Continuai a camminare verso casa, quando il mio telefono squillò: era un numero anonimo; risposi, e due voci mi dissero in coro:"Se non stai lontana dal mio uomo finirà male, ti avverto!" Erano modificate, ma capii che erano due voci femminili. "Chi parla? Che state dicendo? Pronto? Pronto!?" Risposi, ma avevano già attaccato. Ora cominciavo ad avere paura, per cui affrettai il passo, sperando di arrivare presto a casa. Arrivai nel vicolo di casa mia, mi stavo avvicinando alla porta quando qualcuno mi calò un sacco sulla testa e io non vidi più nulla; tentai di ribellarmi, ma fui trascinata via, dove di preciso non sapevo; provai ad urlare, ma il sacco attutiva la mia voce, nessuno mi avrebbe sentita.
Sentii che venivo messa a sedere da qualche parte, poi l'accendersi di un motore, probabilmente ero in un furgone, ma non ne ero sicura.
Quando finalmente mi fu tolto il sacco dalla testa mi guardai intorno; ero in una specie di capannone abbandonato, probabilmente in un posto che nessuno conosceva o avrebbe mai trovato. Cercai di muovermi, ma vidi che ero stata legata ad una sedia: chi poteva aver fatto una cosa del genere? "Aiuto! C'è qualcuno? Aiuto!" Urlai, e sentii dei passi avvicinarsi. Mi ritrovai davanti chi non avrei mai pensato potesse farmi una cosa del genere: Helena, insieme ad una ragazza dai capelli rossi che non avevo mai visto prima.
"Helena, ma che significa questo? Liberami!" Le dissi, ma lei mi rise in faccia e disse:"Cara Chiara, probabilmente non hai mai sentito parlare della mia amica: lei è Isabella, era la ragazza di Thomas prima che lui si mettesse con te!" La rossa si avvicinò a me e mi tirò i capelli, poi mi disse:"Mi ha lasciata perché si stava innamorando di te, mi hai rubato il ragazzo!" Mi lasciò, e io dissi, sofferente:"Io non ho rubato proprio nessuno, quando ci siamo messi insieme Thomas ti aveva lasciata!" Lei rise, poi guardò Helena, che venne vicino a me minacciosamente:"Su questo hai ragione, ma a quanto pare ti piace stare con due piedi in una scarpa, vero Chiara?" Non capivo che volesse dire. "Non fare la finta tonta, ho visto il bacio che tu e Skandar vi siete dati poche ore fa!" Cominciai a tremare; speravo non ci avesse visti nessuno! "Ascolta Helena, non è come pensi, tra me e Skan non c'è proprio niente, è successo un casino, ma non mi metterei mai tra voi due, non sarebbe giusto! E poi io sono fidanzata con Thomas!" Lei si spostò dietro di me e sentii qualcosa di freddo e appuntito dietro la schiena: mi stava minacciando con un coltello! "Già, povero piccolo Thomas, come lo stai prendendo in giro!" Cominciai a sentire le lacrime farsi strada nei miei occhi:"Io non sto prendendo in giro proprio nessuno!" Isabella mi si avvicinò di nuovo, mi guardò e disse:"Prima di tutto stai prendendo in giro te stessa, cercando di convincerti che ami davvero Thomas quando sai benissimo che non è così!" Mi tirò un calcio, urlai:"Io amo Thomas!" Ormai avevo cominciato anche a piangere. La bionda rise di nuovo:"Suvvia Chiara, sappiamo tutt'e tre che non ami Thomas come credevi e che in realtà sei innamorata di Skandar, ma il problema non si pone." Deglutii, poi chiesi con voce tremante:"Perché?" Loro due risero, la rossa parlò:"Perché? Oh beh, perché ti uccideremo, quindi nessun problema, almeno per noi!" Cominciai ad avere i brividi, avevo paura. "Oh, ma non preoccuparti cara, non lo faremo adesso, aspetteremo che i tuoi coinquilini siano abbastanza preoccupati per te, poi lo faremo!" Disse Helena, e le due, ridendo, se ne andarono e mi lasciarono sola, legata ad una sedia, che piangevo.
STAI LEGGENDO
People fall in love in mysterious ways
FanfictionChiara è una ragazza di 17 anni; conduce una vita normale, ed è felice, o almeno così crede, fin quando non discute col suo ragazzo e viene lasciata. Lui le riporta alla mente un'estate nella quale lei era andata a Londra e aveva conosciuto un ragaz...