12: "I may have feelings for you."

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"Chiara? Che ci fai nel letto di Skandar?" Fui svegliata dalla voce di Thomas, che si trovava davanti alla porta della stanza

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"Chiara? Che ci fai nel letto di Skandar?" Fui svegliata dalla voce di Thomas, che si trovava davanti alla porta della stanza. Mi alzai e dissi:"Volevo chiedergli una cosa, ma non c'era, devo essermi addormentata senza nemmeno accorgermene!" Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio:"Buongiorno amore mio!" Lui mi guardò con sguardo indagatore:"Stai bene Chiara? Non sei mai stata così affettuosa!" Cominciai ad essere nervosa, e se avesse scoperto che forse provavo qualcosa per Skan? "Certo che sto bene amore, lo sai che ti amo, vero?" Sorrise e mi abbracciò:"Ti dirò, mi piace questo lato di te!" Ridemmo e lui mi diede un bacio sulla testa.
Uscimmo e andammo in cucina per fare colazione; "Tom, tu per caso sai perché Skan non è a casa?" Appena lui mi guardò per rispondermi abbassai lo sguardo, avevo paura che si vedesse la mia preoccupazione.
"Ah, non lo sai? Non è proprio tornato a casa stanotte, ha dormito da Helena!" Sorrise, io no, fui invasa di nuovo da quella rabbia che mi logorava dentro, e sentii il bisogno di andare a casa di lei e portarlo via da lì, anche se sapevo benissimo che non potevo e che quello che provavo non era giusto per niente.
"Ah, sono felice che abbia trovato una ragazza!" Dissi, lo sguardo rivolto a terra; "Ehi piccola, tutto bene? Sei strana oggi!" Sentii la mano di Tom prendermi il mento e alzarlo, ma mi allontanai da lui:"Si, sto bene, tranquillo tesoro!" Gli sorrisi, ma credo che fosse abbastanza evidente che quello era un sorriso falso.
Lui provó ad abbracciarmi, ma lo evitai di nuovo; sapevo che così facendo lo facevo star male, e fare così faceva male anche a me, ma non ero in vena di effusioni; dovevo uscire, andare a parlare con Skandar, non mi interessava se avrei generato un casino, tanto c'ero già dentro.
"Tom, io esco, ti prego, non seguirmi, voglio stare da sola." Gli diedi un bacio sulla guancia e andai a vestirmi, poi misi il cappotto e uscii; sapevo dove abitava Helena, sarei arrivata lì in poco tempo. E infatti così fu, però una volta sotto casa sua mi bloccai, non ebbi il coraggio di suonare il campanello, perché vidi lei e Skan baciarsi davanti alla finestra.
Non era giusto, quello che sentivo non era giusto, quello che volevo fare non era giusto, loro erano felici, e io non avevo il diritto di rovinare la loro felicità.
Mi allontanai dalla porta della casa e ricominciai a camminare, decisa a stare il più possibile lontana da casa, non avevo voglia di vedere neanche Thomas, mi sentivo un mostro.
Improvvisamente sentii dei passi dietro di me, e mi girai di scatto; era Skandar, perfetto! Io cercavo di non pensare a lui e lui mi seguiva, grazie!
Mi fermai e lui si avvicinó a me, mi accarezzò una guancia:"Chiara..." Mormorò, io scostai la testa dalla sua mano:"Skandar..." Dissi, guardandolo: sentivo che le lacrime stavano per rigarmi le guance. "M-Mi dispiace per come mi sono comportata ieri..." Abbassai lo sguardo, lui mi prese il mento e mi alzò di nuovo la testa:"Non scusarti, ma perché ti sei comportata così?" Ecco, proprio la domanda che speravo non mi facesse, e ora che avrei dovuto dirgli? Decisi di dirgli la verità, dovevo togliermi un peso dal cuore.
"Ero gelosa, quando ti ho visto con Helena non ho capito più niente, ho provato ad essere felice per voi, è un po' credo di esserlo, ma..." Sorrise:"Aspetta, hai detto che eri gelosa, quindi ciò vuol dire che..."
"Si Skandar, probabilmente provo qualcosa per te!" Mi sentivo così libera ad averglielo detto ora, anche se sapevo che era sbagliato.
Lui si avvicinò ancora di più e all'improvviso mi bació.

People fall in love in mysterious ways Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora