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(Lunedì)

"Emma, sono pronte le ordinazioni!" urla Andrea e le vado a prendere. Le porto al tavolo e poi prendo ordinazioni a non finire.

È una giornata molto movimentata, soprattutto perché siamo sul mare ed è una giornata molto calda, quindi la gente fa un via vai pazzesco.

"Non ne posso più, mi dai una mano a preparare?"

"E le ordinazioni?"

"Le prende Marta" dice riferendosi ad una nuova ragazza arrivata oggi.

"Va bene" vado dietro al bancone e aspetto le ordinazioni.

Marta arriva di fretta con le ordinazioni e ci porge tre biglietti ciascuno.

La guardo stranita e lei tremante apre la bocca: "sembrano scimmie inferocite là fuori! Cameriera di qua, cameriera di là, cameriera su, cameriera giù, mi hanno preso per una palla!"

Mi metto a ridere per la sua frase e per il modo buffo in cui la dice e Andrea fa lo stesso.

"Ci vorrebbe proprio una bella pausa dopo" dice Andrea, "Marta ti va di fare un giro così ci conosciamo meglio?" ed ecco che ci prova con un'altra ragazza.

Non è un puttaniere, ma forse ci prova con troppe ragazze.

"Emma vieni con noi?" chiede Marta.

"Scusate non posso, domani devo alzarmi presto per andare a lavoro" mi giustifico.

"Va bene, sará per un'altra volta" dice Marta gentile.

Le passo le ordinazioni e poi corre di fuori con due vassoi in mano, ha un buon equilibrio la ragazza.

"Allora, come va?" chiede Andrea.

"Perché?" chiedo non capendo il motivo della sua domanda.

"Dai su, si vede che e successo malcosa"

"Non è successo niente"

"E quel sorrisino?" chiede e mi tocca il naso.

"Ma gli affari tuoi?"

"Dai, su, su. Confidati col tuo Andrea"

"Non mi lascerai in pace finchè non te lo dirò, vero?" chiedo.

"Esatto" lo sapevo, mamma mia come lo sapevo.

"Ecco... Io e Cam sabato sera"

"L'avete fatto!" dice interrompendomi.

"Buum! Io indovino sempre!"

"O sommo maestro, come fai?" chiede facendo un piccolo inchino.

"Vieni a casa mia che facciamo un po' di pratica" dice alzando le sopracciglia.

"Andrea! Sei un porco!" urlo e gli tiro uno straccio, lui si mette a ridere e subito dopo Marta entra dentro, portando altre ordinazioni.

Dopo circa due ore il mio turno è finito, saluto i ragazzi e ritorno a casa a piedi, dal momento che non avevo voglia di prendere la moto e l'ho lasciata a casa.

Mi muovo per le strade circondate dal buoio, io odio il buio, non si può mai sapere cosa ci si nasconde dentro.

Continuo a camminare accellerando il passo per arrivare prima a casa.

Passo davanti alla casa di Angel e a quella di Tay, e subito dopo sento una goccia d'acqua cadermi sul naso.

Alzo la testa verso il cielo e noto dei nuvoloni che ricoprono il cielo non facendo vedere le stelle e la luna.

Cammino più veloce per evitare il diluvio universale, ma con tutta la fortuna del mondo che ho, comincia a diluviare proprio quando sono solo a metà strada.

Comincio a correre e poco dopo vado a sbattere a qualcuno con violenza cadendo per terra, provocandomi un dolore allucinante al sedere.

"Scusa, tutto bene?" mi chiede il ragazzo e mi aiuta a tirarmi su.

Lo guardo negli occhi e lui fa la stessa cosa con me,

"Emma!" "Grayson!" urliamo all'unisono e poi ci mettiamo a ridere.

"Che fai sotto la pioggia? Vieni a casa mia che è qui dietro l'angolo!" dice.

"Non ti preoccupare"

"Muoviti!" dice e mi prende per mano cominciando a correre.

Non voglio andare a casa sua, non voglio proprio stare con lui dopo quel bacio.

Arriviamo a casa sua ed entriamo subito dentro formando una pozzanghera sul pavimento.

Rimaniamo in silenzio mentre lui mi guarda sorridendo.

"Emm..." dico e lui spalanca gli occhi.

"Aspetta ti do subito degli abiti asciutti, vieni in camera" mi prende di nuovo per mano e mi trascina in camera sua.

Mi passa una sua felpa e dei pantaloncini corti che a me arriveranno alle caviglie.

"Se vuoi puoi cambiarti in bagno"

"Ma Gray non c'è bisogno, ora ritorno a casa"

"Non puoi andare! Diluvia"

"Emm..."

"Vai in bagno a cambiarti" dice e corro in bagno.

Mi metto la sua felpa e subito il suo profumo mi invade alle narici, è troppo buono.

Mi metto anche i pantaloncini e poi vado in camera sua.

"Scusa ma Ethan e i tuoi genitori?" chiedo.

"Sono tornati per cinque giorni alla nostra vecchia casa" dice.

"E tu?"

"Non volevo andare"

"Okay..." sbadiglio e lui sorride.

"Emma... Vuoi, vuoi..." dice balbettando.

"Cosa?" chiedo.

"Ti va di dormire con me...? Perché non saprei dove farti dormire..."

"Emm... Va bene" dico e lui sorride.

"Guarda, puoi metterti da quel lato" dice e me lo indica.

Mi metto nel letto sotto le coperte anche se so che non è una buona idea.
Qualcosa succederá, me lo sento.

Grayson si stende di fianco a me e mi guarda.

"Sei comoda?" chiede.

"Si" dico sincera, "buona notte" dico e lui ricambia dopo aver spento la luce della camera.

Proprio mentre sto per addormentarmi un braccio muscoloso mi trascina e mi fa avvicinare al suo corpo anch'esso muscoloso.

"Che fai?" chiedo.

Non risponde e mi guarda negli occhi, non so se aver paura o no, io amo Cam, ne sono sicura.

Gray si sposta mettendosi sopra di me e devo dire che sono abbastanza scioccata.

Mette le braccia ai lati della mia testa e il mio battito aumenta.

"Gray..." dico sussurrando e lui si avvicina a me.

Fa sfiorare leggermente le nostre labbra per poi baciarle definitivamente.

Mi coglie di sorpresa e invece di spostarlo metto le mani dietro al suo collo e lo avvicino ancora di più.

"Emma io ti amo" dice sussurrando quando si stacca appoggiando la sua fronte sulla mia.

Chiudo gli occhi e non rispondo, non so cosa sto facendo.

"Tu?" chiede ancora sussurrando.

Non gli rispondo e lui mi bacia ancora.

"Perché non mi allontani se non provi niente per me?" chiede ancora in un sussurro.

"Gray..." dico e lui rimane con una faccia impassibile.

"Allora?"

Ti amo è questo che conta ~ Dallas o Dolan?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora