Capitolo 12

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Jo’s Pov

L’acqua scorre  bagnandomi i vestiti mentre piccole gocce d’acqua scendono sul suo corpo nudo . Piccole gocce cadono dai suoi capelli andando a finire sulla mia spalla . I suoi occhi scuri sono calmi e dolci ,guardano i miei e i miei guardano i suoi . È come se non riuscissi a distogliere lo sguardo . Appoggio la mano sul suo petto e lui porta la sua mano sulla mia vita faccendomi avvicinare a lui .
“C’è qualcosa nei tuoi occhi che mi fa andare letteralmente nel pallone , come se i tuoi occhi fossero fatti di ghiaccio e fuoco “ dice sorridendo sciogliendomi la coda di cavallo
“ So anche che tu non vuoi lui “ ridacchia baciandomi l’angolo della bocca
“E so per certo che lui non vuole questo bambino”
“come …come fai a sapere che sono incinta?” gemo appena appoggia le sue labbra sul mio collo
“ Tradizione di famiglia” spiega appoggiando le sue labbra sulla mia bocca e cercando di togliermi i pantaloni
“No aspetta” dico spingendolo via ma lui non smette di baciarmi
“ Ti prego Bellamy” lo sposto via da me “Non posso”
“Hai paura di lui?” .
La tendina si sposta e due occhi azzurri si spostano dai miei a quelli di Bellamy  , iniettati di sangue e rabbia.
“ Mi hanno mandato a cercarti “ spiega
“ Per cosa?” esco dalla doccia prendendo un asciugamano e porgendolo a Bellamy , che se lo lega in vita
“ Controllo medico”
“Psicologo?” chiedo ridendo mentre lui annuisce
“Okay Cody puoi andare “ dice Bellamy abbracciandomi da dietro mente il moro mi guarda negli occhi
“ No devo accompagnarla” non distoglie il suo sguardo dal mio , come se potesse leggere la mia mente , come se potesse leggere il buio . 
-

“Pensavo che ci tenessi a me”
“Lo pensavo anche io”.

Cammina davanti a me tenendo la sua solita camminata sicura . Cody è il tipico ragazzo da copertina , un modello perfetto senza imperfezioni ma dentro al suo cuore ci sono solo storie mai raccontate , storie paurose , una giostra senza luci e senza bambini che ridono…in una giornata di pioggia , un cannibale che per cibarsi ucciderebbe il proprio figlio .

“ E quindi ti fai con quello”
“Non è successo proprio niente con lui”.

In lui ci rivedo Michael . Tutto di lui mi ricorda mio fratello . Ucciderebbe per non essere ucciso .

“ Che farai con il bambino?”
“Che domande .. Lo tengo”.

Per un attimo la  sua sicurezza barcolla , vacilla tra l’odio e l’amore .

“ E dimmi ti sei fermata solo per un secondo a pensare a me ?”
“No scusami ho troppo per la testa al momento” ridacchio ma me ne pento appena si gira e mi afferra per il collo faccendomi sbattere contro il muro freddo
“ Io non lo voglio”
“Okay , mi prenderò io cura di lui o di lei” dico spingendolo e levandomelo di dosso
“ No tu non hai capito” il suo respiro colpisce il mio collo mentre le sue mani stringono forte i miei polsi .
“ Ho fame” dice ridacchiando leccando la mia guancia
“Sei un mostro” dico urlando
“Già e me ne vanto “ sorride lasciandomi da sola con le lacrime agli occhi .



Dance With The Devil ¥ Michael Clifford [✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora