Capitolo 8*

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"Come hai conosciuto Luke?"
Questa domanda mi prende alla sprovvista. Però, c'è un particolare che non mi è chiaro.

"Come fai a sapere che lo conosco?"

Sorride, piegando le braccia e mettendo le mani dietro la testa.
Oddio, sexy.

Wow. Sarebbe sexy anche se cercherebbe di cavalcare un cocomero. Ti stupisci con così poco?

A questo movimento, la maglia leggermente si alza, lasciando vedere una parte di addome, più che scolpito, e le linee a V dei suoi fianchi.

Ha anche il jeans leggermente abbassato, facendo fuoriuscire la fascia della mutanda che indossa.

Ritiro ciò che ho detto.

Meglio.

"Beh, Megan mi ha parlato molto di te e lui."

"Cosa ti ha detto quella marmotta da quattro noci?"

"Eh?"

Sul suo volto appare un'espressione dapprima confusa, poi scoppia in un'ampia risata.

"Non pensavo fossi così...divertente, ragazzina."

"Perché, 'ragazzina'?"

Gli chiedo, con un pizzico di delusione nella voce.

"Perché lo sei. Sei solo una ragazzina"

"Sei solo una bambina viziata!"
"Sei solo una ragazzina!"

Queste parole odiose mi rimbombano nella mente, ha toccato un tasto dolente della mia vita e anche della mia personalità.

Non mi conosce, non ha nessun diritto di giudicarmi.
Nonostante questo, sento qualcosa rompersi dentro di me.

Avete presente l'attimo prima che scenda una lacrima?
Quando gli occhi si colorano di rosa, la bocca si inarca e si percepisce quella strana sensazione che l'aria cominci a mancare?
È come se ad un tratto la vostra anima prendesse  forma e dicesse "non lasciarmi scivolare via, non lasciarmi andare."

Ed è cio che sta succedendo a me.

Con le lacrime agli occhi, e senza degnarmi di risponderlo, mi rimetto il più veloce possibile in piedi.

"Cosa fai?"
Mi urla contro.

Inizio a correre, e aumento il passo quando sento il rumore delle sue suole battere sul suolo.

"Fermati!"

Senza guardare dove sto andando, riprendo a correre, con ancora più velocità.

"No, non lì!"
Strilla, ma lo ignoro.

Due braccia mi afferrano da dietro, mentre io apro gli occhi di colpo.

"Non farmi cadere"
Gli dico, ad un millimetro dall'acqua.
Se non mi avesse presa in tempo ci sarei caduta dentro.

Forse avrei dovuto ascoltarlo, ma ovviamente faccio di testa mia.

"Oppure?"

"Scherzi?"

Senza rispondere, mi tira verso di se, facendo scontrare la mia schiena sul suo petto.

"Torniamo lì"

"Io..dovrei andare..a casa.."
Gli dico, anche se non è la verità
È stata una serata alquanto travolgente, come ogni volta che c'è lui, in realtà.

"Ohh, beh, se è così vai pure"

Annuisco, dirigendomi a passo felpato lontano da lui

"Non mi saluti?"
Mi sento dire, da poco lontano.

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