"Quanti cazzo di film dovrò vedere? Cioè, dico
Dov'è il mio rapporto ravvicinato del quinto tipo?"Il primo ragazzo che mi si presentò davanti era alto più o meno due metri e dieci, d'un tratto la sua pelle divenne d'acciaio "allora bambina ci sei?"
Ah accento russo! Bene so cosa fare.
"уверен, Колосс" rimase zitto guardandomi stupito.Gli assestai un colpo dritto al torace di metallo, si piegò su sé stesso.
"Святое дерьмо" so di avergli fatto del male ma la mia mano è fratturata sicuramente.
Combattei contro chiunque mi sfidasse purtroppo per loro non ero io a farmi male.
Logan mi mandò a riposarmi, mentre aiutava Ice-man, il famoso biondino, ad alzarsiMi allontanai dalla palestra, per andarmene in camera a farmi una doccia per eliminare il sudore dalla pelle.
Mi tolsi la felpa, la maglietta e il resto, rimanendo nuda.
Guardai allo specchio rotto il mio corpo.
Non si vedono i tagli sulla mia pelle, la violenza che ho subito per sopravvivere tra le strade e i ricordi delle persone che si suicidavano davanti ai miei occhi.Mi lavai via le allucinazioni sperando che niente di quello che avevo visto fosse reale.
Affondai nuovamente le lame nella mia carne e continuai a ferirmi sotto l'acqua, è diventata come una droga per me, era una sensazione piacevole.
Stanca uscii dalla doccia e mi asciugai.
Mi buttai sul letto nuda a dormire.Mi svegliai la sera ancora spogliata e mi rivestii con i vestiti con cui sono arrivata.
Misi la T-shirt grigio fumé che avevo preso quando Rogers mi ha lasciata andare, i jeans neri presi con Lebeau, Logan e Lee a Parigi, poi le scarpe le uniche che ero riuscita a comprarmi e infine il giubbotto che mia zia mi aveva donato.
Mi misi davanti lo specchio a truccarmi, quel poco che di solito facevo, per sentirmi come le ragazze 'normali'.Non c'era nessuno nei corridoi, che strano, di solito gli studenti stavano lì a scherzare o a parlare.
Nello studio il professore non c'era, mancava pure Logan in camera sua.
Nella cucina il nulla, la mensa era vuota.
Poi lo notai.Nel salone c'era un uomo, biondo-bianco con un pizzetto, vestiva una pelliccia bianca lunga, dei pantaloni rossi e degli stivali e l'eye-liner, era Tivan 'il collezionista'.
Merda cosa ci faceva lì? Aveva per caso rapito tutti gli X-Men?
"Cosa ci fai qua Tivan?"
Mi appoggiai allo stipite della porta, incrociai le braccia, il giubbotto mi tirava la schiena."Ah la piccola Laura, ti va di bere qualcosa?" Mi allungò il bicchiere che roteava nella mano.
Rifiutai con una mossa del braccio.
"Dove sono gli X-Men? Rispondi senza giri di parole" inarcò le sopracciglia e si diresse verso di me "Thanos mi ha incaricato di recuperare tutti voi" mi lanciai su di lui e lo guardai negli occhi.
"Ora dimmi dove sono se non vuoi che ti sfracello sul muro e mangi il tuo cervello" prese un qualcosa dalla tasca "non ti preoccupare per loro anche tu devi venire via con me" era una siringa di sostanza viola e me la iniettò nel collo.Misi la mano sinistra sul collo "che cazzo era?!" Mi sentivo strana, nessuna sostanza mi ha mai fatto niente ma quella non era terrestre.
"Un piccolo regalino da parte di Thanos, stai tranquilla dormirai soltanto" mi passò una mano sui capelli e poi caddi.
"Forse Thanos mi lascerà tenere i tuoi artigli"
Fu l'ultima cosa cosa che udii e poi il niente.Ah dio... la testa mi fa male.
Attorno a me c'è lo spazio interstellare, macchiato di rosso, l'asteroide su cui sono distesa è quello di Thanos.
"Ah ben svegliata, farai quello che dico, giusto bimba?"
Era lui che parlava da sopra il suo trono d'acciaio.
"Perché dovrei fare quello che vuoi te pezzo di merda?" Lo provocai.Mi alzai sulle gambe, avevo gli stessi vestiti.
Di nuovo avevo solo una maschera sulla bocca e sul naso, certamente mi serviva per respirare.
Non osai toccarlo."Se non lo farai squarterò tutti i tuoi amici e non preoccuparti dopo verrò anche per te" spostò le braccia sui poggioli.
Lasciai le braccia a peso morto e lui sorrise.
"Ora sei pronta, devi recuperare una reliquia su Xander che mi hanno rubato, si trova nel quartier generale all'ultimo piano, vai!"
Alzò il pugno guantato e persi nuovamente i sensi.Mi guardai in giro, gli edifici, gli alberi, Xander del cazzo.
Mi alzo e pulisco i jeans dalla polvere, sistemo il giubbotto e noto nella tasca la maschera.La gente non sembra notarmi, alcuni hanno la pelle viola, verde o addirittura squamosa.
Avanzo tranquillamente verso il grande palazzo al centro a forma di stella.
Resto fuori e cosa facevo? Avevo smesso con i furti e con gli omicidi giusto? E allora casa facevo li.
Era per Thanos forse? No dovevo salvare la mia famiglia.Entro dalla porta principale ed inizio a salire e ad innervosirmi.
Metto le mani sudate nelle tasche ed infilo i guanti della moto.
Una serie di guardie armate stavano a difesa della cassaforte.
Gli artigli lacerano la mia carne e i guanti, mi lancio in avanti e riesco a mozzare a tutti loro la testa, schizzi del loro sangue macchiavano la parete, e infine sfondo la cassaforte con gli artigli destri.
Ecco la reliquia, cammino spostando i corpi morti davanti a me.Sento un click dietro le orecchie "Beh Thanos non si arrende" alzai le braccia in segno di arresa "Girati" lentamente girai su me stessa.
È un uomo, castano con occhi azzurri, la cosa che più mi lascia perplessa è che è umano.
Veste un giubbotto di pelle rossa con varie cinture e dei jeans scuri con degli stivali neri."Lancia a terra le lame, ora" puntò l'arma verso le mie mani e poi nuovamente al petto.
"Non posso, sono parte di me" cercai di spiegargli, rinfoderai le lame, mi prese le braccia con una mano mettendole sulla schiena e mi puntò la pistola."Avanti avanza, però...Hai fatto un bel lavoretto con le guardie, ehm?"
Sfoderai gli artigli e tagliai in due l'arma, con l'artiglio del piede destro lo ferii al petto facendolo cadere.
"Sei una stronza!" Corsi verso la reliquia e la presi.
Si rialzò mostrando il taglio sanguinante "ma hey! Adesso Thanos manda le ragazzine?!"
Mi fermai sulla finestra "non sono una ragazzina! Piccolo Homo Sapiens, non immagini neanche cosa sia io" lui si tenne la mano sul graffio "potresti illuminarmi allora piccola ipocrita!"Tagliai il vetro e mi lanciai giù, cadendo sul cemento rompendomi le gambe.
Tutti mi guardarono impauriti, dai loro occhi vedevo l'orrore, e mi rialzai sotto lo stupore degli spettatori.
Le gambe mi dolevano ancora, ma corsi all'oscurità più vicina per sparire.Mi siedo su una panchina, mi tengo le gambe e le sento scrocchiare sotto le mani.
Cazzo che dolore."Avanti Groot, muoviti!"
Alla mia sinistra un procione camminava su due gambe e parlava, stavo nuovamente delirando?
Invece era reale e dietro di lui un albero umanoide lo seguiva, oddio sono diventata deficente.
Il palmare dell'animale suonò.
"Oh Groot abbiamo una fuorilegge, la paga è ... Seicento milioni di unità?!?!? Amico diventeremo ricchi!! Chi ha messo l'annuncio... Quill?!"Sicuramente stavano parlando di me e mi avrebbero trovata immediatamente.
Mi nascosi nella siepe.
"Io sono Groot" l'albero parlava, pure? E il procione riuscì a capire, certo come se fosse normale."Cosa vuol dire 'non dobbiamo riscattare i soldi'?! Ah sei inutile, intanto troviamola" girò il palmare verso di me "è la, dietro nella siepe! Prendila!"
Cercai di dimenarmi ma le radici attorno a me mi bloccarono, con gli artigli tagliai varie rame, ma ero completamente ferma.
"Non ti serve a niente muoverti, ora finirai al Kyln" il procione mi puntò in faccia un fucile al plasma."Pezzo di merda!" Riuscii a parlare "non bastava solo Thanos, ora anche voi" l'animale alzò le sopracciglia.
"Che c'entra Thanos ora? Mollala idiota" intimo l'albero a lasciarmi.
Caddi a terra nella polvere e la ci rimasi.
"Sono una mutante e vengo dalla terra, Thanos mi ha rapito per recuperare queste reliquie di merda"
Presi dalla tasca la reliquia e mostrai loro la pallina d'acciaio.
L'animale la prese subito."Ti ha ordinato di recuperare questa??!!"
Non capii il senso di quella frase, era solo una pallina.
"Cos'ha di tanto speciale quest'affare?" Mossi la testa verso la reliquia.
"'Quest'affare' come lo chiami tu ragazzina, può distruggerci tutti!"
Mise la reliquia nello zaino."Comunque verrai con noi bambina" mi puntò nuovamente l'arma al naso.
Costretta com'ero li seguii.
Alieni del cazzo!Ecco che la lotta per la sopravvivenza inizia, beh hanno fatto la comparsa pure i Guardiani della Galassia e Tivan 'il Collezionista'.
Spero sia di vostro gradimento e che il video di Salmo vi piaccia.
Alla prossima!
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Midnite
FanfictionLaura Kinney è una ragazzina che non ha mai avuto la sua infanzia, la madre, Sarah Kinney, era una scienziata, che lavorava per Facility. Questa agenzia cercava in tutti i modi di replicare il lavoro del generale William Stryker su Arma X, il famoso...