diceva sempre 'guarda che pancia che ho', anche se in realtà le si vedevano le costole; oppure 'Mikey guarda che gambe! Basta mi metto a dieta', invece no, quelle gambe erano così piccole, non riusciva mai a trovare una taglia per lei, doveva andare nel reparto per le bambine.Se guardavi per tanto tempo i suoi occhi ti ci potevi perdere, in quel mare azzurro; azzurro come il mare del Sud Italia, azzurro come il cielo d'estate, quando fa caldo e non sai come rinfrescarti.
La sua pelle bianca come il latte, faceva contrasto con i suoi capelli neri come la notte, come il buio.Lei aveva una paura incondizionata per gli spazi grandi, ogni volta che andavamo al cinema stava male, passava sempre tutto il tempo chiusa in bagno a piangere e a vomitare; quanto mi dispiaceva vederla così fragile, fragile come le foglie d'autunno.
Ogni volta che ascoltavamo la musica in macchina il volume doveva essere sempre 12 o 10: mai un numero dispari; ridevo sempre per questa ossessione.
Quando andavo a trovarla a casa sua, notavo sempre un nuovo disegno appeso al suo muro: era cosí brava a disegnare; i suoi soggetti principali erano gli occhi e le mani.
Non le avevo mai chiesto il perché.
Adoravo abbracciarla, perché in confronto a me era uno scricciolo, non mi arrivava nemmeno a metà spalla.
Circondavo i suoi fianchi con le mie braccia piene di tatuaggi, lei appoggiava la testa sul mio petto e iniziava a dondolare, avanti e indietro, andavamo avanti così per minuti interi.Quando si addormentava era cosí bella, rimanevo sveglio solo per vederla: gli occhi chiusi, la bocca leggermente aperta, i capelli sparsi per il cuscino, il respiro lento e regolare, anche se tutte le notti aveva degli incubi terribili su suo padre.
Santo cielo, quanto odiavo suo padre, mi veniva voglia di prenderlo a microfonate in testa e trasferirlo in Africa.L'amavo.
Dio, se l'amavo.
Ogni volta che parlava troppo avevo voglia di farla zittire con un mio bacio.
Ogni volta che piangeva volevo baciare le sue labbra salate a cause delle lacrime, volevo che smettesse di star male.Volevo la sua felicità, perché lei era la causa della mia.
Volevo il meglio per lei, perché era il meglio per me.-----
~ARANCIOOOONEEE~Salve salvino!
Eccomi qua con un capitolo in prima personaaaaa lol
Scrivetemi qua ▶ se fa tanto schifo.
La mia idea é questa: scrivere un POV Michael e un POV Isabelle, per vedere cosa pensano l'uno dell'altro.
Scusate per eventuali errori verbali e grammaticali, é la prima volta che provo questo 'genere di scrittura'
Scusate per il capitolo orribile.
Tanto love e fiori gialli
Vi voglio bene,
Gaya.
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Guarda Le Stelle Nel Cielo.
FanfictionMichael e Isabelle non si erano mai incontrati, ma le anime distrutte sono portate ad aiutare altre anime distrutte. Copertina gentilmente disegnata da: @8Vemo7