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"Emma credo che il tuo motorino sia andato a puttane" sento dire da Nash in garage.

"Che cazzo hai detto?" chiedo alzandomi dalla sdraio e andando verso di lui.

"Non parte più..."

"Ecco lo sapevo! Ve lo presto una volta e me lo rompete!"

"Scusa..."

"No scusa un cazzo ora come vado a lavoro?!" chiedo furiosa.

"Ti accompagneró io"

"E se ciao!"

Come farò ad andare a lavoro non lo so, Nash lavora i miei stessi giorni e Hayes, meglio lasciar stare quel nulla facente.

Ho finito la scuola da due anni e fortunatamente ho trovato un lavoro, anzi due.

Il lunedì, mercoledí e venerdì sera lavoro in un bar, il martedí, giovedí e la domenica in una biblioteca dalle 8:30 di mattina alle 12:30.

"Emma scusa..." dice Nash.

"Dai e lo stesso, almeno lo puoi portare dal meccanico?" chiedo dolce, a volte, anzi quasi sempre, mi arrabbio molto e sclero.

"Si certo" dice.

"Grazie mille"

"Per oggi vuoi un passaggio?" chiede.

"Emm... Tu oggi lavori?"

"No, ti posso portare"

"Allora sí grazie"

"A che ora?"

"Alle 19:30 dobbiamo partire"

"Perfetto"

"Io vado a farmi un po' di caffe e latte, ne vuoi un po'?"

"Si grazie"

"Okay"

Entro in casa, la mia casa, cioé la nostra casa, quella dove prima abitavo con i miei genitori che lavorano ancora a Parigi e che ci vengono a trovare ogni tanto nei weekend.

Metto il caffè sul fuoco e anche il latte, aspetto che si riscaldino e intanto guardo un po' di TV.

"Emma quando scade la bolletta dell'acqua?" chiede Nash entrando in casa.

"Fra una settimana"

"Domani pomeriggio non lavoro quindi vado io a pagare"

"Oh grazie mille" dico e intanto metto il latte e il caffè in due tazze.

Ne prendo una e la do a Nash, l'altra comincio a berla.

"Hayes a che ora torna?" chiedo.

"Verso le 20:00, quel lavoro lo ammazza"

"Anche io mi ammazzo facendo due lavori ma non mi lamento"

"Lo so..."

"Quando gli danno la paga?"

"A fine mese"

"Okay"

Penso si sia capito, noi lavoriamo per pagare le spese della casa e per pagarci da mangiare.

Queste sono state le regole dopo i 18 anni, o ci trasferivamo a Parigi o avremmo dovuto trovarci un lavoro.

Abbiamo scelto il lavoro, ovviamente i nostri cenitori ci aiutano dandoci 100 euro alla settimana, almeno per fare la spesa.

"Vado a farmi una doccia che è tardi" dico e salgo le scale per andare in bagno, ovviamente dentro chi ci trovo?

"Jack!" urlo al mio cane, "vai in camera che stai più comodo!" lui mi viene in contro e comincia a scondinzolare.

Ti amo è questo che conta ~ Dallas o Dolan?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora