"Se mangio un fungo faccio Parkour, Mario Bros
Fumo solo per sport typo 'bong ton'"Dio... Avevo dormito solo tre fottutissime ore.
L'una e mezza... Cazzo.
Mi sedetti sul ripiano appoggiando la schiena alla parete opposta alla porta chiusa.
Col braccio tenevo la gamba destra mentre la gamba sinistra la lasciavo sbattere con la punta contro il pavimento.
"Ah... Vedi piccola... Sapevo che i guardiani ti avrebbero fermata" smisi subito di colpire per terra e alzai lo sguardo.
Tivan, pezzo di merda, era davanti a me con un sorriso da demente stampato in faccia.
Attaccai per prima "Sei qua per caso?" Mi bloccai a guardarlo "o sei qui da parte di Thanos?" Increspai il sopracciglio destro.
"Ma ovvio mia cara, volevo domandarti se volevi uscire" incrociò le braccia.
Respirai affondo "preferisco restare qui a marcire piuttosto che aiutare Thanos" lui ripose le braccia lungo il vestito "poveri X-Men, Thanos si sta divertendo con i tuoi amici sai?"
Questa cosa mi manda fuori di testa, sapere che io sono l'unica a poter salvare i miei amici.
"Beh se vuoi uscire di qui... Chiedi pure" scomparve battendo le mani.
Mi misi a pensare ma qualcosa si intrufolò nella mia mente.
Finii in apnea, che sensazione orribile.
Davanti a me comparve Thanos e Logan, il gigante lo teneva in pugno stritolandogli le ossa del torace facendolo urlare di dolore e spruzzare sangue dalla bocca.
Lui rise guardandomi e l'allucinazione finì.
Avevo ancora in mente il sangue di Logan che fuoriusciva a zampilli dalla sua bocca, dio che orrore.
Aprii la cella ed uscii nell'area comune.
Guardai la torre al centro, mi avvicinai ma un suono di porta che sbatte mi fece incuriosire.
Camminai nei corridoi buii, solo delle lampadine rosse erano attive sui muri rendendo la prigione lugubre.
Mi nascondevo, dietro le colonne, da eventuali guardie e da coloro che stavo seguendo.
Ero arrivata nelle docce.
La guardia teneva un pugnale attaccato alla gola del detenuto "Thanos si fidava di te!"
Cazzo... Thanos aveva assoldato qualcun altro oltre a me.
Lui sudava freddo, le gocce di sudore gli bagnavano la tuta "ho provato ad ucciderla, te lo giuro!" Alzò le mani in sua difesa, era lo stesso gigante blu a cui avevo rotto sia il braccio e il naso.
Un bagliore viola comparve affianco alla guardia, Tivan.
"Ah ma la piccola Laura ha ancora una possibilità" intervenni.
"Non ci contare Tivan, Thanos non avrà quella cosa"
Girò la testa verso di me "ma bene ora ti metti ad orecchiare? Se vuoi lottare, dai sono pronto"
Gli artigli bucarono la mia pelle.
Mi avventai su di lui ma con un colpo della mano sul mio petto mi fece cadere.
Misi la mano sopra al seno, un buco largo come un fondo di bottiglia si stava richiudendo.
La guardia venne distratta dal nostro combattimento, il carcerato colpì con il gomito la sua spalla e gli strappò il coltello dalle mani.
Con una mano gli staccò la testa di netto e poi scappò buttandomi a terra.
Tivan non c'era più.
Mi girai attorno e un colpo di energia mi stese a terra "ecco qua, ora siamo solo io e te"
Diede un calcio sulla mia faccia facendomi sanguinare il naso e la bocca, passai la mano sul mento rosso, pulii la mano sul pavimento e poi mi rialzai su un ginocchio.
Conficcai le lame nei suoi stivali di cuoio rinforzato e con uno strattone lo feci sbattere con il retro della testa sul pavimento.
Mi sforzai di stare in piedi, gli presi la testa e iniziai a colpirlo molto forte, la sua pelle si lacerò lasciando intravedere la carne rosso vermiglio, gli artigli li ritrassi e colpii ancora una volta facendolo crollare.
"Ahm...ann...mh... Ora mi dirai dove sono gli altri, avanti dai..." Lui stava steso tenendosi il busto "...non vuoi rispondere stronzo!?"
