Capitolo 5

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"Le persone credono di sapere benissimo cos'è l'odio. No, nessuno può saperlo finché non odia se stesso." - Mr Robot


Rami’s Pov

È quando ti fermi a guardare il soffitto  che capisci realmente che le cose non vanno più bene .

Mi alzo andando verso il bagno , accendo la luce e mi guardo allo specchio.
È da tanto che non guardo la mia figura attraverso uno specchio di vetro , l’ultima volta che l’ho fatto ho spaccato tutto e poi mi sono fatto una canna .

Qui dentro mi sento bloccato , senza ossigeno ma so che tutto ciò è importante per me . Devo imparare a gestire le urla nella mia testa , devo imparare a cambiare in meglio e non essere trascinato nell’obliò più oscuro .
Un leggero bussare mi riporta alla realtà , sento Michael mugugnare qualcosa e un’infermiera parlare .
“Dovete prendere le medicine “ .

Ritorno nella stanza e l’infermiera mi porge la vaschetta contenente due pillole bianche. Li porto in bocca  e li mando giù con un sorso d’acqua . Porto il mio sguardo su Michael che sta facendo finta di ingerire le medicine .

L’infermiera se ne va e Michael apre la finestra buttando via le pillole .
“Col cazzo che li prendo”.

Vorrei poter avere quella fiamma dentro di lui . È sicuro di sé stesso , non si fa sconfiggere cosi facilmente , assomiglia molto a suo padre .

Anche lui era cosi : testardo , superiore a tutti e soprattutto orgoglioso . Non potrò mai avere la sua sicurezza .

Per uno che viene dalla strada , la sicurezza non esiste . Ho imparato a gestire il freddo ,la paura , la solitudine fino a quel giorno dove la mia vita è stata stravolta in meglio e in peggio.
Non posso ancora scordarmi il suo sorriso , simile a quello del fratello .

Vattene” questa frase rimbomba nella mia testa tutt’ora , è come se potessi sentirlo , come se fosse qui accanto  a me . Sospiro e guardo il soffitto cercando di cancellare i ricordi .
Rami “ no lei non esiste , lei è morta, mi ripeto nella testa .

Michael’s Pov

Le quattro fottute di notte . Non riesco ad addormentarmi dopo essere stato svegliato .
Mi giro verso il corvino e vedo che sta fissando anche lui il soffitto , è strano sapere che uno degli Anonymous sia finito in questo ospedale psichiatrico , da quello che so Travis sta ancora lavorando per l’associazione e so anche se uno dei membri se ne va viene fatto ucciso immediatamente, cosa che a mio padre non è successo essendo scappato nascondendosi come un corvo in una notte nera con un freddo pungente .

Chiudo gli occhi e mi addormento poco dopo , sognando la mia Clara.

Clara si avvicina a me con una coroncina di girasoli sulla testa , sorride mentre tiene in mano un mazzo di rose bianche . Il suo vestito bianco e rosa le arriva fino ai piedi e la fa sembrare sempre più bella . Mi guardo intorno . In prima fila c’è mio padre e vicino a lui c’è Dean , sorridono entrambi . Poco più dietro di loro c’è mamma , indossa un vestito viola e i suoi capelli biondi sono raccolti in una crocchia . Sorride mentre vede la mia amata Clara percorrere il tappeto bianco arrivando davanti a me . Ashton mi sorride  e prima di lasciare la mano di sua sorella mi sussurra all’orecchio “ pensi realmente che questo accadrà?” spalanco gli occhi e quando li chiudo e li apro poco dopo mi accorgo che non c’è più nessuno .
“Clara” uro
“Clara “

“ Michael “ sento urlare . Apro gli occhi e incontro gli occhi spaventati di Rami . Mi alzo asciugandomi il sudore sulla fronte . È come se qualcuno mi avesse appena pugnalato al cuore , sento il dolore scorrermi nelle vene. Vorrei poter urlare .
“ stai bene?” annuisco , tirandomi su e mettendomi seduto sul letto inzuppate di sudore . Il corvino abbasso lo sguardo sul mio tatuaggio , il pentacolo rosso che ho inciso sul braccio sinistro e la scritta bones.
“ Che significa?”
“ Credi nella magica?” chiedo ridacchiando portando una mano tra i capelli .

Dance With The Devil ¥ Michael Clifford [✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora