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"Jade, io non lo so cosa sta succedendo" appoggiai la testa alle mie braccia, attualmente sul tavolo della mensa.

"Non so cosa dirti, non sono mai stata d'accordo con te su questa cosa e lo sai" mi disse per l'ennesima volta, giocando con l'insalata che aveva nel piatto.

"Il punto è un'altro. -alzai la testa il giusto per riuscire a guardarla- Avevo iniziato tutto questo per puro divertimento, perché dai, era fantastico vederlo impazzire mentre non poteva fare niente; poi mi ha dato della troia, dicendomi che non ero la ragazza che pensava che fossi e lì, sensi di colpa a non finire. Mi ha fatto pena vederlo così, perché sembrava quasi triste e non lo so, non so cosa pensare" sospirai.

"Non è che ti piace?" Mi guardò, mordendosi poi la lingua per quello che aveva appena detto, capendo di aver fatto la domanda sbagliata.

Risi. "Oh dio, Jade, spero che tu stia scherzando" presi un lungo respiro. "Devo solo tornare a capo della situazione, non provo assolutamente niente nei suoi confronti, te lo assicuro, ma un cuore ce l'ho anche io d'altronde" la guardai annuirmi, finendo poi entrambe di mangiare, riprendono poco dopo le lezioni.

-

"Kid!" Urlò Calum dal corridoio, mentre mi raggiungeva di corsa.

"Che vuoi" non lo guardai nemmeno, mentre i sensi di colpa che avevo poco prima, erano totalmente spariti.

"Posso accompagnarti a casa?" Parlò con il respiro irregolare, cercando di stare al mio passo.

"Per quale strano motivo dovresti?" Alzai un sopracciglio, girandomi verso di lui.

"Voglio farmi perdonare per quello che ti ho detto, non dovevo, sono stato uno stupido" mi supplicò, recitando quelle che erano le parole di mio fratello, ne ero sicura.

"Perché dovresti farti perdonare? Hai ragione, tanta quanta ne hanno le parole di Luke che hai cercato miseramente di recitare" e lo lasciai lì, accelerando il passo e accendendomi una sigaretta, una volta uscita dall'edificio.

Io avevo sbagliato ad iniziare quello stupido giochetto nei suoi confronti, lui ha sbagliato a darmi della ragazza facile e a farsi aiutare da mio fratello. Nessuno dei due aveva ragione, nessuno dei due torto. Ci conoscevamo a malapena e il suo comportamento era piuttosto strano. Non volevo nessun sentimento nei miei confronti da parte sua, così decisi di finire lì una volta per tutte quella sottospecie di tortura per lui, in modo che non si facesse idee sbagliate. Per quello che riguardava la pena che provavo per lui e i sensi di colpa, erano completamente spariti da un momento all'altro.

*
Questa storia è una confusione assurda anche per me, non so bene cosa mi stia passando per la testa, ma vabbè, facciamoci poche domande.

Quindi, in breve, che ne pensate? Vi piace come si sta svolgendo? Scrivetemelo in un commento o da qualsiasi altra parte perché ne ho bisogno, di sentire un parere esterno. Non chiedo molto.

Ne approfitto anche per ringraziarvi delle visualizzazioni e dei voti, non solo di questa storia ma anche di "The Sky Is Still Blue" e delle altre che potete trovare sul mio profilo, nel caso abbiate voglia di andarle a leggere:))

Al prossimo capitolo.

Sof💕

Cherries :: C.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora