"ho la fobia sociale
scrive la ragione
sta gente non vuole un messaggio
ma solo una distrazione"Era una voce femminile...Natasha...era intuibile, in sottofondo c'erano un sacco di rumore di altra gente al lavoro.
Risposi "agente Romanov, sono l'esperimento numero ventitré del gene X, chiedo di parlare con il direttore Fury".
La donna ci mise un secondo a parlare "soggetto X-23, il direttore la riceverà immediatamente" lei passò il telefono o la chiamata al colonnello.
Aspettai un attimo "pronto, signorina Kinney! Cosa posso fare per lei?".
Presi un bel respiro e la nave partì "Colonnello la chiamo dallo spazio cosmico, ho un disperato bisogno di aiuto, chiami gli Avenger"
Non parlò.
Niente ancora.
Solo brusio, ecco "Laura, le conviene avere un buon motivo, sentiamo" sbuffai "Nicholas Fury spia globale a capo del nuovo SHIELD, non ho un cazzo di tempo e voglia di stare a spiegarle cosa succede, le passerò i Guardiani della Galassia e si convincerà" azionai il Bluetooth con la nave e si azionò il viva voce "sentiamo"
Peter continuò a guidare ma rispose "Agente Fury, sono Peter Quill, meglio conosciuto come Star-Lord, e sono imbarcato con Drax il distruttore, Gamora, Rocket e un albero" Groot girò lo sguardo "io sono Groot" Peter alzò le mani per poi riprendere il volante "lo sappiamo! Comunque colonnello giusto? Posso chiamarla Nick?" Un no imperioso arrivò veloce "ok ok, come vuole...allora come detto dalla ragazza, servirà più aiuto possibile per rallentare Thanos e la gemma dello spazio" silenzio, niente brusio, tutti erano immobili.
Si aprì una schermata sul vetro della nave, era l'eliveivolo.
Fury e Natasha erano al centro dell'inquadratura "cosa le fa pensare che aiuteremo un procione, degli alieni e una ricercata?" Rocket alzò le orecchie "a chi hai dato del procione!?" Prese il fucile e si mise davanti allo schermo.
Peter, Drax e Gamora lo bloccarono "no Rocket no! Moriremo tutti!" Il piccoletto abbassò l'arma, Fury non mosse un muscolo.
Mi aveva rotto "Fury pezzo di merda! Thanos viene verso la terra con la gemma dell'infinito e se non ci saranno gli Avenger non ci sarà più qualcuno a qui rompere i coglioni, quindi dì a Stark di far alzare quel culo dalle sedie e prepararsi, perché Thanos sarà il più sadico possibile con qualsiasi forma di vita"
Fury si passò la mano sulla benda e si girò verso la vedova nera "agente Romanov veda di trovare il suo gigante, a Stark ci penso io, dovrebbe essere su un'isola con un cocktail"
Tipico di Tony.
Rocket era stato calmato, io invece ero distratta, in ansia... dove cazzo sono le sigarette!?
Mi sedetti a terra distrutta e affaticata, solo pensare a Thanos mi straziava.
Aveva fatto troppi giochi mentali con me.
Il vomito.
Gli insetti.
La mia vecchia stanza.
Logan.
Bray Wyatt.
Basta, nient'altro.
Chiusero la chiamata, il brusio era finito.
Appoggiai la testa a terra e dormii, poi un tocco, una mano piccolina.
Del pelo...odore acuto...Rocket "cosa c'è?" Aprii gli occhi e lo vidi davanti a me "siamo nell'atmosfera della terra, penso che dovrai essere tu a scendere per prima"
Strizzai gli occhi, non li stropicciai per non rovinare il trucco.
Mi misi seduta mentre Rocket si sedette davanti a me, lo guardai poi lui aprì le fauci "cosa hai fatto per essere ricercata in tutta la terra? È troppo pure per un supercattivo" aspirai tanta aria "mi avevano incaricata di fare molti omicidi e li ho eseguiti alla perfezione, molte delle vittime erano altri malvagi come Di Lorenzo, ma altri erano innocenti come mamma..." Rocket si girò e si abbassò la lampo.
Sulla schiena c'erano delle viti con dei cuscinetti, sul collo una parte di vertebre metallizzate "io non ho chiesto di venire smembrato e ricomposto, ma sono qui" ritirò su la zip.
Peter si girò verso di noi "bene adesso atterriamo, Drax...Drax?"
Dormiva pure lui, a braccia incrociate.
Come faceva?
Gamora si avvicinò e con una mano gli diede un pugno sulla spalla, aprì un occhio rosso "dobbiamo atterrare? Ok"
Si mise alla guida e ci portò vicino all'eliveivolo.
Dolcemente atterrammo sul ponte.
I nostri aerei terrestri erano un terzo della nave di Quill.
Le persone rimasero a bocca aperta vedendo una nave aliena.
Poi Drax aprì il portellone.
Un sacco di guardie si avvicinarono con le armi alla porta, attendevano me.
Scesi lentamente a mani alte, seguitaoh dagli altri, una guardia mi prese le mani e mi ammanettò, non sarebbe comunque bastato, i miei piedi erano liberi.
Mi spinsero verso l'entrata e entrai per la prima volta nell'eliveivolo, la vetrata enorme, i computer, gente che camminava a destra e a sinistra, parole da ogni parte.
C'era un tavolo di vetro con delle sedie già occupate, Capitan America, il dottor Banner, Natasha, Barton e Thor erano seduti.
La domanda era...dove cazzo erano Tony e Fury?
Natasha si alzò presentando gli Avenger, Peter lo fece con i Guardiani.
Non mi tolsero le manette, dei passi "dove ha messo la gattina cattiva?...ohhh" Tony, sempre molto cordiale, mi aveva visto "ma non dovevi metterla nella gabbietta?" Continuò tranquillamente a prendermi in giro.
Fury lo zittì e si spostò al centro del tavolo davanti alla sottoscritta "due ore fa ho ricevuto dalla signorina Kinney una chiamata dallo spazio, annunciando l'arrivo di Thanos sulla terra.
Ora, presumo stia venendo qua per la gemma dell'infinito.
Obbligo tutti a non farlo avvicinare alla Visione, è tutto"
Stark si avvicinò a Drax "abbiamo un Batista alieno..." continuò con gli altri "...una bambola verde, un procione schizzato, un cabarettista e un gatto con artigli indistruttibili, nessuno nota il disagio, no?" L'albero si mosse "io sono Groot" Tony girò gli occhi verso di lui "ah si dimenticavo, l'avete visto l'albero del signore degli anelli, io si, ma forse sono solo allucinazioni... allora qualcuno ha idee per un'attacco, perché presumo che Thanos non voglia prendere un tè"
Si misero a parlare, mentre io e Groot restammo in disparte.
Le manette mi stavano strette.
Erano di vibranio.
Non sarei riuscita a tagliarle.
L'adamantio è una lega metallica costituita da vibranio e un altro metallo di cui solo il centro e il colonnello William Striker sapevano dove rimediarlo.
Avrei potuto graffiare le manette ma sarebbero rimasti solo i segni.
D'altronde avevano ragione a tenermi ferma, ero un mostro, uccidevo e basta, non sapevo fare altro.Ok ecco l'undicesimo capitolo.
Anche gli Avenger!
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Midnite
FanfictionLaura Kinney è una ragazzina che non ha mai avuto la sua infanzia, la madre, Sarah Kinney, era una scienziata, che lavorava per Facility. Questa agenzia cercava in tutti i modi di replicare il lavoro del generale William Stryker su Arma X, il famoso...