Capitolo 3

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Ero nel mio letto,dalla finestra entrò una leggera brezza mattutina che mi svegliò.
Andai a chiudere la finestra,era strano trovarla aperta io non ci dormo mai.
Guardai l'orologio,segnava le 7.00,in perfetto orario per andare a scuola.
Presi i vestiti dall'armadio,andai in bagno,mi lavai e mi vestii,misi un po' di fondotinta e mascara,pettinai i capelli,stranamente quella mattina c'era un insolito silenzio ma non ci feci caso,tornai invece in camera a preparare lo zaino,presi la giacca e scesi.
Notai che i miei genitori non erano in cucina come loro solito al mattino,e non avevano neanche lasciato alcun biglietto che spiegasse la loro assenza.
Pensai se ne fossero dimenticati quindi presi del succo,lo versai in un bicchiere e lo bevvi,non mangiai nulla pensando che avrei fatto colazione con Kat,indossai la giacca,lo zaino in spalla e gli auricolari nelle orecchie dirigendomi verso scuola.
Notai che per le strade non c'era nessuno,ma proseguii pensando che a quell'ora tutti fossero in città,quindi era una cosa normale visto che io abito in periferia.
Continuai per la mia strada fin quando gli imponenti cancelli della scuola mi si presentarono davanti.
Anche lì non c'era nessuno,mi guardai intorno e poi proseguii all'interno della struttura ma anche dentro non c'era nessuno,ebbi paura.
Uscii correndo da scuola e mi diressi in città dove anche qui non trovai nessuno;ebbi seriamente paura.
La città sembrava una città fantasma. Che diamine succede?!
Mi diressi verso il parco,l'unico luogo che mi possa calmare,mi diressi verso la MIA panchina,la amo,è quella che sta di fronte al laghetto.
Mi sedetti sulla panchina chiudendo gli occhi e massaggiandomi le tempie,quando aprii gli occhi mi ritrovai affianco un anziano dal volto familiare,somigliava tanto a mio nonno,cosa impossibile dal momento che morì 4 anni fa.
"Non mi abbracci Jujola?"
Sgranai gli occhi. Era davvero mio nonno.
Lo abbracciai immediatamente
"Nonno,perché la città è in queste condizioni?"
"Semplicemente perché questa non è la città " mi sorrise,oh quel sorriso quanto mi era mancato.
"Come non è la città?! Nonno sono forse morta?" Sgranai gli occhi
"Certo che no" disse seguito da una fragorosa risata "non ricordi nulla di ciò che ti è accaduto prima di svegliarti questa mattina?" Chiese curioso
"Ero alla festa di Kat,stavo parlando con Josh poi hanno bussato alla porta e poi il nulla" Risposi a mio nonno ancora scioccata per la situazione in cui mi ritrovai.
"Allora cara Jujola devi ascoltarmi attentamente perché il tempo che mi rimane è poco " disse ora in tono molto serio,annuii.
"Uscirai da questa città solo quando avrai risolto la questione in sospeso che hai lasciato quando sei arrivata in questo luogo"
Lo guardai stranita"questione in sospeso? E quale sarebbe?"
"Questo sta a te scoprirlo,posso solo dirti che per farlo hai soli 8 mesi,se non ci riuscirai sarai costretta a vivere qui per sempre..ora Jujola devo andare ma tornerò,te lo prometto" mi abbracciò poi si alzò ed andò via.
Avrei dovuto risolvere una questione in sospeso,ma quale?

||Il terzo capitolo 😊 spero che la storia vi piaccia e se avete considerazioni anche negative,vi prego di scriverle è davvero importante per me!
E niente cosa dirvi...alla prossima!!! 🙈
All the love. ❤||

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