Capitolo 2*

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"A dopo, mamma"
Saluto malavoglia mia madre, che in questo momento è occupata a preparare la colazione per mio fratello.
Metto la borsa in spalla e afferro velocemente una mela, per poi uscire di casa con un respiro forzato.
Un sottile venticello mi rinfresca il volto, mentre il calore del sole da un tocco di tranquillità.
È davvero una bella giornata, oggi.

"Baily"
Mi volto, incontrando lo sguardo della mia migliore amica.
Ha i capelli arruffati e un'espressione contrariata.

"Ehi, Angel"
La saluto, abbracciandola. Ci incamminiamo a passo lento verso l'istituto, mentre lei inizia uno dei suoi lunghi discorsi sul perché svegliarsi presto la mattina.
Ovviamente, io non l'ascolto.

"Mi stai ascoltando? Terra chiama Baily."

"Eh?"
Sbuffa, facendomi ridere sonoramente.

"Pensavo di andare in centro, questo pomeriggio, dovrei pr.."

Non finisce la frase, e a questo punto mi volto verso di lei.
Il sorriso le muore sulle labbra quando sposta lo sguardo da me, su un punto fisso alle mie spalle.

"Angel?"
Le domando, e mi giro per vedere cos'è che la spaventa.

A questo punto mi pento amaramente di non essere stata più veloce prima, mentre cerco di formulare qualcosa che mi possa essere d'aiuto in questo momento.

"Buongiorno, amore"
La voce di Luke distrugge tutti i miei piani per oggi:non ci voleva.
La malizia con cui pronuncia l'ultima parola mi da il voltastomaco.

"Ehm...ciao"
La mia voce sembra quasi un sussurro insicuro, messo a confronto con la sua superiorità.

"Vuoi un passaggio?"
Mi domanda, mentre mi si avvicina, e mi tende una mano.

"Accettiamo volentieri."
Risponde Angel al posto mio, e la ringrazio mentalmente per non avermi lasciata da sola.
Fa un passo in avanti e allontana con un gestaccio la mano di Luke, facendomi strada invece verso la sua auto.

Lui è rimasto in silenzio, ma l'espressione del suo volto mi conferma la sua rabbia in questo momento.

"Prego."
Luke mi apre lo sportello, e mi affretto ad entrare stando attenta a non toccarlo.

"Cosa ti è successo questa mattina, Luke? Hai fatto dei corsi per diventare un gentiluomo?"

Ridacchia Angel, anche se so che è indifferente solo all'apparenza. So per certo che prova lo stesso timore che provo io.

"E tu, cos'hai fatto? Una lotta tra leoni?"
Credo si riferisca alla sua strana acconciatura.
La mascella di Luke si rilassa, mentre ciò che dovrebbe essere una 'risata' esce spudoratamente dalla sua boccaccia.

Angel spalanca la bocca, passandosi una mano tra i capelli.

Mi ritrovo in silenzio, non sapendo cosa dire.
Il tragitto è breve, anche se durante tutto il tempo ho evitato lo sguardo di Luke, e mi sono concentrata su ciò che vedevo dal finestrino.

"Grazie."
Preme il pulsante per la sicurezza, permettendomi così di aprire lo sportello dall'interno.

"Non mi saluti?"
Rabbrividisco, mentre mi avvicino a lui.

Mi afferra un braccio e mi tira a se, rigirando una ciocca dei miei capelli tra le dita.

"Ti aspetto esattamente qui alla fine delle lezioni. Ho una proposta da farti."
Sussurra all'orecchio, e la mia immaginazione supera il limite.
Mi ritrovo a fantasticare su come sarebbe la mia vita se avessi un paio di ali, per riuscire a scappare via ogni volta che ci sia qualche problema.
"Andiamo?"
La voce della mia migliore amica mi riporta alla realtà, e solo ora mi rendo conto di essere rimasta ferma sul marciapiede.

"Si, andiamo."

***
Dopo la prima ora, mi dirigo lentamente in corridorio per prendere i libri dall'armadietto.
Guardo da cima a fondo, perlustrando ogni minimo millimetro in quel poco spazio.
Non trovo il testo di letteratura.
Sbatto violentemente l'anta dell'armadietto, frustrata.

"Stai cercando questo?"
Un ragazzo mi sventola avanti il mio libro, ed io l'afferro nervosamente.
Gli lancio un'occhiata furibonda, e lui si incupisce un po'.

"Come facevi ad averlo?"
Gli domando, lievemente più tranquilla.

"Oh, beh, ti è caduto stamattina, e avevo pensato di ridartelo.
In realtà volevo dirti, cioè no, beh, volevo solo presentarmi... io sono Matthew,  ma per gli amici Matt"
Arrossisce, passando una mano tra i capelli.

Inclino la testa di lato, e lo guardo con più attenzione.
Occhi scuri e capelli del medesimo colore. Labbra sottili contornate da un lieve strato di barba, che lo fanno sembrare più grande di quanto lo sia in realtà. Felpa nera e jeans strappati, ha un fisico abbastanza atletico.

Quando riporto lo sguardo sul suo viso, mi regala un sorriso timido, forse aspetta che mi presenti.

"Io sono Baily, piacere"
Allungo la mano e sorrido, chiedendomi come mai non lo abbia mai visto prima.

"Sono nuovo, spero di farmi qualche amico."
Quasi come se mi leggesse nel pensiero, mi da una risposta aperta e formulata correttamente. Con il carattere che si ritrova, farà parecchie conoscenze.
Mi stringe la mano, per poi portarla tra i capelli.

"Beh, ora devo andare, spero di poterti incontrare di nuovo."
Mi fa un cenno alzando il mento, prima di sparire tra la massa di gente.

Mi volto un po' più allegra del solito, e un piccolo urletto mi si blocca in gola quando mi ritrovo il viso di Angel a pochi millimetri dalla mia faccia.
Ha un sorriso soprannaturale stampato sopra.

"Chi era quello?"
Sussurra, ed io scoppio a ridere.

"Un essere umano."
Alza gli occhi al cielo, squotendo la testa in segno di negazione.
"La prof. ci sta aspettando."
Mi afferra un polso e mi trascina in classe, sotto lo sguardo interrogatorio di tutti gli altri.

***
Le ore sono passate velocemente, forse anche troppo per i miei gusti.
L'insegnante di latino mi ha consigliato di seguire un corso per recuperare un po' la sua materia, ma ho gentilmente rifiutato l'offerta. Ammetto che mi servirebbe, ma non vorrei aggiungere altri problemi.

Da lontano, vedo avvicinarsi Angel con...Matt? Cosa ci fanno insieme?
Batto una mano sul viso, e ridacchio, dovevo immaginarmelo.

"Baily!"
Gridano in coro, per poi guardarsi e ridere.

"Vi conoscete?"

Angel fa cenno di si con la testa, e Matt sorride, dondolandosi sui talloni.

"Posso offrirvi un passaggio?"
Chiede gentilmente,  mi dispiace davvero di dover rifiutare. Ma non ho altra scelta.
Lancio un'occhiata di aiuto ad Angel, e lei ricambia il gesto con uno sguardo rassicurante.

"Preferisco andare a piedi, grazie. Non amo molto stare in macchina."

È la verità: non mi piacciono per niente i mezzi di trasporto, forse è dovuto al fatto che li uso con Luke.

Prendo la borsa, e con poca convinzione mi dirigo verso l'uscita. Mi sudano le mani, e ho una terribile paura di ciò che vorrà dirmi. Di solito, non porta mai niente di buono.

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