Tumulto dell'essere, conflitti interiori ed esistenziali bagnano la pelle, e gli estremi del nostro io , il rimorso di vivere, la lacrima va giù , sempre più giù , fino a ghiacciarsi in noi, dentro ,ognuno di noi ha una lacrima che rimane lì,ferma e non si muove, si é ghiacciata in noi, essa riemerge ogni volta che siamo soli, e proviamo tristezza. Un trauma la provoca, e il tempo la ghiaccia, e con la solitudine riaffiora. Vedo la gente che passa davanti a me sfogarsi con droghe ,alcool, sesso. Niente riesce a fermarci, la lacrima cé ma niente impedisce che essa sia la nostra rovina, finiamo per rovinarci da soli, noi siamo artefici del nostro delitto interiore. Piangere si deve per i nostri futuri rovinati, per i nostri geni ribelli. Su questo lacrime bisogna versare, lacrime fredde e crude, lacrime di ghiaccio. "Finiamo in paranoia, cercando il paradiso" , assaggiamo il sapore dolce del paradiso, e mangiamo violentemente il sapore aspro dell'inferno. Ogni giorno ci ingrassiamo di inferno, pianti e falsi sorrisi, false gioie. Pianti colano sul pentacolo del male. Le lacrime di ghiaccio si sciolgono con la felicitá vera, e assaporando la vera essenza della vita. Io voglio tagliare il filo del male. La lacrima di ghiaccio punge il cuore, creando un emorraggia dell'anima. Facciamo evaporare la lacrima di ghiaccio, smaltiamo tutto quanto. Viviamo.
FedericoMilanese