Con un calcio sul torace lo feci gemere, ma mi bloccò la gamba con le mani.
"Inutile pulce terrestre... Non puoi fermarmi mia cara" mi fece volare contro una doccia che si spezzò lasciando fuoriuscire quel liquido arancione lavandomi tutta.
Stavo stesa a terra senza muovermi, sembrando morta o esausta, lui si rialzò scrocchiando il collo "beh fatto, eliminata"
Alzai di colpo il busto dalla vita in su, come se fossi resuscitata.
Lui non si mosse lasciando uno sguardo di terrore nei suoi occhi.
Mi avventai su di lui prendendolo per il collo e lanciandolo a terra.
Con gli artigli iniziai a fare qualche ricamino sul suo petto.
"D'accordo!! Ferma! Ti dirò tutto..."
Lasciai il suo collo.
"Su avanti rispondi"
Lui ansimava "sono a knowere, nella mia proprietà" mi alzai e uscii dalle docce.
Presi il corpo della guardia morta e gli staccai brutalmente dal braccio la fascetta.
Aprii la porta per uscire dalla prigione, due guardie stavano sull'attenti, li uccisi silenziosamente lasciando i loro cadaveri appoggiati alla porta come se stessero dormendo.
Presi l'arma di uno dei due e mi diressi verso il deposito degli oggetti dei detenuti.
Camminai tranquillamente e sparavo in testa a chiunque si avvicinasse, alla fine i corridoi erano macchiati di rosso fino al soffitto.
Nel deposito cercai il settore X, eccolo qua...L, L, L... Bingo!
Presi i miei vestiti e lanciai via la divisa gialla, ah finalmente.
Premo il pulsante della porta e esco all'esterno... Oddio l'aria, sto soffocando.
Mi stringo la gola con una mano mentre mi tengo alla ringhiera... Dove cazzo è?!
Infilo la mano nel giubbotto e estraggo la maschera, la porto velocemente alla bocca e posso nuovamente respirare.
Torno dentro velocemente e chiudo la porta.
"Mirate!" Una a voce urla dietro di me, mi giro di scatto e un plotone mi sta puntando le armi addosso.
Oddio.
Ma che cazz...
"Avanti piccoletta con noi! Ora!" Tolsi la maschera e mi avvicinai con le mani in aria.
Appena vicina a loro i miei artigli scattarono tagliandogli parte della mandibola e della gola, con la sola forza delle gambe saltai sopra altre due guardie e con le lame ai piedi uccisi anche loro con un taglio preciso nelle tempie, la maschera cadde a terra.
I rimanenti si girarono "FUOCO!!!" Una serie di colpi mi presero in pieno volto sulla bocca, ma anche dolorante mi avventai su di loro imbestialita.
Infilzai uno di loro nel petto e questo rimase a bocca aperta, le braccia gli diventarono pesanti facendo cadere l'arma.
Appoggiai la testa al petto del corpo e lo usai per schiantarmi sulle altre guardie, lasciandolo alzai la gamba sinistra.
Con i piedi li perforavo direttamente nello stomaco.
Nessuno era sopravvissuto.
Mi accascio in un angolo a recuperare un po' di forze.
Sposto la mano sulla guancia dolorante e con l'indice e medio entro nella ferita togliendo i proiettili.
In questo momento mi manca la mamma, una delle poche persone che si sono veramente prese cura di me.
Mi tolgo le scarpe per pulirle dal sangue, il taglio nella plastica davanti c'è da sempre, da che io ho memoria.
Le adoro, pelle nera, il solito marchio converse sul lato e poi tutte le varie toppe o cuciture, sul tallone sono perfino tagliate in verticale facendo due linguette di pelle.
Perché sono qui? Ah già stanchezza, mi rialzo, prendo la maschera e spero di trovare un mezzo di trasporto, magari per knowere.Ok eccoci.
Insomma serviva una carica alla storia! Un combattimento, una rissa, un pestaggio,... .
Credo di esserci riuscito alla grande!
Buona continuazione ;) spero che la canzone e il video vi piacciano! Grande Salmo!
STAI LEGGENDO
Midnite
FanfictionLaura Kinney è una ragazzina che non ha mai avuto la sua infanzia, la madre, Sarah Kinney, era una scienziata, che lavorava per Facility. Questa agenzia cercava in tutti i modi di replicare il lavoro del generale William Stryker su Arma X, il famoso...