Parte 8:Una serata siciliana

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Ignazio P.D.V.

Dopo averle detto della piccola "sorpresa" che ci sarebbero stati anche i miei familiari a cenare con noi, all'inizio non l'aveva presa molto bene così decisi di confortarla,e durante il tragitto in macchina cercavo in tutti i modi di sdrammatizzare la situazione.Arrivati a destinazioni scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo verso quella casa che mi aveva visto crescere sotto gli occhi attenti di mia zia. All'improvviso però Irene si fermò davanti al cancello.

<Sono agitatissima,forse non è la cosa giusta insomma ci conosciamo così poco e ..> disse lei con voce tremante,ma non la feci neanche finire che presi la sua mano e la intrecciai con la mia 

<Gioia mia stai tranquilla andrà tutto bene e poi noi siciliani siamo un pò come voi napoletani,siamo allegri,facciamo subito amicizia.. Ti piacerà ne sono sicuro> dissi confortandola,lei fece un grande respiro ed entrammo e trovammo subito mia sorella Nina intenta a fumare una sigaretta.

<Siete arrivati finalmente,vi stavamo aspettando..E la zia muore dalla gioia di conoscere Irene> disse lei facendo un tiro di sigaretta

<Ma sempre a fumare stai tu?!> gli dissi rimproverandola per poi far apparire un grande sorriso sul mio volto

<Minchia la smetti di dirmi sempre le stesse cose?E poi ti ricordo che ti sei trovato una ragazza che fuma e non potevi fare scelta migliore> disse Nina sorridendo a Irene

<Non ti preoccupare che poi a lei ci penso io> dissi girandomi verso Irene che nel frattempo mi faceva le faccette da dietro facendo ridere Nina.

Appena varcammo la soglia di casa fummo accolti da abbracci,baci e strette di mano generali.

<Dov'è la picciridda napoletana> disse mia zia cercando Irene con lo sguardo <eccola,ciao tesoro io sono la zia di Ignazio,ti prego non chiamarmi signora,altrimenti mi fai sentire vecchia> disse lei avvicinandosi a Irene abbracciandola

<Bhè allora ciao zia> disse lei ricambiando l'abbraccio e sorridendo

<Continuo a dire che a me piace tanto lei> disse mia madre fiondandosi tra le mie braccia <speriamo solo che zia Carmela non le faccia il terzo grado altrimenti povera lei> disse alzando gli occhi al cielo

<Se la caverà> dissi stringendo mia madre e guardando Irene mentre era intenta a conoscere tutti.

Irene P.D.V.

Le presentazioni erano andate piuttosto bene,i suoi familiari erano così calorosi con me,mi sentivo come se fossi a casa mia e non c'era cosa più bella.Ci sedemmo a tavola,era una tavolata lunghissima quasi non riuscivo a vederne la fine e fui subito accolta dalla zia che proponeva davanti ai miei occhi qualsiasi cibo rigorosamente siciliano.Era tutto buonissimo e poi io come Ignazio ero di buona forchetta e non mi tiravo mai indietro fin quando però

<Tesoro prendi le melanzane fritte,sono squisite> disse zia Carmela porgendomi il vassoio

<Zia guarda ti ringrazio ma io sono apposto> dissi sorridendo.Quando notai che però all'improvviso tutti si bloccarono alzando lo sguardo nei miei confronti,quasi avessi bestemmiato,mi girai così verso Ignazio che a quelle mie parole bloccò la forchetta che si stava dirigendo verso la sua bocca.

<Ho detto qualcosa che non va?> dissi con aria terrorizzata 

<Quando prima ti ho detto che i siciliani sono un pò come i napoletani è perchè non puoi mai rifiutare il mangiare che ti è stato posto,altrimenti mia zia potrebbe pensare che non ti è piaciuta la sua cucina> disse Ignazio a bassa voce 

<Ah,no ma io volevo dire zia Carmela che sono apposto così adesso ma tra qualche minuto le mangerò tutte,promesso> dissi con un sorriso a trentadue denti 

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