"Kid! Fermati, aspetta" mi raggiunse Luke con il fiatone.
Mi fermai, mi girai e alzai un sopracciglio in attesa che mi dicesse cosa voleva.
"Con Calum?" mi affiancò e tornai ad incamminarmi verso casa.
"Non lo so" e la fitta allo stomaco mi tornò. Non capivo, non poteva essere quello che pensavo.
"Hai chiuso tutto? Mi sembrava molto triste quando l'ho visto"
"Senti non lo so, per favore chiudiamo qua questo argomento" e buttai per terra il mozzicone della sigaretta prima di entrare in casa.
"Aspeettaaa" cantilenò, correndomi dietro mentre salivo in camera.
"Cosa c'è ancora" buttai per terra lo zaino e mi legai i capelli in una coda alta.
"A te piace" mi guardò con un mezzo sorriso stampato in faccia.
"Eh?" spalancai gli occhi e per poco non urlai l'unica sillaba che riuscii a pronunciare.
"Guardati, stai andando a fuoco, hai le guance tutte rosse" rise avvicinandosi e stringendomi le guance con le dita.
Mi allontanai da lui e alzai il dito medio, per poi scendere e andare a pranzare. Luke non aveva ragione e Calum non mi piaceva. La mia reazione era solo un po' strana, non significava niente.
-
Il giorno seguente, seguii la solita routine di tutti i giorni: letto, bagno, vestiti, zaino, colazione mentre correvo a scuola e lezioni.
Non avevo visto Calum quella mattina, ma non ne fui felice di incontrarlo quando lo vidi fuori dal cancello attaccato alla bocca di una ragazza.
Mi fermai a guardarli per quelli che erano molto più di qualche secondo e quando lui si staccò da lei, si girò nella mia direzione e mi guardò quasi incredulo.
Mi accorsi solo dopo qualche istante che li stavo ancora fissando e mi affrettai a girarmi e prendere la strada di casa il più frettolosamente possibile.
Riuscii a sentirlo liquidare velocemente la ragazza e corrermi dietro. Mi maledii mentalmente per essere rimasta lì più del dovuto e la fitta allo stomaco tornò, più forte delle volte precedenti.
"Kid mi dispiace" si mise davanti a me bloccandomi il passaggio.
Alzai lo sguardo, non capendo perché stesse facendo tutto ciò se gli avevo detto chiaramente che non ne volevo sapere niente.
"Perché ti stai scusando?" presi fuori una sigaretta e l'accessi, cercando una distrazione da lui e i suoi occhi che mi fissavano insistentemente.
"Luke me l'ha detto"
"Scusa?" lo guardai storto.
"Me l'ha detto che ti piaccio" abbassò lo sguardo e si morse il labbro.
"No aspetta, scusa?" ripetei di nuovo la frase con fare più incredulo.
"Mi stai prendendo per il culo?" parlò scocciato.
"Quello che ti ha preso per il culo è stato Luke, non io. Te l'ho già detto come stanno le cose tra noi" deglutii a fatica e lo sorpassai, accelerando in fretta il passo.
Non lo sentii seguirmi e una volta tornata a casa mi chiusi in camera, a pensare a tutto quello che stava succedendo, a tutto quello che era successo e a tutto quello che la mia testa mi voleva dire.
Non volevo ne vedere ne parlare con nessuno, Calum mi stava incasinando l'esistenza e io non ci capivo più niente.
Forse mi piaceva o forse no, ma in ogni caso dopo quel pomeriggio lo avevo allontanato definitivamente.
*
Buongiorno🌤
Come avevo detto nell'aggiornamento precedente, ho pubblicato anche oggi.
Vi dico solo che manca davvero poco e niente, spero vi piaccia.Sofia.

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Cherries :: C.H.
Fanfic"Sai di cosa avrei voglia ora?" Chiese Alkida al ragazzo disteso sotto di lei. "Cosa?" "Ciliegie" sussurrò all'orecchio di Calum, sorridendo poi maliziosamente. - Crediti a @Cljfford e @HaroldIsMyAngel per la trama. - Mylove_luke_96 Copyright.