Like a Virgin

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Per tutta la durata della cena Karen rimase in silenzio e grazie al cielo si mise abbastanza distante da me da non doverla guardare.

Mi sentivo violata in qualche modo. Il fatto che stessero architettando tutto per portarmi ad una festa e farmi andare a letto con qualcuno a caso mi faceva sentire disprezzata da lei, non tanto da Gemma che alla fine non mi era niente - se non una cara amica dell'infanzia- ma da mia sorella. Era come se si vergognasse ad avere una sorella vergine, come se andassi in giro con stampato in fronte "Sono vergine".

A mio parere si doveva vantare, ma evidentemente la vedevamo in modo diverso.

«Va tutto bene?» mormorò Harry, guardandomi di sbieco sorridendo appena.

Mi lasciai andare anche io sulla sedia comoda, sospirando, mentre mamma discuteva con Anne del divorzio con papà.

«No, è successo un macello» spostai lo sguardo su Karen, che parlava con Gemma sorridendo di tanto in tanto, senza guardare verso di me.

«Cosa?» si accigliò, così tornai a guardarlo.

«Andiamo in camera mia...» lo avvertii, non volendo arrabbiarmi di nuovo difronte al resto degli invitati, che poi eravamo solo noi sei, dato che il suo patrigno era a casa per via del lavoro.

Mi seguì fino ad entrare in stanza, sdraiandosi sul letto, lasciando che io chiudessi la porta, raggiungendolo poco dopo.

«Avanti, parla» mi spronò, mettendosi a gambe incrociate in mezzo al letto, essendosi tolto gli stivaletti, così lo imitai, mollando le scarpe da qualche parte con noncuranza, ritrovandomi difronte a lui.

«Gemma e Karen vogliono farmi scopare con un tizio a caso» dissi schiettamente, non volendo fare troppi giri di parole.

«E allora?» domandò impassibile, non riuscendo a capire il dramma, il mio dramma.

«Come "e allora?"?! Tu svenderesti la tua verginità e integrità morale con così tanta facilità!?» mi alterai, volendo che capisse il mio profondo dolore.

«Ellen, si tratta di scopare! Più avanti si fa l'amore, ma la prima volta-...»iniziò ma lo interruppi.

«Come scusa?! Ma se tutti dicono che la prima volta deve essere con qualcuno che si ama...» dissi perplessa.

«Sì, certo, ma alla fine si rileva solo una scopata» fece spallucce.

«Cioè tu mi stai dicendo che se incontro l'amore della mia vita, e ci farò l'amore sarà solo sesso alla fine? Ma ti ascolti quando parli?» corrugai la fronte non riuscendo a capire, eppure ero la più intelligente del mio corso.

«Ellen, sei proprio tonta» rispose allibito, senza darmi una risposta alla fine.

«E tu incoerente» sbuffai arrabbiata.

«Ma vuoi farmi veramente credere che in questi due mesi non sei uscita con nessuno?» continuò, ricevendo da me un'alzata di spalla, come sempre d'altronde «Nemmeno come amici?» m'incurvai ancora di più alzando le spalle, quasi facendomi toccare le orecchie «Ma sei lesbica?» chiese senza problemi.

«No, non sono lesbica, sono solo timida» gli tirai uno schiaffo sul braccio.

«Perché sei timida?!» iniziò ad arrabbiarsi, volendo veramente capire quali problemi mi affliggessero.

«Non lo so! So solo che in intimità non mi sento a mio agio» feci spallucce.

«Ma se non sei mai nemmeno uscita con un amico! Come fai a parlare di timidezza in intimità!?» era completamento rosso in viso, quasi alterato da quella situazione.

S-e-x || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora