'Lights go down
In the moment we're lost and found
I just want to be by your side
If these wings could flyDamn these walls
In the moment we're ten feet tall
And how you told me after it all
We'd remember tonight
For the rest of our live'Birdy, wings.
__________POV. Isabelle.
'Ehi principessa, sei libera per le 17:00? E' una cosa urgente, ci vediamo a casa tua.'
Questo era il messaggio che avevo ricevuto da Michael, un Lunedì piovoso e freddo. Sinceramente non sapevo il perchè di quelle parole fredde, sapevo solo di avere un nodo allo stomaco inspiegabile e mille domande per la testa:
Perchè mi aveva scritto in quel modo così...distaccato?
Perchè voleva parlarmi così urgentemente?
Perchè non mi aveva scritto 'ti amo', come in ogni messaggio?Con queste domande per la testa lo aspettai, aspettai le 17:00 con un'ansia incredibile.
Verso le 17:00 Michael suonò al campanello, così andai alla porta.
'Ciao Mikey, che succede?', chiesi una volta aperta la porta.
'Possiamo sederci?' Michael era di un colorito più pallido del solito, gli occhi spalancati e le mani tremanti.
Visto che non prima non mi aveva risposto alla domanda, una volta seduti gli richiesi il motivo della sua preoccupazione, e lui iniziò a parlare, facendomi raggelare sul posto, a causa delle sue parole fredde e distaccate.
'Ti devo dire una cosa importante, per favore, non interrompermi.'Visto che non avevo detto nulla, iniziò a parlare:
'Da quando stiamo assieme ho capito che non siamo fatti per stare assieme, semplicemente perchè siamo due anime distrutte, ci tiriamo giù a vicenda e non va bene.
Tu sei troppo fragile per reggere altre litigate, troppo fragile per stare con uno come me.
Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti sul serio, qualcuno che ti dia una mano ad uscire dall'anoressia, dalla depressione, Isabelle.
Io mi sento un mostro a dire tutto questo, perchè so che hai abbastanza sofferenze e che non puoi rimanere sola, ma non posso rimanere con una persona assente, con una persona troppo fragile, con una p...''Con un casino, tu non vuoi semplicemente stare con un casino.' Iniziai a piangere e a parlare, anche se non dovevo interromperlo.
'Tu non capisci che ho iniziato a mangiare solo grazie a te, ho smesso di essere triste, ho iniziato a sorridere, ho iniziato ad amare di nuovo!''Isabelle, per favore, capiscimi: è un impegno troppo grande per me, ho ancora tutta la vita d'avanti, non posso rimanere qua a...sprecare il mio tempo con te, ecco.'
Dopo quella frase gli chiesi di andare via, come avevano fatto tutti.
Lui uscì dalla porta senza farselo ripetere due volte, disse solo:
'Mi dispiace, evidentemente non siamo fatti per stare assieme, siamo due pezzi del puzzle completamente diversi.'Andò via, portandosi così anche una parte di me, la mia parte felice.
Perchè lui era la mia felicità.
Era la mia ragione di vita.
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Hello, it's me.
Allora allora allora, mettete giù i forconi o robe simili.
Lo so, dopo un secolo senza aggiornare vi trovate a leggere il capitolo prima dell'epilogo.
Già, avete letto bene.
Non sto finendo questa storia perchè non ho più ispirazione o robe del genere, semplicemente perchè tutte le storie finiscono, possono finire in modo positivo o in modo negativo.
Io ho deciso di raccontarla nel mio modo, prendendo spunto da fatti accaduti realmente e scrivendo cose che vorrei rendere reali.Non sono una depressa con il mare dentro, motoschifi o gamberetti, assolutamente no.
Ho solo deciso di raccontare una storia non perfeta, una storia normale.
Una storia che potrebbe finire all'improvviso, come non potrebbe mai finire.Dopo questo bellissimo (si legge l'ironia?) angolo autrice, me ne vado.
Tenete questa storia in biblioteca anche dopo l'epilogo: ci saranno tante notizie interessanti.
Vi voglio bene,
Gaya.
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Guarda Le Stelle Nel Cielo.
FanfictionMichael e Isabelle non si erano mai incontrati, ma le anime distrutte sono portate ad aiutare altre anime distrutte. Copertina gentilmente disegnata da: @8Vemo7