The Last Lesson

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*La notte di Capodanno*

«Guarda , c'è Harry» mormorò Karen, intanto che – come me- teneva in mano il calice con lo spumante per passare quell'ultima ora di quell'anno terrificante.

Mi girai nella direzione in cui aveva indicato, trovandomi a pochi metri di distanza Harry sulla soglia di casa, che si guardava attorno.

Dietro di lui, poi, comparse una manina con le unghie laccate di rosso, gli sfiorò la spalla ed infine lo affiancò e lo prese sotto braccio, intanto che si sorridevano e si scambiavano un piccolo bacio.

Stavano venendo verso di me, così mollai a Karen il calice e andai nello studio di mamma, a rintanarmi nell'unica stanza libera, essendo la più preziosa per lei.

Presi dei lunghi respiri, sentendomi più protetta.

Non lo vedevo da mesi ormai, e sinceramente pensavo di averlo superato, e invece...

Perché se l'era portata dietro? Che motivo aveva?

Che domande?! Era la notte prima dell'inizio dell'anno, era ovvio che volesse iniziarlo con lei, non come me che ero l'unica- seriamente ero l'unica- a non avere un ragazzo da baciare.

Persino Karen aveva portato il suo nuovo "acquisto", come Gemma d'altronde, mentre io ero ancora quella senza il ragazzo. Per l'ennesima volta.

Dei colpi alla porta mi fecero trasalire, ma mi calmai subito quando mi ricordai di aver chiuso a chiave la stanza.

«Karen mi ha detto di dirti che non è carino startene da sola quando hai casa piena di invitati» lo sentii sghignazzare, sovrastando il rumore della musica e delle voci degli invitati di mamma, che si divertiva a fumare sigarette dopo trent'anni che non lo faceva, e forse era meglio se rimanere in quel modo «Ellen, apri...»continuò tranquillo, bussando con una sola nocca alla porta in legno «Dai, lo so che sei lì dentro...» insistette, ma non avrei mai ceduto, avrei passato l'intera nottata lì dentro «Ellen...Dai, ti supplico, se apri la porta giuro che non mi vedrai per l'intera notte, ma apri» continuò con un tono divertito, forse doveva essere un po' brillo, altrimenti a quel punto se ne sarebbe già andato incazzato e infastidito.

«Harry, che stai facendo?» la voce di una ragazza, oltrepassò l'asse in legno, sentendola ridere, forse per aver trovato lui attaccato alla porta a parlare a chissà chi.

«Sto cercando di far uscire Ellen» urlò più forte, e lì mi ricredetti, non era ubriaco, era fin troppo sobrio.

«Evidentemente non ne ha voglia...Lasciala stare» cercò di convincerlo.

«Guarda che è maleducazione lasciarmi parlare da solo» continuò, evitando le ragazza.

«Ma sei sicuro che sia qui dentro?» domandò allora Hailey.

«Sì, Karen l'ha vista entrare qui» mormorò lui «Ti prego esci e giuro che la faccio finita» bussò facendomi sussultare.

«Mancano venti minuti a Capodanno, ce la fai a staccarti da questa dannata porta e venire con me in sala?» domandò spazientita la ragazza, evidentemente intenta a cercar di far ragionare il suo ragazzo e staccarlo da lì per festeggiare con lui un nuovo inizio.

A quel punto non sentii più nulla, così mi andai a sedere sulla poltroncina, prendendo dietro di me un libro, ma lo sfogliai con poco interesse, riposandolo subito dopo che iniziai a sentire gli invitati radunarsi tutti in una stanza per attendere il conto alla rovescia che davano ogni anno sulla BBC.

Tanto non mi cambiava nulla se fossi uscita di lì e avessi raggiunto tutti, nessuno mi avrebbe filata di pezza e alla fine mi sarei stretta da sola la mano per congratularmi con me stessa per il non aver –di nuovo- trovato qualcuno con cui festeggiare.

S-e-x || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora