Capitolo 17

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Stiamo decidendo ancora come passare la giornata, fosse per me resterei a casa a dormire, guardo fuori il grande finestrone e noto della neve. La amo troppo, erano anni che non la vedevo.
"La neve" Urlo prendendo il giubbotto ed uscendo fuori seguita da Josh e Christian.
Inziamo a lanciarci palline di neve, nevica da poco ma è già alta quasi cinque centimetri. Trascorriamo la mattinata così tra una risata e l'altra scattando qualche foto. Verso l'ora di pranzo rientriamo e dopo esserci fatti una doccia prepariamo un appetitoso piatto di spaghetti ai frutti di mare. Sono stanca morta così dopo aver sistemato la cucina mi sdraio sul divano navigando sui social pronta a postare le foto di stamani. Apro facebook e noto una richiesta d'amicizia incuriosita la apro. Per poco non mi cade il cellulare dalla mani quando vedo di chi è "Nico Capuleti". SOS conferenza.
Conversazione:
M: Amoreee
J: Dicci tesoro, che altro è successo?
C: Nico mi ha inviato una richiesta d'amicizia su facebook! Che faccio accetto?!
M: Sì, ma se ti contatta tu non rispondi!
J: Marta ha perfettamente ragione!
C: Siete fantastic! Vi amo troppo!
Chiudo la chiamata e torno su Facebook per accettare l'amicizia a quel pezzo di merda. Nessun messaggio, nessuna notifica da parte sua. Cambio l'immagine del profilo e metto quella in cui io e Josh vi baciamo e come copertina quella con Josh e Christian, abbiamo assillato una signora per farcela fare. Tra i mille pensieri mi addormento.
"E quel bambino lì con te chi è?" Mi chiede Nico chiudendomi in una stanza per obbligarmi a parlare
"È mio figlio" dico con aria da strafottente
"Tuo figlio o nostro figlio?" Dice avvicinandosi pericolosamente
Mi sveglio completamente sudata e con le lacrime agli occhi. Per fortuna Christian e Josh sono usciti altrimenti non saprei cosa raccontargli. Inzio a vedere a vedere un po' di TV per calmarmi mentre navigo su social. Tra i 105 mi piace sull'immagine del profilo c'è anche quello di Nico, controllo quella di copertina e trovo il mi piace anche lì. Le opzioni sono due: o é scemo e non me ne sono mai accorta o lo è diventato con il tempo. Scaccio quei pensieri dalla testa e inizio a dare un'occhiata a qualche abito da sposa fino a quando alle 20.00 rientrano i due uomini di casa. Mi salutano con un bacio e vanno a mettersi il pigiama. Ceniamo senza proferire una parola, questo silenzio mi fa innervosire. Sistemo la cucina e raggiungo i due in salotto intenti a guardare "Sole a catinelle" lo avremmo visto almeno venti volta ma Christian lo ama.
"Mi spiegate questo silenzio da quando siete arrivati" non lo sopporto più, non siamo quel tipo di famiglia.
"Siamo solo intenti a guardare un film" dice Josh poco convinto
"Sì sì, ma vaffanculo va"
Devo completare alcune carte poiché domani devo presentarmi in tribunale per una causa in cui è coinvolto un bambino e la psicologa è fondamentale. Finisco di preparare le carte che sono già le 2.30, tra cinque ore e mezzo deve essere già in piedi così decido di andare a dormire. Alle 8.00 in punto suona quella maledetta sveglia. Indosso un vestito lungo fino al ginocchio rosso, stivaletti neri tacco 15 e cappotto nero lungo anch'esso fino al ginocchio. Prendo la valigetta con tutte le carte ed il cellulare e mi dirigo in tribunale. Che la giornata abbia inizio! Dopo cinque lungissime ora esco di lì. Ha subito così tanti traumi quel bambino che comprendo a pieno il suo mutismo. Chiamo Jack e gli chiedo di mangiare qualcosa, sono le 15 e non ho buttato giù nulla.

Spazio autrice:
Scusate l'assenza ma è un periodo no e sicuramente pubblicherò raramente, spero vi piaccia

Incinta Di Uno StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora