Eravamo fermi lì da almeno tre minuti, senza sapere che cosa fare.
Io guardavo in basso, mentre mi attorcigliavo le mani sopra le ginocchia sembrando unite con la colla; intanto lui respirava lentamente ma rumorosamente, e mai fino a quel giorno mi ero sentita imbarazzata in sua compagnia, sapendo che avevamo fatto molto spesso il bagnetto insieme, essendoci le foto che lo testimoniavano.
All'improvviso si schiarì la gola, alzandosi da lì subito dopo, mettendosi difronte a me che lo guardai attentamente in ogni movimento.
«Okay, io direi di partire col bacio» si portò una mano sulle labbra per pulirsi gli angoli, mentre mi osservava.
Indossava una triste camicia leggermente aperta, di un tessuto flaccido, dai colori tenui, come un giallo sbiadito come sfondo e un rosa triste per i fenicotteri, ripetuti a moduli su tutta la stoffa.
Era orribile, e mai era capitato di vederlo con un'oscenità del genere addosso. Forse lo aveva fatto a posta a vestirsi in quel modo.
Ci guardammo per un po' a due altezze differenti: io da seduta e lui dall'alto -dei cieli .
Alla fine tornò seduto davanti a me e in men che non si dica si fiondò a baciarmi, ma mi scostai subito quasi schifata per la velocità che ci aveva messo, senza creare un minimo di complicità, anche se inesistente.
«Scusa la domanda, ma tu le baci così le tue ragazze?» gli posai una mano sul petto, in segno di mantenere le distanze.
«Che vuol dire?» corrugò lo fronte indignato.
«Sei stato troppo impulsivo, Harry! Va bene che sono la tua amica d'infanzia, ma Santo Iddio!» mi feci quasi uscire gli occhi dalle orbite per quanto ero allibita «Già te l'ho detto; se non vuoi aiutarmi, pazienza! Però se lo devi fare tanto per farlo lascia stare» borbottai arrabbiata, andandomene via, scendendo le scale per andare in cucina e vedere che cosa rimediare per cena.
Aprii il microonde, trovandoci dentro degli avanzi abbastanza per entrambi, così richiusi lo sportello e lo azionai, cominciando a prendere due piatti e apparecchiare la tavola in cucina.
«Scusa per prima» sbuffò, facendomi prendere un colpo, ma mi ripresi subito, tornando a fare ciò che stavo facendo «E' solo che mi sento veramente a disagio» ammise afflitto.
Sbuffai, andandogli incontro per abbracciarlo.
«Tranquillo...Supereremo l'imbarazzo» mi staccai, posandogli una mano sulla spalla guardandolo dritto negli occhi, e lì mi congratulai con mio padre per avermi fatta abbastanza alta «Sono veramente intenzionata ad imparare, e per questo tu devi essere eccellente...Dimenticati che sono io e pensa che sia una modella strafiga, e fallo...Per ora si tratta solo del bacio...Perciò di che ti preoccupi, avrai baciato spesso gente a sbuffo, no?» alzai un sopracciglio, accorgendomi solo dopo di stare a straparlare.
«In verità no» disse sinceramente, lasciandomi un po' spiazzata.
«Oh...Ehm...Beh, allora vorrà dire che inizierai a farlo da adesso» feci spallucce.
«Ma tecnicamente io ti conosco, e anche da molto» continuò.
«Ma che ti prende?!» sbottai «Eri tu quello intenzionato a fare questa cosa e ora ti tiri indietro?!»
Sembrava essersi rincretinito del tutto! Per me poteva anche dirmi di no in qualsiasi momento, ma non lo avrei lasciato andare con tanta facilità, perciò volevo che almeno si concentrasse.
«Non ho detto che voglio tirarmi indietro! Tu prova a non complicarmi la vita bloccandomi!» mi sgridò, sorpassandomi subito dopo per andare al microonde e prendere dentro la cena e metterla al centro del tavolo, dove lo raggiunsi.
-Spazio a me-Hello!
Mi scuso per l'assenza, ma questo week-end ho avuto mia madre e mia sorella e praticamente il computer ed internet erano loro, ed io ero l'asociale -.-
Comunque, tralasciando la mia vita poco interessante..
ECCOMI QUI! Stiamo andando sempre di più nel centro della storia, e devo dire che mi piace questa cosa, sono curiosa di sapere se qualcuno commenterà dicendomi cosa ne pensa ^-^
Cate Xx
PS: Non faccio più le domande semplicemente perchè noto che nessuno mi caga, perciò...
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S-e-x || Harry Styles
FanfictionTRATTO DALLA STORIA: " «...E' un'imbranata, non sa qual è la differenza fra "karma" e "kamasutra"!» tutti e tre si misero a ridere guardando me, sempre più nera dalla rabbia. «Guardate che sono qui anche io!» sbottai, alzando in aria la mano sventol...